Quella notte Liam la passò insonne, la pancia gli faceva male e per di più la borsa dell'acqua calda, che avrebbe dovuto essere calda, in quel momento era fredda e gli faceva troppo male svegliare Theo per chiedergli una cosa così banale. Poteva alzarsi e riempirla, ma non voleva staccarsi dal suo corpo confortante, che nelle ultime ore aveva pensato di aver perso per via del suo comportamento.
«ahh..mm» mugolò Liam affondando di più la testa nel petto di Theo, stringendogli a pugno la maglietta, soffocando un altro crampo alla pancia. La chimera si contorce mentre Liam si rannicchiò ancora di più contro di lui, alzando le ginocchia, premendo le rotule sullo stomaco di Theo «mm...ehi» mormorò la chimera, aprendo leggermente gli occhi, strofinandoli. Le sue dita cadono sui capelli del piccolo, sentendo il suo cuoio cappelluto umido. Passò anche distrattamente le mani intorno alla schiena del beta e Liam emise solo un sospiro tremante.
«Ehi piccolo...stai bene?» sussurrò la chimera, guardando le gocce di sudore che scendevano lungo la fronte di Liam, mettendogli una mano sulla fronte, emettendo un sospiro di sollievo quando sentì la pelle del beta normale e non bollente come si sarebbe aspettato, vedendo solo il suo volto pallido e agonizzante. «La mia pancia...» disse debolmente Liam, facendo scontrare i suoi occhi azzurri con quelli smeraldi preoccupato, ancora impastati di sonno, pentendosi di averlo svegliato.
«Alzati un secondo, non puoi dormire così» gli disse dolcemente la chimera, lasciandogli un leggero bacio sulla tempia, mentre si alzava facendo mugolare il beta per quel distacco. Il beta vide la chimera che apriva una delle sei ante dell'armadio, per prendergli una maglietta larga a maniche lunghe rossa. Poi ritornò da lui e con movimenti molto lenti gli tolse la felpa e la maglietta fradicia, per mettergli quella maglia che gli stava anche larga.
Dopo Theo si sedette sul letto di fianco a beta, lasciando libero spazio al piccolo di mettergli la testa in grembo, sentendo Liam che soffocava un singhiozzo chiudendo gli occhi. La chimera lo fissò per tutto il tempo, cercando di capire cosa stesse succedendo al piccolo.
«Li, pensi che starai male? Andiamo in bagno?» gli chiese gentilmente la chimera, accarezzandogli i capelli ricciolini. «Non credo» mugolò il beta, affondando di più la testa contro la pancia della chimera «Più tardi forse?» gli chiese nuovamente Theo, baciandogli la testa, sussurrandogli nell'orecchio che lo amava, facendo venire al beta altro scombussolio alla pancia.
«Spero di no» mugolò il beta, rannicchiandosi di più contro Theo, per il freddo che sentiva nelle ossa ovviamente. Theo parve pensarci un po' prima di accettare la sua risposta, tenendo gli occhi fissi sulla mano del beta che andava dritta nel suo ventre mentre faceva una smorfia di dolore.
«Vieni qui» disse Theo, sdraiandosi sul letto, aprendo le braccia, sorridendo mentre vedeva il beta che si arrampicava su di lui, mettendo la sua testa nell'incavo del collo della chimera. Tremante Liam si aggrappò di più a Theo, mentre lui gli tirava leggermente giù i pantaloni, sentendo la mano di Theo, che faceva su e giù nel suo stomaco, sentendo un calore anomalo dentro di lui.
«Va meglio?» gli chiese la chimera, sorridendogli tra i capelli. Il beta annuì, strizzando gli occhi, tenendo i denti stretti, affondando di più la testa nel petto della chimera «Theo che mi sta succedendo?» chiese con voce stanca Liam, chiudendo gli occhi, sentendo le dita di Theo, che gli accarezzavano la guancia. «Sei solo stressato, vedrai che starai bene dopo aver dormito e mangiato qualcosina» lo consolò la chimera lasciandogli un leggero bacio sulla testa e poi sulla tempia, tirandolo un po' più su per darglielo sulle labbra.
E Theo indovinò ancora questa volta. Più che stressato era ansioso, preoccupato, turbato di aver visto sua madre e come sempre era riuscita a farlo sentire uno schifo più di quanto fosse già.
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My Savior - THIAM
WerewolfCon un beta da salvare e una nuova minaccia in corso riusciranno a proteggere tutti, compresi loro stessi? Dal testo: Liam si lasciò andare a peso morto, contro di lui, ormai privo di forze dopo la giornata intensa. E nell'esatto istante in cui sent...