Cap. 8 Pupazzi e verità (T)

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(T)

Sabato

Domenica

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Era da una settimana intera che aspettava questo giorno. Sabato. Il sabato che per alcuni era considerato un giorno perfetto. E chiunque l'abbia detto o scritto era proprio così, il sabato era veramente un giorno speciale. Soprattutto quel sabato perché finalmente, dopo una settimana intera, poteva rivedere il suo lupetto, Liam. Melissa aveva fatto ricoverare Liam, per sistemare il suo sistema immunitario che era stato compromesso per via di tutto quel veleno che aveva in corpo. Ma la donna aveva anche sottolineato il fatto che nessuno poteva avvicinarsi nella sua stanza d'ospedale, ma potevano solo vederlo da dietro un vetro... e Theo non aveva intenzione di farsi rincorrere per tutto l'ospedale dalle sue urla perché non lo aveva ascoltata. Anche se ne valeva la pena.

Appena sentì la sveglia si alzò subito dal letto, non tenendo conto del fatto che erano le sette del mattino. Si alzò dal letto e si catapultò subito nella stanza di Malia che odiava essere svegliata presto, soprattutto durante il week-end. Ma poteva fare un'eccezione, dopotutto tutti e due non vedevano i loro fidanzati da sabato scorso, quindi se gli avrebbe spaccato il naso, non si sarebbe arrabbiato perché sapeva che era per una buona causa.

«Malia» sussurrò Theo, scuotendo per un braccio la coyote che dormiva beatamente nel suo letto, avvolta nel lenzuolo bianco. Malia mugolò ma non si svegliò, anzi si girò dall'altra parte affondando meglio la testa nel cuscino, facendo alzare gli occhi al cielo alla chimera. Con un sorriso beffardo sotto i nasi decise di fare una cosa che sapeva benissimo che la coyote odiava.

Si alzò dal pavimento, uscendo dalla stanza per poi rientrare pochi secondi dopo trasformato in lupo, con gli occhi verdi che brillavano nel buio. Malia odiava anche il fatto che "Theo lupo" salisse sul suo letto per via delle zampe sporche, come se andasse nei boschi tutti i giorni.

Saltò sul letto, facendo il meno rumore possibile, zampettò fino al volto addormentato di Malia, sedendosi con il pelo setoso nero sul lenzuolo candido bianco. Tre...due...uno...iniziò a ululare, facendo un gran baccano. Facendo automaticamente svegliare di soprassalto la coyote, che gli lanciava addosso di tutto mentre Theo lupo usciva di corsa dalla camera.

Malia scese in cucina pochi minuti dopo, ancora con lo sguardo fulminante mentre si sedeva sul tavolo, prendendo la colazione, iniziando a mangiare dandogli le spalle. Come se fosse offesa e irritata. Theo stava per dire qualcosa, ma appena aprì bocca sentì un ringhio profondo che partiva dalla coyote che lo fece subito zittire. Si era decisamente irritata.

«e dai Maly dopotutto l'ho fatto per un'ottima ragione» disse Theo ridacchiando, mentre si spostava di lato nell'esatto istante in cui Mali gli lanciò il cucchiaio addosso. Non era sveglio da neanche un'ora e 1. Aveva rischiato di morire due volte 2. Le donne erano veramente scorbutiche se le svegliavi presto. Ovviamente Malia poteva svegliarlo e sbatterlo giù dal letto anche di domenica mattina per "le faccende domestiche" senza proteste e allora perché lui non poteva tirarla giù dal letto una giornata speciale come quella?

«sei un idiota e poi potevi svegliarmi per le nove, tanto Scott e Liam escono dall'ospedale verso le dieci» disse Malia in un sonoro sbadiglio, mentre si rimetteva seduta composta sulla sedia. Mangiando come una persona normale. Alle dieci usciva Liam! Perché nessuno glielo aveva detto?

Dalla faccia che aveva, Malia capì benissimo quello che gli stava passando per la testa «Liam non te l'ha detto?» gli chiese la coyote, cacciandosi in bocca un'altra mangiata di cereali. E la chimera scosse la testa, abbassando lo sguardo al suo cappuccino freddo. Liam non gli aveva detto niente e poi il beta non era in vena di parlare in chiamata e dalla voce che aveva si capiva benissimo che era preoccupato per qualcosa, ma non gli aveva detto cosa e questa cosa lo turbava e non poco.

My Savior - THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora