<<non sei adatto a fare l'istruttore di guida, ma almeno sei un bravo chef>> dico gustandomi ciò che ha preparato.
<<io sono un bravo istruttore di guida, sei tu che non sei buona come allieva>> puntualizza guardandomi male.
<<come vuoi tu>> roteo gli occhi divertita.
Lui scuote la testa sorridendo e continua a mangiare, taglia un pezzo abbastanza grande di carne e lo posa nel mio piatto.
<<questa è la parte più buona>> dice sorridendo.
Sento le guance riscaldarsi di poco e lo ringrazio per il gesto, taglio un pezzo e glielo avvicino alla bocca.
<<è la parte più buona>> dico ammiccando.
Lui ridacchia e si lascia imboccare da me, annuisce mentre mastica il pezzo di carne.
<<sai, sono felice di non dover lavorare oggi>> ammetto.
<<come mai?>>
<<non fraintendermi, amo il Miroh e i genitori di Yuna, ma alcune volte non ho proprio voglia di lavorare>> alzo le spalle. <<ma lo faccio comunque>>
<<capisco benissimo>> sospira. <<solo il pensiero del colloquio che avrò domani mi viene la nausea>>
<<che tipo di colloquio?>> domando interessata.
<<vengono due clienti abituali dal Giappone, mio padre mi ha chiesto di tradurre per loro durante il colloquio>>
<<sei così bravo con il giapponese?>> scherzo. <<se vuoi posso accertarmi che tu lo sappia>>
<<tranquilla, sono molto bravo con quella lingua, ma ancora di più con un'altra>> ammicca. <<ma quella penso che tu già lo sappia>>
Inclino la testa cercando di capire il punto della situazione, e quando capisco la battuta il mio viso va completamente a fuoco.
<<vuoi controllare ancora per caso?>> continua a sfottermi.
<<no!>> esclamo velocemente. <<no grazie>>
<<peccato>> scoppia a ridere.
Minho continua a ridere per la mia reazione, io ho ancora la testa china sul mio piatto e non riesco a guardarlo negli occhi.
Quando finiamo di mangiare mettiamo tutto nella lavastoviglie e andiamo sul divano.
<<sei ancora imbarazzata?>> dice mentre mi afferra il mento con due dita.
Ha provato a far incrociare i nostri sguardi, ma io subito mi sono distanziata.
<<non ci credo, lo sei ancora!>> ride. <<è colpa tua, tu mi hai dato l'occasione di fare quella battuta>>
<<stupido>> borbotto.
<<dai non te la prendere, sei carina quando ti imbarazzi>> continua lui avvicinandosi a me.
<<stai continuando a sfottermi?>> dico sentendomi rossa in viso.
Lui scoppia a ridere e io cerco di coprirmi la faccia con le mani, sento le sue afferrare i miei polsi per scoprirmi.
<<dai fatti vedere, su>> mi provoca. <<fammi vedere quelle guance rosse>>
<<Minho!>> esclamo affondando di più nei miei palmi.
<<l'hai voluto tu>>
Con uno scatto veloce, quasi senza rendermene conto, mi ritrovo stesa sul divano con le sue mani sul mio corpo.
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Limbo || Lee Minho
RomansPenserai a me almeno una volta? La nostra storia era bellissima E i ricordi che mi hai lasciato significano molto di più, non dimenticarlo Per favore, non dimenticare che significa più di questo. Una notte che ricomincia dopo aver attraversato una...