That faint voice of yours

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🔸Diamante🔸

Pochi giorni dopo il mio sfogo sulla terrazza, i ragazzi partirono per il tour mondiale. Come accadeva ogni volta, mi ritrovai a lavorare più del dovuto pur di non stare sola a casa. In quelle occasioni mi rendevo veramente conto di quanto tutti loro fossero parte fondamentale della mia vita. Capitava che le mie colleghe mi chiedessero perchè in alcuni periodi fossi molto presente in hotel, così mi toccava arrangiare delle scuse per non insospettirle. Anche se avevo iniziato a capire di chi potermi fidare, evitavo comunque di dire la verità. Oramai non ricevevo nemmeno più inviti da parte loro per uscire insieme, perchè sapevano che avrei sempre rifiutato. Non mi pesava non avere altre amicizie, ma certe volte arrivavo a chiedermi: ma se loro scomparissero, chi avrei a Seoul?

La riposta era molto triste ed era stata proprio la causa del mio crollo emotivo al dormitorio. Subito dopo che Jungkook aveva terminato la canzone, avevo provato una stretta al cuore talmente forte da togliermi il fiato. L'auto illusione che avevo creato, era andata in frantumi quando avevo preso consapevolezza che la canzone non era dedicata a me. E così la dura verità mi era piombata addosso come un macigno: Jungkook stava prendendo la sua strada lasciandomi indietro.

Ero fuggita sul balcone quando avevo sentito le lacrime bruciarmi gli occhi. Mai e poi mai avrei voluto dare spiegazioni della mia reazione al diretto interessato. Infatti Taehyung era arrivato in soccorso con la sua aura rassicurante per stringermi in un abbraccio silenzioso, pieno di comprensione.

– Non si è accorto di niente, vero? – gli avevo chiesto mentre cercavo di asciugarmi il viso con le mani.

– No, ma dovresti dirglielo. –

– Proprio adesso che è fidanzato, dovrei andare da lui e dirgli: "senti, sono innamorata di te da anni"? – scossi la testa. – E' felice così ed è giusto che io lo rispetti. –

– E tu sei felice? –

– Non lo sarò mai, devo solo imparare a conviverci. –

– Non potrai mai abituarti, Dia. Provi qualcosa di talmente forte per lui che non è mai svanito in questi anni, cosa ti fa pensare che prima o poi passerà? –

Taehyung mi teneva per le spalle come se volesse scuotermi all'improvviso e farmi rendere conto di ciò che stavo facendo. Fissai il colletto della sua camicia che avevo sporcato con il mascara colato. Non c'era bisogno di rispondere perché avrei detto solo una bugia. Jungkook occupava sempre di più i miei pensieri, in qualsiasi momento della giornata. Temevo il momento in cui sarei impazzita per colpa della smania costante che provavo nei suoi confronti. Ma preferivo stargli accanto in quel modo, piuttosto che perderlo da un momento all'altro.

Taehyung mi porse un fazzoletto, acciuffato di nascosto prima di venire da me. Mi invitó a rientrare dopo avermi aiutata a ripulire il viso dal trucco colato. Rifiutai perchè sicuramente avrei dovuto dare una spiegazione per i miei occhi gonfi ed arrossati. Infatti gli chiesi gentilmente di non dire niente a Jungkook.

– Devi solo fare in modo che arriviate single a trent'anni – mi aveva detto ammiccando prima di andarsene.

Così ricordai la proposta di Jungkook durante quella cena dopo un tour e qualcosa scattò nella mia mente quando rimasi da sola a guardare la pioggia che scrosciava sulla tettoia. Era una sensazione che non avevo mai provato prima, dritta nello stomaco, come se avessi della lava che sobbolliva e corrodeva lentamente qualsiasi cosa al suo passaggio. Il tutto venne momentaneamente interrotto da Jungkook che era corso da me con l'espressione allarmata. Avevo cercato in tutti i modi di elaborare una scusa valida, ma era stato tutto inutile. Gli avevo posto una domanda che diceva ma non diceva allo stesso tempo. In fondo al cuore avevo sperato che lui ne cogliesse il vero significato, ma non era accaduto e andava bene così.

Golden Hour☀︎︎j.jk [Conclusa✔️]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora