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Questa mattina non è stato tanto traumatizzante alzarmi.

Forse perché è sabato e perché so che tornerò a lavoro martedì, ma è stato stranamente piacevole svegliarsi alle 8 del mattino.

Faccio la mia solita routine e mi preparo per uscire con Yuna, le avevo promesso che l'avrei accompagnata a prendere una nuova felpa.

Mi tocca prendere l'autobus per raggiungerla al centro commerciale, ciò vuol dire farmi ben 30 minuti con la puzza delle patatine al barbecue del bambino affianco a me.

Si, un ragazzino vicino a me si sta gustando delle patatine al barbecue mentre dice al suo amico di essere felice di poter andare al centro commerciale a comprare un nuovo videogioco, fantastico no?

Tre fermate prima di arrivare al punto di ritrovo con Yuna, vedo una testa bionda salire sull'autobus, ha la testa china sul telefono e ha le cuffiette nelle orecchie.

Viene verso la mia direzione e si siede nel posto difronte al mio, nemmeno mi guarda in faccia.

Inarco un sopracciglio e incrocio le braccia al petto, quando inizia a sentirsi osservato si decide ad alzare lo sguardo dal display.

<<mio dio, che paura!>> esclama Felix. <<non ti avevo vista>>

<<ho notato>> ridacchio. <<dove vai?>>

<<centro commerciale>>

Lo vedo distrarsi per un secondo, si mette ad annusare l'aria e fa fermare lo sguardo su i due ragazzi vicino a me.

Mi fa cenno di sedermi affianco a lui e non me lo faccio ripetere due volte.

<<che puzza>> sussurra. <<perché non ti sei spostata prima?>>

<<mi dispiaceva far capire che quelle patatine puzzassero>> ammetto.

Lui scoppia a ridere e scuote il capo divertito.

<<sei troppo buona, Misaki>>

Alzo le spalle e mi unisco alla sua risata.

In poco tempo arriviamo al centro commerciale, ma non giriamo insieme.

A quanto pare lui deve comprare delle cose velocemente e scappare a casa per finire un progetto per l'università.

<<oltre l'invito di mangiare tutti insieme lunedì, ti propongo di uscire questa sera!>> esclama. <<raccatto qualche amico e andiamo insieme, tu invita pure Yuna e Jeongin>>

<<non sembra male, sai? Ancora non sapevamo cosa fare questa sera>> dico pensandoci su. <<dove vorresti andare?>>

<<c'è un locale qui vicino, mettono musica e si può bere>> mi dice lui. <<ma in realtà sembra più o meno tranquillo>>

<<ne parlerò con Yuna e Jeongin, ma penso che ci saremo>> sorrido.

<<allora ti lascio il mio numero, così mi fai sapere e ci organizziamo meglio per l'orario>>

Annuisco mentre gli passo il telefono, salva il suo numero e si chiama per far apparire il mio nel suo cellulare.

<<ora devo seriamente andare>> sospira. <<ci vediamo stasera, ci conto eh!>>

<<a stasera, Felix>> ridacchio.

Ci salutiamo e ognuno va per la sua strada, trovo Yuna davanti a un negozietto molto carino, sta osservando la vetrina.

Quando si accorge di me subito mi sorride e mi fa cenno di entrare nel negozio.

Mentre acquista la sua amata felpa le parlo della mia conversazione con Felix e del suo invito.

<<io ti dico di si, chiedi a Jeongin>>

Mando un messaggio veloce a Jeongin e nel frattempo noi continuiamo a girare.

<<hai più visto quel ragazzo del frappé? Minho, giusto?>> domanda di punto in bianco.

<<no, perché avrei dovuto?>> borbotto.

<<non ti ha fatto nessun effetto ricevere quel bigliettino? Ricevere attenzioni da parte sua? O notare il modo in cui ti guarda?>>

Si, mi ha fatto uno strano effetto che reprimerò dentro di me.

<<non proprio>> farfuglio.

Yuna si ferma in mezzo alla strada, eravamo dirette alla fermata dell'autobus, e mi guarda come se le facessi pena.

<<per favore, potresti darti un'occasione? Dico sia a te che a lui. Sembra un bravo ragazzo>>

<<non lo conosci nemmeno, come fai a dire che è un bravo ragazzo?>> domando.

<<sei o non sei amica di Jisung e Felix? Se fosse una cattiva persona perché mai quei due dovrebbero uscire con lui?>>

<<i ragazzi si comportano in modo diverso quando si tratta di amici e ragazze>> sputo acida.

<<si, ma non tutti>> puntualizza lei. <<io credo che questa sia la tua opportunità per andare avanti>>

<<sto bene da sola, Yuna>> sbuffo. <<voglio solo pensare al lavoro e all'università. Non ho tempo per queste cose, non più>>

Tutti abbiamo avuto una delusione d'amore no?

Peccato che non tutti sono bravi ad andare avanti, e purtroppo io faccio parte di questa percentuale.

La nostra conversazione viene interrotta da una notifica dal mio telefono, la guardo.

<<è Jeongin. Dice che non potrà esserci, ha da finire un progetto per lunedì e non ha ancora iniziato>>

<<ah si, la ricerca di geopolitica da almeno settanta pagine>> sospira. <<menomale che l'ho quasi finita>>

<<beh, sono felice che tu sia a un buon punto allora>> sorrido. <<almeno possiamo uscire>>

<<scherzi? Odio la mia facoltà ma quando si tratta di progetti sono la prima a consegnarli. Non voglio giocarmi il sabato sera>>

Scoppio a ridere e lei mi segue, poi l'autobus si ferma davanti a noi, durante il tragitto non parliamo molto, siamo troppo stanche per via dello shopping.

<<allora ci vediamo stasera!>> esclama prima di scendere alla sua fermata.

Quando, invece, metto io piede a casa mia, subito mi vado a fare un bagno caldo.

Ne avevo proprio bisogno, e forse ci sono stata per mezz'ora, ma non mi importava nulla in quel momento.

Esco dalla vasca e mi prendo il lusso di farmi una maschera e di girare per casa con l'accappatoio.

Senza accorgermene arriva l'ora di prepararsi, avevo informato Felix precedentemente, e quando gli ho detto che Jeongin non sarebbe potuto venire si è offerto di venirci a prendere.

O meglio, ha detto che uno dei suoi amici ha la patente, così gli ha chiesto il favore di venire a prendere me e Yuna.

La mia migliore amica si è già stabilita nel mio appartamento, entrambe siamo già vestite e in attesa di un messaggio da parte di Felix, che fortunatamente non tarda ad arrivare.

Una macchina bianca è parcheggiata davanti a noi, Felix è seduto nel posto del passeggero e ci incita con una mano a salire.

Apro lo sportello e decido di mettermi al centro, tra Yuna e quello che riconosco come il ragazzo che mi chiese il bicchiere d'acqua la prima volta che ci vedemmo al Miroh.

<<non ci credo, la ragazza del Miroh!>> esclama proprio lui.

<<Felix, perché tutti i tuoi amici mi conoscono come la ragazza del Miroh?>> domando ridendo.

<<ti sbagli, non sono io a chiamarti così>> ridacchia. <<è lui>>

Sta indicando il guidatore, così alzo lo sguardo sullo specchietto, anche lui mi sta guardando da lì.

È Minho.

Limbo || Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora