78

410 40 26
                                    

La mia attenzione finisce sull'accappatoio, è leggermente largo sopra e una spalla pian piano si sta scoprendo, riesco a vederle la spallina nera del reggiseno.

Alzo di scatto la testa e mi metto a guardare il soffitto, sento le guance e le orecchie andare a fuoco.

<<Misaki, smettila, sei ubriaca>> mi lamento.

<<perché, se fossi sobria mi daresti corda?>>

Lo farei?

Non ho il tempo di risponderle che si avvicina ancora di più, è completamente a cavalcioni sulle mie gambe e non fa altro che passare lo sguardo sulla mia figura.

Avvicina il suo viso al mio, per un primo momento penso stia per baciarmi, ma sussulto quando sento il suo respiro vicino all'orecchio.

<<che ti prende? Da quando sei timido?>> mormora.

Strizzo gli occhi e premo le labbra fra di loro.

Sto soffrendo, lo devo ammettere, e anche tanto.

<<spostati>>

Lei non mi ascolta, però ritorna a guardarmi negli occhi.

La afferro per le spalle e ribalto la situazione, ora sono io a stare sopra di lei.

Non sembra sconvolta, anzi, quel sorrisetto mi dice tutt'altro.

Ma quanto ha bevuto?

<<quante volte ti ho detto di non bere così tanto?>> sbuffo.

<<tante>> ridacchia lei. <<ma sai com'è...nell'ultimo periodo non me lo dice più nessuno>>

<<dovresti comunque sapere che non puoi esagerare con il bere, non lo reggi>> la rimprovero.

<<non fa niente>>

<<invece si>> la guardo seriamente. <<spero tu non lo faccia abitualmente, soprattutto senza di noi>>

Non mi risponde, si è messa a toccare i miei capelli, probabilmente non mi sta nemmeno ascoltando.

<<Yuna mi ha detto che mi cercavi l'ultima volta che sei venuto al Miroh>> dice di punto in bianco.

La guardo dubbioso, poi capisco a cosa si riferisce.

<<in realtà ero lì per un caffè, non ti stavo cercando>>

<<non dire così, mi ferisci>> mormora.

Non sta scherzando, sembra davvero ferita.

Addolcisco un po' di più lo sguardo e senza rendermene conto le accarezzo la guancia.

<<non ero venuto per te, ma non significa che non desideravo vederti>> le sorrido.

Tanto è ubriaca, domani mattina non ricorderà nulla, la conosco bene.

Il suo sguardo passa da triste a sollevata, non ricambia il mio sorriso, mi guarda semplicemente negli occhi.

Sento le sue mani spostarsi sulle mie spalle, poi pian piano salgono sulle mie guance.

<<vorrei baciarti in questo momento>>

L'ha detto lei, eppure io non mi sono tirato indietro.

Mi è venuto spontaneo assecondarla e premere le mie labbra contro le sue, e non me ne pento nemmeno un po'.

In questo momento non mi importa di lei e Jungkook e di cosa ci sia tra di loro, non mi importa nemmeno di Hana.

Limbo || Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora