-Beth-
Il ritrovo nella sala dei ricevimenti d Dustin, durò meno del previsto e i toni si riscaldarono in fretta. Le cose precipitarono in fretta soprattutto quando Rick alzò la voce, pretendendo che Daryl ed io fossimo rilasciati seduta stante.
La risposta di Dustin, non si fece attendere.
-E tu, Rick Grimes, credi davvero che io rinuncerò a MIO figlio?! Carne della mia carne, sangue del mio sangue, perché tu alzi la voce? Chi sei tu, per volere qualcosa da me? Per pretendere la restituzione di qualcosa che non ti appartiene? Daryl mi adora, solo che non è ancora pronto ad ammetterlo...-
L'aria nella stanza a quella rivelazione si cristallizzò.Carol cercò di rabbonire Rick con un'occhiata penetrante, ma ormai la miccia era accesa.
-E tu paragoni tuo figlio a un cosa materiale? Tuo figlio? Daryl non è una tua proprietà, e di certo non puoi pensare che ti sia in qualche modo affezionato. Non si diventa padre solo perché la natura funziona in un certo modo o perché il tuo nome è sul suo certificato di nascita. Essere padre vuol dire ben altro. -
-Sei un po' troppo aggressivo per essere qualcuno che è mosso da puro spirito antropologico o di salvaguardia di un tuo simile...- lo stuzzicò Dustin - Cosa bolle in pentola? - chiese Dustin, ritrovando una calma che prima pareva ormai irrimediabilmente persa. -
-Io considero Daryl come un fratello, e posso garantirti che lui direbbe la stessa cosa, se gliene dessi la possibilità. -
Dustin scoppiò a ridere, spiazzando tutti i presenti.
-E tu credi che Daryl, il mio ragazzo!? - sorrise stupefatto - Mi deludi uomo. Rick Grimes, se questo è il tuo nome. - aggiunse calcando l'accento sul nome dello sceriffo che stava davanti a lui. - Tu credi davvero che MIO figlio, tenga a te o a queste persone, in qualche modo tangibile? Per lui siete stati non molto di più che un mezzo per sopravvivere, fino a ora...
Per lui siete stati opportunità, niente di più. Non molto di più della ragazzina, anche se con lei, ancora si sta divertendo parecchio...- terminò ridendoci in faccia.
Notai gli sguardi smarriti di Carol e Rick cercare i miei, ma io avevo occhi solo per Glenn, che mi guardava sbigottito. Non avrei mai creduto che Dustin sarebbe arrivato a tanto, facendomi pure passare per l'amichetta di turno di Daryl. Come se lui fosse un uomo del genere. Come se quello che ci legava, non fosse nulla.
Avrei voluto poter parlare, avrei voluto spiegare al marito di mia sorella, che Dustin era il più bastardo e figlio di ... ma non potevo muovermi. Non potevo azzardarmi a sfidarlo nuovamente. Sapevo bene a cosa andavo incontro.
Poi Dustin cambiò registro e si protese verso Stewart, sussurrandogli alcune parole all'orecchio. Stewart annuì e mi prese da parte.
-Vuole che tu mostri, in segno di buona fede da parte sua, gli alloggi dove i tuoi amici possano riposare. Non sono prigionieri, ci tiene a ribadire che la cosa sia ben chiara. Sono solo graditi ospiti. -
-Perché non glielo dice lui stesso? - chiesi a mia volta ancora troppo arrabbiata per potermi calmare.
-Immagino che tema di essere frainteso. Ecco, diciamo così...- rispose lui a disagio.
Stewart non era stupido, anche a lui certe sceneggiate di Dustin non andavano a genio.
-Frainteso, Stewart? In che ambito? Per il fatto che tenga me e Daryl qui, contro la nostra volontà, magari? È la realtà dei fatti! - gli sussurrai.
-Beth, ascoltami. - mi disse Stewart prendendomi per un braccio, e abbassando la voce quasi a un soffio. - I vostri amici devono accertarsi che voi qui siete al sicuro e state bene. Per quanto sia possibile, in questo posto. Daryl, invece, deve rendersi conto che, purtroppo per lui, non potrà lasciare questo luogo in nessun caso... E tu con lui, se continui a essere così testarda.-
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Una Storia Importante
FanfictionE' essenzialmente una fan fiction su quello che sarebbe potuto succedere se, gli sceneggiatori di Twd, avessero deciso di dare una chance e un'ipotetica storia fra Daryl Dixon e Beth Greene. Purtroppo le cose non sono mandate così, e lei ha fatto...