🔸Diamante🔸
O Jungkook si era drogato in Europa, oppure era impazzito per colpa del jet leg.
Cos'erano quelle domande? Quel patto uscito dal nulla? Friends with benefits?
Pensai che fosse in astinenza e quindi dovesse sfogarsi in qualche modo. Io ero solo al posto giusto al momento giusto.
Dopo tutti quei discorsi continuava a lanciarmi degli sguardi languidi come se io fossi una possibile conquista. Parlammo davvero tanto quella sera, più del solito. Ero sempre io quella che guidava la conversazione, venendo persino ripresa per la mia parlantina, invece i nostri ruoli si erano invertiti adesso. Jungkook sfoggiava un argomento dietro l'altro come un prestigiatore tira fuori una sequenza di carte dalla manica.
Mentre i suoi gesti diventavano sempre più fluidi e morbidi, io rimanevo imbambolata dalla sua camicia che sfiorava la sue curve ad ogni movimento. Era così bello che temevo di confessargli tutto da un momento all'altro. Soprattuto quando si spettinava i capelli castani sulla fronte.Rischiammo di essere sbattuti fuori a calci dal ristorante poco prima dell'ora di chiusura. Ridevamo a crepapelle sorreggendoci a vicenda fuori dal locale, il freddo di novembre punzecchiava le punte dei nostri nasi.
— Devo chiamare un taxi, anche se non ho voglia di tornare a casa. — ammise lui improvvisamente imbronciato nel suo cappotto nero.
— Vuoi venire da me? Il mio appartamento è a cinque minuti a piedi da qui. —
Anch'io volevo passare altro tempo con lui, in più Haru era fuori casa per un servizio fotografico dall'altra parte della città. Nessuno ci avrebbe disturbato.
— Perché no? — accettò. — Sappi che non ti farò dormire. —
— Che importa, tanto domani siamo liberi entrambi.—
Infatti quella notte chi dormí? Forse io solo un paio d'ore per colpa della stanchezza, invece Jungkook rimase attaccato alla TV con il controller della Wii tra le dita abili e veloci.
Era instancabile. Ma sapevo che sarebbe controllato sicuramente nel pomeriggio a casa sua.Mi risvegliai nel mio letto a metà mattina senza sapere come ci fossi arrivata. Controllai accanto a me, ma quel lato del materasso era immacolato. Trascinai il mio peso a fatica verso la cucina, dove qualcuno stava chiacchierando vivacemente. Mi sporsi appena da dietro la parete del corridoio e sgranai gli occhi assonnati. Jungkook era accomodato sullo sgabello con il mento rilassato sul palmo della mano, i piedi nudi sul pavimento lucido. Aveva ancora la tuta grigia che tenevo nell'armadio per emergenza e rischiava sempre di farmi sbavare come lama, soprattutto quando indossava solo la t-shirt sopra ai pantaloni comodi.
Invece quel giorno aveva scelto solo la felpa con la zip leggermente abbassata sotto le scapole. Mentre Haru era bellissima come sempre. Invidiai parecchio i suoi lucidissimi capelli neri, talmente lunghi da sfiorarle i lombari. Il viso ovale dai lineamenti delicati impreziosito da un paio di occhi neri come la pece e il naso delicato. Il portamento da modella non L'abbandonava mai, persino di prima mattina. Con un semplice e banale pigiama, risultava comunque raffinata e sofisticata; io sarei sembrata una barbona.
Sospirai e mi feci avanti come se avessi una commissione d'esame ad aspettarmi.
— Buongiorno. — mi annunciai ed entrambi spostarono la loro attenzione su di me. — Sei rientrata prima del previsto. —
— Buongiorno, scusa se non ti ho avvisato. Abbiamo concluso le riprese in anticipo è così sono tornata a casa. —
Jungkook semplicemente mi sorrise senza alzarsi per salutarmi e forse ne capivo il motivo.
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Golden Hour☀︎︎j.jk [Conclusa✔️]
RomansaLei è la migliore amica di Jungkook dalla prima superiore. Durante il liceo ha capito di essere innamorata di lui, della sua tenacia, della sua inesauribile energia. Lo ha sempre sostenuto nei momenti difficili della sua carriera di idol e non ha ma...