My Savior - THIAM

Cap. 5 L'inizio di tutto

(T)

«Abbiamo trovato un cadavere»

Queste furono le uniche parole che risuonarono per la stanza, fino a che non si affievolirono. Theo sentì il corpo di Liam irrigidirsi contro il suo, quindi per calmarlo se lo portò più stretto nel petto, passandogli il pupazzo che giaceva sul tavolo, che il beta prese senza pensarci due volte, per poi nascondersi di più sotto la coperta «Cucciolo tranquillo» sussurrò la chimera nel suo orecchio, calmandolo, accarezzandogli la schiena scossa dal continuo tremolio.

«Scott» disse Derek, mentre si avvicinava all'alfa, scuotendolo per un braccio, come per risvegliarlo dai suoi pensieri «So che sei occupato e preoccupato» continuò il più grande, accennando il beta rannicchiato tra le braccia della chimera «Ma questo devi assolutamente vederlo» finì rimanendo lì fermo, di fronte a Scott per aspettare u sona sua risposta.

Dopo un paio di minuti, Scott annuì piano, mentre si avvicinava a Theo, solo per accarezzare i capelli morbidi e setosi di Liam, ormai caduto nel mondo dei sogni «Doc a che ora deve prendere quella pastiglia?» chiese solo, senza staccare lo sguardo da Liam «Verso le sette e mezza perché?» rispose il veterinario con il solito tono paziente e calmo «Torneremo per le sette e mezza va bene casinista?» sussurrò solo, lasciandogli una carezza veloce sullo zigomo ancora contuso e viola.

Allontanandosi subito dopo, facendo cenno agli altri di seguirlo, ma Malia ovviamente, come si aspettava la chimera, si voltò verso Theo «Non vieni?» chiese solo, fissandolo con il suo solito comportamento da impaziente, ma il suo sguardo si affievolì quando vide il modo in cui il beta stringeva la mano di Theo.

E quella mano non l'avrebbe lasciata mai più, anche se fossero stati nel bel mezzo di una tempesta o in preda a una maratona, non l'avrebbe mai e poi mai lasciata. Le loro mani erano legate da una corda che li teneva uniti, se quella corda si fosse spezzata, sarebbero caduti entrambi, sarebbero caduti insieme, ma avrebbero lottato per ricucire anche il più piccolo filo sfilacciato.

«Ecco io...io non» disse balbettando Theo, portando i suoi occhi di nuovo su Liam, che dormiva beatamente sulla sua spalla, con il ciuffo che gli ricadeva sugli occhi chiusi e sulla guancia aveva il segno della felpa, rendendolo più tenero di quanto non fosse già «Theo, sappiamo che non vuoi lasciarlo, ma...» stava per dire Malia, che fu interrotta da Derek che disse «Sei tu l'esperto per questi tipi di cadavere» utilizzando un tono altamente ironico, che fece solo alzare alla chimera gli occhi al cielo, sbuffando pesantemente.

«Ragazzi io...» provò a ribattere, ma si bloccò quando Liam iniziò a tossire forte, mugolando mentre spostava la testa dalla spalla, per posarla sul petto, rannicchiandosi di più contro di lui. E quello fu il gesto definitivo, Theo scosse la testa con convinzione «Ha bisogno di me» sussurrò solo, fissando il beta che dormiva con la bocca semiaperta, lasciando che le parole si liberassero nell'aria, rimbombando per tutta la stanza.

«Chi sei tu? E che ne hai fatto di Theodore Raeken?» rispose tuttavia Malia, alzando gli occhi al cielo per tutta quella dolcezza che si stava diffondendo in quella stanza. Facendogli anche l'occhiolino con la coda dell'occhio.

«Theo» lo richiamò poco dopo Lydia, svegliandolo dai suoi pensieri. Mentre si avvicinava a loro, fermandosi pochi passi prima, come per chiedere il permesso in silenzio di avvicinarsi di più. Theo annuì, lasciando libero spazio a Lydia di accarezzare la guancia bruciante del piccolo beta, che stranamente non oppose resistenza, sembrava tranquillo al tocco della ragazza «Sto io con lui» sussurrò Lydia tenendo gli occhi fissi su Liam, lasciandogli un leggero bacio sui capelli castani.

«Hanno bisogno di te» continuò Lydia, prendendo al volo il pupazzo che accidentalmente Liam aveva fatto cadere, sistemandoglielo meglio sotto il braccio «Ma se...» cercò di ribattere la chimera, incartandosi con le parole, emettendo un sospiro sconfitto «Tranquillo ti chiamerò se dovesse svegliarsi in preda al panico o se semplicemente ti vuole vedere» proseguì, cercando in tutti i modi di convincerlo a fargli fare la babysitter «Sto io con lui e...e anche Alec, non starà da solo, mai fino al tuo ritorno, basta che me lo porti di là e poi al resto penso tutto io» lo supplicò la ragazza, facendogli gli occhi dolci, lasciandosi sfuggire un sorriso che andava da una parte all'altra, quando vide la chimera annuire.