Dangerous Obsession

Capitolo 21

Non ho ancora detto una parola da quando ha concluso, mi tiene saldamente il viso come se avesse paura che scoppi da un momento all'altro.

Quando in realtà sono completamente sconvolta, non per ciò che mi ha raccontato di come mi ha conosciuto ma per ciò che ha passato, avevo il cuore a pezzi al pensiero di quanto dolore abbia provato in quel posto.

"Damon..." dico prima di abbracciarlo forte e scoppiare a piangere sulla sua spalla.

Si irrigidisce leggermente ma non mi allontana anzi avvolge le braccia per stringerrmi forte a lui, restiamo in silenzio con il suono del mio pianto di sottofondo, tutto ciò che sto vivendo mi sembrava un film d'azione, ma qui non ci sono i buoni ma solo persone pronte a tutto per ottenere il potere.

"Mi dispiace così tanto" dico allontanandomi dal suo corpo.

Mi guarda e basta senza dire nulla, mi fissa con attenzione come se volesse leggermi dentro e stringe la mascella notando tutta la mia tristezza, gli accarezzo la mano e cercai di sorridergli.

Si allontana quasi scottato e dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte esce dalla stanza sbattendo la porta, guardo quest'ultima con sguardo perso intuendo che dentro di lui qualcosa lo divorava, rimasta da sola penso a tutto il suo racconto.

Possibile che una persona potesse arrivare a tanto con un solo ragazzino di sedici anni?

Per cosa poi? potere? fama? soldi?

Senza provare nulla nel vedere la sofferenza di un ragazzino addirittura ridergli in faccia.

"Mi hai salvato con un sorriso"

Mi domando se sia davvero così, forse se mi fossi accorta prima della sua persona le cose sarebbero state diverse, magari una relazione come le persone normale, il primo appuntamento, il bacio sotto la pioggia, la prima cena di famiglia e tutto quelle cose che si fanno in una relazione, ma non avrei mai capito il suo dolore.

Damon nascondeva il suo dolore con la violenza, creare sofferenza nelle persone nascondeva la sua, non gli dava modo di pensare al passato e mi senti un idiota.

In tre anni invece di capirlo e cercare di aiutarlo maggiormente ho fatto l'esatto contrario, lo disprezzato e odiato con tutto il mio cuore quando lui alla fine voleva sentirsi umano e amare.

Forse è presto per parlare d'amore ma mi scalda il cuore pensare che tutto ciò che ha fatto sia per quello, che mi ami e con me non abbia avuto un semplice rapporto sessuale.

Sbuffo e mi alzo dal letto per ammirare la stanza, è il doppio della mia stanza nella villa e di una bellezza unica, guardo il bagno con un'enorme vasca al centro della stanza e mille candele sui ripiani, torno nella stanza per guardare fuori dalla finestra e spalanco gli occhi alla vista del mare.

È a dir poco mozzafiato, non ho mai visto una vista così bella per essere solo al terzo piano, chissà quante bellezze nasconde questa meravigliosa città.

"Ti piace?" sussulto alla voce forte di Damon alle mie spalle.

Mi giro verso di lui e annuisco soltanto, appogia un abito nero sul letto e per la prima volta decido di fare io un passo verso di lui, a piccoli passi mi avvicino mettendogli una mano sulla spalla attirando cosi la sua attenzione, faccio combaciare le nostre labbra in un bacio lento e pieno di promesse.

Mi prenderò cura di te.

Tornerai a sorridere.

Non ti lascerò.

promesse che voglio mantenere con il sorriso anche se so che sarà faticoso, ci saranno momenti che vorrò mollare e lasciar perdere tutto ma conoscendomi avrei dato tutta me stessa per mantenerle al costo di farmi del male, Damon doveva trovare la sua luce.