Capitolo 29 - Solo sesso?

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-Daryl-

Ero esausto. Faticavo ancora ad alzarmi dal letto, e le vertigini mi assalivano ogni qual volta facevo un movimento appena un po' più veloce, ma era una bella serata, la migliore da quando ci trovavamo in quella situazione di merda e non volevo sprecarla. Mi sentivo come un invalido e, forse lo ero davvero, ma mi trovavo con i miei amici, le persone che consideravo la mia vera famiglia, e non volevo davvero rovinare la serata a commiserare me stesso e la situazione in cui avevo cacciato Beth, quindi strinsi i denti e cercai, per quanto possibile, di non rovinare il clima che si era creato nella stanza.

-...E comunque al di à di ogni cosa, questa stanza è orripilante...Forse soltanto Judith la troverebbe di suo gusto. - esordì a quel punto Glenn cogliendomi del tutto impreparato, mentre cercavo di ricostruire parte del discorso in cui mi ero perso, riflettendo sulla situazione.

Rivolsi il mio sguardo verso Rick per cercare un alleato che mi sostenesse, ma mi ritrovai a lottare contro i mulini a vento. Anche lo sceriffo Grimes si era coalizzato contro di me.

-In effetti Daryl, - iniziò il mio fratello acquisito - la tua aura da duro qui dentro, perde parecchi punti. Non solo sei sdraiato in un letto col baldacchino rosa, ma tutto in questa stanza, ha qualcosa di...Equivoco... Ecco, equivoco è la parola giusta! -scherzò lui dando man forte al coreano, che se la rideva della grossa.

-Grazie. Grazie davvero - dissi cercando di sorridere. Volevo mantenere il clima leggero che avevamo instaurato a fatica dopo che anche i miei amici avevano realizzato pienamente, che la mia condizione psicofisica era quasi al limite della sopravvivenza. Beth sorrideva e sembrava, almeno all'apparenza serena. Non la vedevo così tranquilla da giorni, constante tutto ciò che avevamo passato, e tanto mi bastava.

Così aggiunsi. - Sono davvero felice che abbiate capito immediatamente i miei sforzi per venire incontro ai desideri di Beth. Soprattutto avrei voluto vedere te, Glenn, se, nella stessa situazione, Maggie ti avesse chiesto di poter dormire in un posto del genere... - dissi cercando di sdrammatizzare. - Cosa avresti fatto, tu? -

Fu in quel momento che realizzai pienamente la portata di ciò che avevo appena detto, ma non prima che Rick mi avesse guardato in un modo che non avrei più potuto dimenticare. Glenn invece, mi osservò strano, poi, come imbarazzato, disse che aveva bisogno del bagno.

-Forse ho detto qualcosa che non avrei dovuto...- azzardai parlando più a me stesso, che a Rick.

-La guardi come io facevo con Lori. Non c'è molto altro da dire! E se Glenn non riesce ad accettare la realtà delle cose, è un problema suo, non tuo. - aggiunse Rick serio.

Osservai l'uomo che avevo di fronte come se lo vedessi per la prima volta, senza davvero capire cosa mi stesse dicendo.

-Sei cambiato tantissimo da quando ti ho conosciuto. - rise - Mi ricordo ancora di quando ti ho raccontato cosa era successo su quel tetto ad Atlanta con Merle...Credevo mi avresti ucciso. -

-Merle è sempre stato un grandissimo figlio di put...e quando era fatto, era un'impresa anche per me non spaccargli la faccia. - cercai di giustificarmi.

Rick rise di nuovo. - Non credo tu la vedessi proprio così quel giorno, anzi, sono quasi pronto a giurare, che tu volessi spaccarmi il culo! -

Risi, scuotendo la testa. - Molto probabile! Ma era pur sempre mio fratello. -

Il ricordo che conservavo di Merle in quei giorni così complicati, - dovevo ammetterlo, - era quasi consolante per me, ma non avrei potuto raccontarlo così tranquillamente a Rick. Merle quando era scoppiato l'inferno, aveva rischiato tutto per venirmi a cercare e questo non lo avrei mai dimenticato, ma per gli altri tutto questo era difficile da capire. La percezione che le persone avevano avuto di Merle, era sempre risultata essere sempre alquanto spiacevole, e non facevo nemmeno fatica a capirne il perché.

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