Cap. 20 Sospesi su una fune

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«Bene bene ma che bella coppia abbiamo qui»

Disse quella voce, dove sia Liam che Theo riconobbero subito. Liam era ancora in braccio a lui e non aveva intenzione di staccarsi, tremava costantemente e la puzza di paura e di ansia cresceva sempre di più.

«Sono qui, lupetto, ci sono io con te» gli sussurrò Theo nell'orecchio, posandolo dolcemente a terra, mettendolo dietro di lui, facendogli da scudo, mentre il beta gli circondava la vita con le braccia, affondando la testa nella sua schiena.

«Dio Liam. Si comportava così anche con te?» disse l'uomo pelato, con gli occhi azzurro notte alla donna affianco a lui, che ridacchiò, mentre si alzava dal divano «O Mark, faceva anche peggio. Si rannicchiava in un angolo della stanza e piangeva, sperando che con le lacrime la smettessi» disse ancora la donna avvicinandolo a loro.

Ma Theo indietreggiò, sentendo il corpo rigido e tremante del beta, ma a quel gesto si sentì paralizzato. Non riusciva a muoversi e la stessa cosa valeva per Liam che disse «T-Theo n-non r-riesco a-a m-muovermi» la sua voce era piccola e piena di orrore.

Sia l'uomo che la donna risero a quella scena. L'uomo si avvicinò, fermandosi di fronte a loro, e Theo voleva, voleva colpirlo, ma non riusciva a muovere niente. Era come se il suo corpo non seguisse i suoi comandi.

Era immobile.

L'uomo passò una mano tra i capelli del beta, ma non riusciva a vedere che faccia avesse Liam visto che la sua vista improvvisamente si offuscò. L'unica cosa che riuscì a sentire era la voce di Liam che urlava il suo nome a squarciagola...

***

Quando rinvenni si sentì molto stordito, la testa gli pulsava di dolore. Quando mise a fuoco tutto, si rese conto di essere legato, i polsi stretti da forti corde che gli dolevano. Ma poi sentì i lamenti di dolore, che riconobbe subito e la sua mente si schiarì rapidamente, mentre guardava con orrore la scena che aveva davanti.

Liam, il suo piccolo beta, la sua ancora, la persona che gli aveva promesso che lo avrebbe tenuto al sicuro da tutto e da tutti, ora era steso a terra sanguinante, con l'uomo che lo picchiava brutalmente, mentre la donna lo teneva stretto, in modo da paralizzarlo.

Il volto del beta era irriconoscibile, gli occhi gonfi e il sangue rigava il suo corpo malconcio.

Theo sentì la rabbia crescere dentro di lui. Sentì la fiamma dell'ira crescere, alimentata dalla vista della crudele azione che si stava perpetrando davanti ai suoi occhi.

Non poteva stare fermo.

Non poteva guardare Liam che subiva tutto quel dolore.

Doveva liberarsi.

Doveva salvarlo.

Con tutte le sue forze, la chimera provò a liberarsi dalle corde che lo tenevano prigioniero. I suoi muscoli si contrassero, la sua determinazione aumentò, con un solo pensiero in testa: salvare il ragazzo che amava.

Con uno sforzo finale, Theo riuscì a liberarsi e con gli occhi che brillavano e le zanne fuori, si lanciò con furia verso l'uomo, scaraventandolo a terra, iniziando a prenderlo a pugni e calci ben piazzati. Theo continuò a colpire l'uomo, ignorando la donna che cercava in tutti i modi di paralizzarlo con il suo veleno, ignorando anche il dolore che gli attraversava il corpo.

La rabbia e la preoccupazione per Liam lo avevano trasformato in una forza impalcabile, determinato a proteggere il suo cucciolo a tutti i costi.

Ma in quel momento sentì la voce di Liam «Theo dietro di te!» gli urlò il beta con tutto il fiato che aveva, per poi sentire la sua testa che sbatteva sul pavimento, a quelle parole la chimera si girò di scatto, riuscendo a fermare in tempo il pugno dalla donna trasformata, con gli occhi viola e la lingua biforcuta, gli occhi cerchiati da quei fulmini rossi...esattamente come l'aveva disegnata Liam.

My Savior - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora