«Lo farà non appena vedrà la sua vera natura»
All'inizio non sapeva a che cosa si rifesse suo padre con quelle parole, ma iniziò a capirle quando sia lui che la Camber, lo tirarono su con forza, dopo averlo picchiato per bene.
Lo strattonarono facendolo salire gradino per gradino su per tutta la scala, per poi buttarlo a terra, trascinandolo dalla caviglia per via dei polsi legati.
Lo trascinarono per tutto il corridoio fino a che non arrivarono in una stanza della casa che lui e Theo non erano mai entrati.
«Pronto Liam a vedere la tua vera natura» disse la Camber, mentre aiutava suo padre a metterlo di fronte allo specchio gigante che ricopriva tutta la parete di quella stanza.
Non riusciva a muoversi era come se il suo corpo fosse imprigionato. Ogni impulso che mandava dal cervello per muovere quel specifico muscolo sembrò non funzionare. Gli sembrava di essere imprigionato in una gabbia invisibile, impossibilitato a spiccare il volo come un uccello dalle ali strozzate.
Ma in tutto ciò, il cuore gli faceva male. Batteva così forte, che sembrava che battesse come la forza di un leone in una gabbia, desideroso di riappropriare la sua libertà e della vitalità che gli era stata negata. Faceva più male di tutto il resto.
Ma in quel momento sentì una forza strana insediarsi nel suo corpo, sentiva ogni apparato, ogni organo, ogni tessuto e ogni cellula alterarsi. I muscoli, le ossa e la pelle si contorcevano in modo doloroso, riuscendo a farlo urlare, accorgendosi anche la sua voce non era la sua, ma di quello che aveva dentro.
«Abbi il coraggio di vedere chi sei veramente» disse urlando suo padre fra tutto quel baccano, prendendolo per le spalle, mettendolo in ginocchio di fronte allo specchio costringendolo a guardarsi, ma Liam chiuse gli occhi e girò la testa dall'altro lato, ma a quell'azione si beccò un ceffone sulla guancia, che gli fecero aprire e sgranare gli occhi per il dolore.
«Guarda chi sei!» gli urlò suo padre prendendogli una ciocca di capelli tirandogliela, in modo che la sua testa non potesse fare altri movimenti. E appena vide il suo riflesso allo specchio ebbe un conato.
Era un mostro. Era un abominio. Uno scherzo della natura.
Le zanne lunghe e affilate, le sentiva con il tocco della lingua, quelle specie di fulmini che aveva la Camber, gli ricoprivano tutto il viso, in particolare il contorno occhi e le labbra, risaltando le linee rosse che sembrava che fossero attraversate da fuoco.
Gli occhi erano veramente bi-colore. Un occhio con una tonalità di viola rabbioso e l'altro di un arancione scuro, quasi demoniaco.
Cosa gli avevano fatto?
Sentiva dentro di sé una forza oscura, che cresceva secondo ogni secondo. Tanto che non riusciva più a controllarla.
Un ringhio profondo gli pervase la gola, vedendo la sua visuale allo specchio. Gli occhi viola, mischiati con l'arancione, mettevano in risalto le vene rosse nel contorno occhi.
La sua mano tremava mentre osservava il suo riflesso allo specchio. Le vene rosse che si intrecciavano attorno ai suoi occhi viola e arancioni.
Stava diventando il mostro che suo padre aveva sempre desiderato...
Gli sembrava tutto fuori controllo. La strana energia che sentiva dentro, aleggiava intorno a lui. Le mani gli divennero calde. Sollevò una mano verso lo specchio e vide un alone oscuro espandersi dal palmo della sua mano fino alla superficie del vetro.
«Vedi cosa sei diventato Liam?» sentì una voce parlare alle sue spalle e ci mise un po' a paragonarla a suo padre per via di tutto quel trambusto. E poi, come uno schiocco delle dita, tutto sparì, zanne e vene ingrossate sparirono, gli occhi gli ritornarono nel colore naturale e gli artigli si ritirarono. Come per magia.
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My Savior - THIAM
LobisomemCon un beta da salvare e una nuova minaccia in corso riusciranno a proteggere tutti, compresi loro stessi? Dal testo: Liam si lasciò andare a peso morto, contro di lui, ormai privo di forze dopo la giornata intensa. E nell'esatto istante in cui sent...