Cap. 21 Solo scusa...

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Aprì gli occhi e sentiva il suono delle onde che si infrangevano sulla spiaggia, creando un suono rilassante.

Quando la vista si sistemò noto che era sdraiato su un fianco nello stesso identico posto in cui era stato picchiato.

Suo padre se ne stava lì e si stava godendo tutto lo spettacolo, ridendo di lui con la donna, mentre riprendevano a picchiarlo. A un certo punto la Camber si avvicinò pericolosamente al suo viso, mentre suo padre lo continuava a prendere a calci e pugni. Nel frattempo le mani della Camber gli accarezzavano la pelle chiara e sanguinante, per poi fermarsi alla cintura dei suoi pantaloni «Sai come funziona Liam, lo hai già fatto» disse la donna iniziando a slacciargli la cintura, iniziando quelle lenta tortura che pensava che ormai fosse finita.

Poi mentre la Camber faceva quello che doveva fare, sentì la voce di suo padre nel suo orecchio «Ho una proposta da farti» gli disse l'uomo con voce roca, pesante e per quanto ci provò a non ascoltare, ma non riuscì farne a meno «Hai dentro un abominio Liam e non sto parlando del tuo IED» gli disse suo padre, guardandolo con quei occhi ghiaccio che odiava.

Per questo odiava i colori dei suoi occhi. Tutti gli dicevano "Che bel colore che hai Liam" oppure "Hai dei bellissimi occhi". Ma nessuno sapeva che odiava quel colore, avrebbe preferito di gran lunga prendere il colore di sua madre: il verde. E invece, la genetica gli è costato l'azzurro ghiaccio, come quelli del mostro con cui aveva vissuto per anni.

«Ti ricordi cosa è successo la prima volta che ti sei trasformato, dopo essere stato male alla clinica?» gli chiese suo padre e Liam si irrigidì, lui come faceva a saperlo? E non si sa come il suo cervello gli disse di annuire «Allora saprai anche il colore bi-colore dei tuoi occhi>>

«Dio Mark non vedo l'ora di raccontargli tutto» disse la Camber, facendogli pressione in una determinata zona facendolo sussultare «Calma cara, avrai tutto il tempo di fargli quello che vorrai perché tanto sappiamo tutti quanti che Liam alla fine sceglierà noi» aggiunse suo padre rendendolo ancora più confuso.

Cosa centravano i suoi problemi di trasformazione, con il scegliere con chi andare?

E se...no no no, non poteva pensare a una cosa simile, non sarebbe mai tornato indietro, non lo avrebbe mai fatto. Se lo era giurato nella pelle quando suo padre lo cacciò di casa quella sera...

«Come fai ad esserne sicuro che sceglierà noi?» parlò poco dopo la Camber, legandogli le caviglie più strette e anche i polsi, mettendogli un pezzo di scotch sulla bocca. «Lo farà quando vedrà la sua vera natura» disse suo padre facendogli il solito sorrisetto che odiava...e da lì capì che era fottuto...

***

Si svegliò sudato freddo, lentamente si è seduto sul bordo del letto, sentendo un irritata la sua gola. Forse perché si era svegliato urlando. E ora sia Scott che Melissa erano di fianco a lui, cercando di calmarlo. Entrambi sembravano preoccupati.

Non si rese nemmeno conto che aveva iniziato a piangere fino a che Melissa lo ha messo nel suo grembo, cullandolo, mentre Scott gli massaggiava la schiena. A quel momento le sue costole urlavano di dolore, assieme alla sua testa che sembrava un martello pneumatico, ma non riusciva a trovare le forze di smettere di piangere.

Non lo fece apposta a dire quelle parole «Mi-mi dispiace, vi...vi ho svegliati..» disse Liam tra le lacrime a sua madre e a suo fratello «Va tutto bene piccolo leoncino..shh» disse Melissa mentre continuava a cullarlo. «Dai torna a dormire» disse dolcemente Scott, accarezzandogli i capelli, mentre aiutava Melissa a sdraiarlo delicatamente. E una volta che la testa del beta toccò il cuscino fu fuori come una luce. Tutto gli faceva male, persino respirare ed era stanco morto.

My Savior - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora