Cap. 18 Messaggi in codice

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«Io sceglierei sempre te»

Theo non poté fare a meno di sorridere a quella frase. Sentiva il lupo dentro di sé ululare, facendogli sciogliere il cuore un'altra volta. Era davvero orgoglioso del suo piccolo beta, della sua ancora, del suo piccolo.

Era fiero del fatto che stava imparando a salire le scale da solo, ma con lui dietro, tenendogli sempre tesa la mano per ogni evenienza. Aiutandolo a fare quel piccolo passo per raggiungere la cima.

«Sono molto orgoglioso di te lupetto» disse la chimera al beta, passandogli una mano tra i capelli folti morbidi, ricevendo un bacetto tenerissimo «Stasera rimani a dormire?» gli chiese subito dopo il beta, posandogli il mento sul petto, guardando con quei malefici occhi dolci.

«Mi piacerebbe piccolo, ma oggi ho il turno di notte e domani invece ho il giorno di riposo e sai con chi vorrei passarlo?» rispose Theo unendo le loro fronti e il piccolo beta scosse la testa, un po' ferito sul fatto che rimarrà da solo, ma Theo riuscì a fargli tornare il sorriso baciandogli la punta del naso.

«Staremo tutto il giorno da soli?»

«Tutto il giorno da soli» disse Theo baciandogli la fronte, poi il naso, la guancia, la bocca e infine il collo facendolo ridere. E avrebbe continuato a baciarlo, se solo quel momento non fu interrotto da qualcuno che bussava alla porta «Avanti» disse Liam, rimanendo sdraiato su di lui, intrecciando le loro mani, posandogli poi la testa sopra il suo petto, esattamente sopra il cuore.

Ad entrare fu Scott, che sorrise a quella scena «Gli altri sono arrivati. Scendete o rimanete ancora su, da soli?» Era ovvio che, se a quella domanda doveva rispondere Liam, ma se avesse avuto la possibilità di rispondere avrebbe risposto la seconda, così da poter sentire ancora addosso il peso leggero del piccolo beta. Ma qualunque cosa avrebbe scelto il suo piccolo sarebbe andata bene, purché Liam stesse tra le sue braccia. Al sicuro

«Scendiamo e sono pronto a rispondere a qualche domanda»

***

Una volta scesi al piano di sotto. Videro tutto il branco radunato in salotto che abbracciavano Isaac, l'unica in disparte era Malia, che per salutarlo gli diede solo una stretta di mano. Tipico di lei.

«Dov'è Alec?» chiese a un certo punto Liam a Scott che sospirò prima di rispondere «Mi ha supplicato di mandarlo con Derek e Chris a interrogare i cacciatori. Non volevo mandarlo ma Derek mi ha dato la sua parola» gli spiegò Scott mentre tutti prendevano posto. Theo si sedette sul tappeto a gambe incrociate, lasciando libero spazio a Liam di sedersi, in mezzo alle sue gambe, posando poi la testa sulla sua spalla.

«Isaac lui è Theo, una chimera genetica» disse Scott presentandolo a Isaac, che sorrise nel modo in cui Liam giocava con le sue dita «Certo che vi siete allargati, ma sono felice di conoscervi tutti quanti» ridacchiò Isaac, facendo ridacchiare la maggior parte del branco. E fu bello perché era da un po'che non erano così spensierati.

«Bene, sono felice che la sorpresa di Isaac vi sia piaciuta. Adesso passiamo alle cose più importanti. Prima di tutto Derek, Chris e Alec sono andati a interrogare i cacciatori, più tardi si uniranno a noi e ci diranno tutto. Ora parliamo della nuova creatura, cosa sappiamo?»

«Mason ha detto che si chiama Jessica Camber» disse Liam deglutendo nel dire quel nome, ma come sempre Theo fu lì a calmarlo e a tranquillizzandolo. «Sappiamo che vuole Liam per una cosa che non ha fatto» aggiunse Stiles «E che in qualche modo è riuscita a inserire una parte di sé dentro di lui» continuò Lydia, appoggiando la testa sulla spalla di Stiles, mentre il ragazzo si divertiva a giocare con i suoi capelli fragola.

«In che senso?» chiese Isaac, alzando un sopracciglio. «Liam» lo guardò Scott, capendo già dove voleva andare a parare. Theo sentì le mani di Liam che gli stringevano le mani e poté sentire il suo fiato affannoso mentre si concentrava.

My Savior - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora