Cap. 12 Conchiglie e perle (T)

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Theo si svegliò in piena notte per via di uno strano rumore, stropicciò gli occhi e percepì che qualcosa che non andava. Mancava qualcosa in quel letto, mancava il solito lupetto che dormiva nel suo petto. Pensò che si era staccato e che ora stava dormendo rannicchiato dall'altra parte del letto e decise allora di riportarlo al suo fianco, perché andava bene tutto, ma Liam doveva usarlo come peluche, soprattutto se non li aveva a portata di mano.

In uno sbadigliò posò una mano nell'altra zona del materasso per sentire il... nulla. Aprì gli occhi di scatto per scoprire che Liam non c'era. Si tirò su a sedere cercando di calmare il lupo dentro di sé. Forse era solo andato in bagno? Ma doveva controllare se stava bene lo stesso. Era come una sorta di ossessione nei confronti del beta, in ospedale gli aveva promesso che lo avrebbe protetto da tutto e lui aveva intenzione di mantenerla quella promessa. Per una volta nella sua vita avrebbe fatto qualcosa di giusto.

Mise i piedi a terra, strofinandoli sotto il tappeto caldo, si alzò con l'intento di uscire dalla stanza, ma i suoi occhi si posarono su qualcuno e per poco non cacciò un urlo. Liam era lì di fronte a lui, seduto a gambe incrociate sul tappetto, con lo sguardo rivolto all'insu concentrato a guardare il soffitto mentre il suo corpo era scosso da continui spasmi. Quando i suoi neuroni decisero di collaborare, si incamminò a passo lento verso Liam.

«Liam» lo chiamò con voce tremante, inginocchiandosi di fronte al piccolo che non lo aveva sentito. «Piccolo» lo chiamò di nuovo posandogli una mano sul braccio, scuotendolo piano, cercando di tirarlo fuori da quella specie di trans. Al suo tocco il beta era congelato e non reagì al suo contatto, facendolo andare fuori di testa.

«Lupetto» lo chiamò di nuovo, sentendo gli occhi pungergli ai lati degli occhi, ma non avrebbe permesso alle sue emozioni di offuscargli la mente, doveva rimanere concentrato per il bene di Liam. Provò un altro modo,  con molta calma, posizionò le sue mani tremanti alla base del collo di Liam, alzandogli la testa in modo da poterlo guardare negli occhi. E per poco non cacciò un urlo.

I suoi occhi erano bianchi, completamente bianchi. Il viso pallido e gelido, il naso rosso e le labbra cianotiche. Poi fu colto da un'altra verità, Liam non respirava. E da lì iniziò a urlargli, chiamandolo mentre lo scuoteva per le spalle. «Scott!» urlò tutto d'un fiato ed era sicurissimo del fatto che aveva svegliato tutti mentre sentiva lo scalpicciò dei piedi fuori dalla stanza. Voleva solo riaverlo.

In una frazione di secondo sentì la porta della camera aprirsi di scatto rivelando la presenza di tutto il branco attorno a loro. «Non respira» disse con voce agitata a Scott, vicino a lui, che continuava anche lui a chiamare il piccolo, che a ogni secondo che passava sembrava che peggiorasse sempre di più.

Poco dopo due paia di mani lo staccarono da Liam, portandolo a sbattere la schiena contro il letto «Theo calmati» gli ordinò Malia facendo illuminare i suoi occhi azzurri «Calmati, respira» gli disse nuovamente la coyote poggiandogli una mano sul petto cercando di farlo respirare «Bravo così dentro...fuori» riuscì a calmarlo Malia continuando a parlargli con la mano sul petto «Lydia sa cosa fare ok? È in buone mani ma tu devi stare qui calmo e buono» parlò di nuovo Malia alzandosi facendo uscire dalla stanza tutti gli altri, per poi risedersi vicino a lui, con Scott e Lydia che cercavano di far uscire Liam da quella specie di trans.

«Scott dobbiamo creare un contatto con lui, ma non posso urlargli perché il suo corpo è al limite e non sappiamo esattamente da quanto è così, il battito è debole e sta resistendo con l'ossigeno che aveva accumulato nel corpo» disse Lydia, aiutando Scott a sdraiare Liam su un fianco, mettendo la testa del piccolo sulla sua coscia, costandogli i capelli rivelando il suo collo pallido.

«Dovete entrare nella sua testa e trovarlo, ma visto che abbiamo poco tempo non puoi entrare da solo» parlò di nuovo la ragazza rivolgendosi a Scott, che continuava a passarsi le mani sul viso agitato. «Dovrai entrare con Theo perché è l'unico, oltre a te, ad avere un legame stretto con Liam e dovete stare sempre insieme, sennò rischiate di perdervi nella testa di Liam e di ucciderlo» aggiunse la ragazza abbassando la voce nell'ultima parte.

My Savior - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora