🔸Jungkook🔸
La tradizione voleva che Dia ricevesse un mazzo di Iris viola per il suo compleanno, infatti fu il primo regalo che afferró non appena mise piede nella sala prova in agenzia. Taehyung le aveva portato il bouquet con un gesto teatrale fino ad inginocchiarsi a mo' di proposta, arricchita da una mano sul cuore e un'espressione solenne in volto. Dia lo aveva assecondato nel suo gioco, inchinandosi come una principessa di fronte al suo sovrano, mentre sollevava i lembi di una gonnellona immaginaria.
Avevo interrotto quell'atmosfera di allegria, quando ero andato a salutarla con un bacio fugace sulle labbra. Il silenzio era piombato nella stanza come un meteorite e sei paia di occhi mi fissavano interrogativi aspettando una spiegazione.
— Dopo ciò che abbiamo fatto ieri sera, ti scandalizzi per così poco? — mi rivolsi a Dia che si era bloccata con una smorfia.
— Ieri sera?! — squittì Hobi come se ci fosse stato anche lui nel mio appartamento.
— Vi siete divertiti un po', finalmente. — Jimin allargó le braccia in segno di soddisfazione.
In un attimo tutto e sei formarono un cerchio intorno a noi, come delle vecchie zie che vogliono estorcere pettegolezzi ai loro nipoti adolescenti.
— Dai, non è successo niente. Jungkook sta esagerando. — Dia cercó di scacciarli in quel modo, ma nessuno di loro era intenzionato a demordere.
Eccetto Yoongi che ne se stava in silenzio con le braccia conserte, ma infondo sapevo che anche lui aveva le orecchie attente.
— Abbiamo solo pomiciato fino a perdere il fiato e, se non fosse stato per il suo stomaco debole... — lasciai la frase in sospeso alzando un sopracciglio.
— Ti piacerebbe. — rispose lei a tono.
— Perchè no?! —
— Siete disgustosi, non vi considerate come fratello e sorella? — domandó Jin rompendo il chiacchiericcio.
Namjoon gli lancio un'occhiataccia di rimprovero, non capii per quale motivo.
Effettivamente era da un po' di tempo che avevo smesso di considerare Dia come una sorella, ma non in senso negativo. La sera prima ero stato mosso da un'irrefrenabile voglia di provare qualcosa di diverso con lei: scoprire un lato che non avevo mai desiderato esplorare.
Il sesso.
Era bastato un po' di vino per far trapelare i pensieri che avevano tartassato il mio cervello durante tutto lo shooting. Ogni gesto, ogni posa, ogni sguardo mi era stato dettato da un'immagine ben precisa: io e Dia avvolti tra le lenzuola del mio letto dopo una notte di piacere.
Avevo incolpato l'astinenza.
Posare nudo davanti a lei, aveva risvegliato un fuoco dentro di me che aveva avvampato le mie viscere. E avevo continuato a pensare: cosa ho meno di Jimin? Perché io dovrei trattenermi?
Da lì, avevo lasciato che i miei impulsi si sfogassero senza domandarmi troppo se fosse giusto o meno.
— Hai perfettamente ragione. È stato solo un gioco che non si ripeterà più. — affermó Dia con un tono deciso.
Scemato l'interesse, avevamo lasciato gli altri ai loro doveri e Dia mi aveva seguito nello studio, un po' riluttante. Nonostante avesse dormito a casa mia, non ci eravamo scambiati ancora opinioni sulla serata passata. Le avevo concesso di dormire nel mio letto senza disturbarla oltre perché era sempre pallida in volto e con una brutta cera. Al mattino era scappata via dicendo che era ritardo e doveva passare dall'hotel per alcune faccende.
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Golden Hour☀︎︎j.jk [Conclusa✔️]
RomanceLei è la migliore amica di Jungkook dalla prima superiore. Durante il liceo ha capito di essere innamorata di lui, della sua tenacia, della sua inesauribile energia. Lo ha sempre sostenuto nei momenti difficili della sua carriera di idol e non ha ma...