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Picchietto la punta del piede a terra mentre mi guardo intorno in modo impaziente.

Ho deciso di incontrarmi con Jungkook, e ora lo sto aspettando al parco da quindici minuti.

Sono voluta arrivata prima di proposito, giusto per prepararmi psicologicamente.

Ho ansia, ma non so nemmeno io il perché.

<<sei già qui?>>

Mi volto quasi lentamente, dietro di me c'è Jungkook con un piccolo sorriso sul volto.

<<si, volevo fare un giro>> farfuglio. <<di cosa volevi parlarmi?>>

<<che ne dici di goderci un po' la giornata? Si sta bene qui, potremmo fare un giro e poi parlarne>>

<<stai cercando di perdere tempo per passare il pomeriggio insieme?>> inarco un sopracciglio.

<<forse si>> ridacchia. <<in realtà so già come finirà dopo che parleremo, perciò voglio rilassarmi per un po'>>

Lo guardo poco convinta, ma decido di assecondarlo e annuisco.

<<come stanno i tuoi genitori?>> mi chiede mentre camminiamo.

<<bene, ora sono a Tokyo per un po'>> rispondo. <<torneranno qui a Seoul settimana prossima>>

Mi sento completamente in imbarazzo, è la prima volta dopo tanto tempo che conversiamo in modo decente.

<<sai, non mi aspettavo che avresti scelto architettura come facoltà all'università>> ammette.

<<come fai a sapere della mia facoltà?>> borbotto aggrottando la fronte. <<sei veramente uno stalker?>>

<<ma no>> scoppia a ridere. <<me l'ha detto Taehyung. Stava aspettando un suo amico fuori dall'università di quest'ultimo, dovevano uscire a pranzo insieme dopo i suoi esami, e casualmente ti ha vista passare nel giardino>>

<<e da cosa hai dedotto che avessi scelto architettura? In quell'edificio c'è anche la facoltà di economia e di scienze biologiche>>

<<perché ti conosco>> accenna un piccolo sorriso. <<non avresti mai scelto economia, e ricordo che scienze biologiche l'avevi scartata fin da subito quando te la proposi io al liceo>>

<<già, hai ragione>> abbasso lo sguardo sorridendo.

Mi è strano il fatto che lui ricordi certe cose, ma alla fine le ho ripetute in continuazione per un anno intero quando ancora ero una liceale.

<<e poi una volta mi dicesti che da piccola sognavi di diventare architetto>> continua.

Rimango ancora più stupita al fatto che lui ricordi anche questo, ma non glielo faccio notare e continuo a camminare senza guardarlo.

Poco dopo ci sediamo su una panchina vicino a uno stagno, non c'è molta gente in questo parco oggi.

<<che bella giornata>> dice lui riempiendo i polmoni d'aria. <<vuoi prendere qualcosa? Ti piace ancora tanto il patbingsu?>>

<<come mai mi stai facendo tutte queste domande?>> chiedo inarcando un sopracciglio. <<e comunque ti ricordo che il mio dolce preferito è la cheesecake>>

<<ti faccio queste domande perché non parliamo da tanto>> alza le spalle.

<<chissà perché. Chissà per colpa di chi>> dico ironicamente.

Limbo || Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora