Gioco pericoloso 5

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Mi butto sotto la doccia , l'acqua calda scorre e come aveva detto Amy mi rilassa, la serata alla fine è stata anche stancante e domani devo essere fresca come una rosa per affrontare una giornata di lavoro sul circuito di Montecarlo e non sono ammesse imperfezioni. Prendo il mio cellulare e neanche avessi una percezione comincia a suonare tra le mie mani "Hei , per fortuna hai risposto" "Amy, che succede?" "Volevo solo controllare " " Scusa, cosa?" "Non fare la finta tonta, cosa ci facevi con Carlos?" "E tu mi chiami alle due di notte per chiedermi questo?" "Ovvio che si, tu mi avrai tenuta d'occhio con quel modello ma io in compenso ho visto come ti guardava Carlos e come voleva uccidermi quando siete arrivati allo Stars" " Tu hai le allucinazioni credimi, sarà stata la litigata con Davide" " Si certo, io ci vedo benissimo cara ..e ti voglio dire solo questo...fattelo" "Amy...!! " urlo quasi sconcertata " Che c'è ?" "Stai dando i numeri per caso?" "Perchè? Ascolta, io ho il numero di quel modello e....." " E appunto non fare cazzate" " Io non le devo fare, ma tu che motivo hai?" " Vediamo oltre il fatto che che le occhiate di Carlos le vedevi solo nella tua testa? Ti va bene come secondo motivo che ho quasi 10 anni piu di lui? O ancora che ne dici del fatto che non voglio più mischiare il lavoro ad altro?" "Tutte cazzate , non sono assolutamente 10 anni e lo sai  e non dirmi che non hai pensato o non ti sei mai accorta di quanto sia sexy anche se so che le tue preferenze vanno ad un altro spagnolo" . Sospiro cercando di restare calma "Senti m io sono pienamente convinta che stasera hai sicuramente bevuto troppo , vai a dormire e domani mattina ti voglio vedere in perfetta forma e senza idee assurde " "Vedremo.."

Venerdi mattina a Montecarlo non si gira in pista fortunatamente perchè questa mattina ho decisamente bisogno di prendermela con calma e non di essere subito catapultata in mezzo a tempi e richieste di giornalisti. Gli occhiali da sole possono nascondere un po' di occhiaie mentre prendo un caffè provvidenziale alla nostra hospitality. La calma dura poco perchè vengo travolta dal ciclone Amy " Ti prego devi assolutamente aiutarmi" "Ma sono il tuo pronto soccorso ultimamente? " "Dai scusami , se mi fai questo favore giuro che ti porto il caffè ogni mattina" "Teoricamente dovresti già farlo visto che sei la mia assistente" " Hai ragione, facciamo che te lo porto doppio" "Dimmi cosa vuoi che faccio prima" "So che alla filata di stasera dovevo andare io , ma Davide vuole chiarire sai che oggi non ha assolutamente tempo , ma stasera possiamo cenare assieme e ne abbiamo bisogno, ti prego ..non voglio litigarci ancora"  "Se lo faccio , tu butti il numero del tipo di ieri sera ok? " "già fatto " "Sappi che non ne avevo assolutamente voglio" "E certo, dai che vedere bei ragazzi in mutande non fa poi cosi schifo" "No, è vero , il dovergli aiutare a vestire come cretini, quello rompe già di più, comunque vedi almeno di ricordare a Max l'orario conoscendolo" "Ah ma non viene Max, figurati...c'è Carlos" . Ancora una volta sento il viso avvampare e cerco di nasconderlo , ormai non posso più tirarmi indietro , già Amy pensa chi sa che . Vedere Carlos in "mutande" e che vuoi che sia...

Amber Lounge organizza la sfilata di beneficenza a Monaco ogni anno e praticamente tutti i piloti sono precettati in veste di modelli particolari , per alcuni è divertente per alti un altro noioso obbligo fuori dalla pista. C'è già abbastanza gente fuori che aspetta , dall'entrata secondaria raggiungo i camerini aspettando Carlos. Sono nervosa e ancora una volta combattuta , vorrei non essere lì e nello stesso tempo sono impaziente di aiutarlo in quella strana situazione. Carlos è puntuale mi saluta con il solito sorriso dandomi un bacio sulla guancia forse soffermandosi un po' troppo ma molto probabilmente sono solo io che me lo immagino. "E' stata una bella sorpresa sapere che c'eri tu questa sera" "Sicuramente sarà divertente vedervi tutti in un'altra veste" lui mi lancia uno sguardo che non nasconde più nulla "Io sto solo pensando che sarà piacevole , molto piacevole farmi aiutare da te" . Cerco di nascondere l'imbarazzo con poco successo ma per fortuna veniamo interrotti "Carlos..allora questa sfilata tocca anche a te quest'anno". Fernando e Carlos si scambiano un abbraccio da grandi amici quali sono anzi credo che Carolo lo consideri proprio un fratello maggiore..ecco questo particolare devo tenerlo in mente. Fernando si accorge della mia presenza e mi allontana dai pensieri "Ciao Anna,  sfili anche tu vero? Lo fa anche la nostra pr" "Ciao Fernando no, assolutamente , sono qui solo per aiutare Carlos a prepararsi" "Certa gente ha tutte le fortune , Carlos se magari vuoi far cambio.." . Fernando scherza mentre Carlos mi prende da parte "Fernando ha ragione, avresti dovuto sfilare anche tu .. mi sarebbe piaciuto molto guardarti" "Andiamo non scherzare, ora pensiamo a te". Entriamo nel suo camerino dove sono già appesi i vestiti che dovrà indossare, prima un completo classico per lui e poi un abbigliamento stile balneare per la seconda uscita , pantaloncino corto e camicia da lasciare aperta. Carlos mi guarda divertito mentre prendo i pantaloni , giacca e camicia e gli e li porgo "E ora?" "E ora caro, ti spogli" "Come desideri" . Lui senza il minimo imbarazzo comincia a sfilarsi la maglietta e sbottonarsi i jeans davanti a me , è una situazione troppo pericolosa in tutti i sensi "Hei aspetta, ti informo che c'è un paravento , niente spettacoli". Cerco di metterla sullo scherzo ma vederlo spogliarsi davanti a me non sarebbe assolutamente facile. Carlos si veste velocemente indossando il primo completo per la sfilata , è semplicemente perfetto . Mi avvicino , gli ravvivo un po' il ciuffo di capelli che gli copre una parte del viso , lui mi sorride "Allora come sto?" " Sei perfetto" , mi prende la mano e inaspettatamente la porta alle sue labbra "Grazie" . Sento il viso che avvampa e mi chiedo perchè riesce a farmi questo cosi facilmente. Riesco ad uscire per vedere la sfilata, Carlos se la cava bene anche se è un po' impacciato un po' come tutti direi , anche Fernando mostra palesemente il suo disagio però tutti sembrano anche divertirsi. Fra un'uscita e l'altra ci deve essere un cambio veloce . rientro in camerino aspettando Carlos. "Su sbrigati , hai pochissimo tempo". Senza pensarci inizio ad aiutarlo togliendogli la giacca e lui lascia fare. Le mie mani passano ai bottoni della camicia e lui sfiora de mie dita non per velocizzare le operazioni ma per rallentarle mentre mi guarda diritto negli occhi "Carlos,hai un paio di minuti .." "Non mi importa ". Non lo voglio ascoltare mentre gli faccio scendere la camicia dalle spalle e miei occhi si posano sul suo fisico senza riuscire a non darlo a vedere , guardo i suoi pettorali cercando di frenarmi dalla voglia di posarci le mie mani. Lui se ne accorge , ne sono convinta perchè continua a provocarmi togliendosi in maniera marcatamente lenta i pantaloni e non lasciando per un attimo il mio sguardo. Cerco di togliermi dal pericolo andando a prendere il suo cambio , gli porgo i pantaloncini cercando di non guardarlo , sembro una ragazzina imbarazzata e odio il fatto che non riesco a nasconderlo.  Ho fra le mani la camicia "Non mi aiuti? ", sta giocando e mi innervosisce che voglia prendermi in un certo senso in giro e non gli voglio dare questa soddisfazione. Mi avvicino facendogli indossare la camicia , ne avvicino i lembi  per cercare di sistemargliela meglio e le mie dita non possono fare a meno di sfiorargli la pelle liscia . Mi soffermo troppo lo so benissimo , ma non riesco a non farlo, sento così forte il suo profumo misto a quello della sua pelle e mi piace troppo , mi accorgo che lo sto accarezzando solo quando lui mi blocca la mano sotto la sua sul suo petto . Lo guardo e ha gli occhi chiusi respirando a fondo "Non puoi farmi questo , non ora..ti prego". Ritraggo veloce la mano giusto in tempo per sentire bussare alla porta per avvertirci che è il turno di Carlos. Non rispondo nulla, resto ferma li mentre lui esce dalla stanza e noto sotto l'abbronzatura un certo rossore. Solo chiusa la porta prendo atto del fatto che l'ho eccitato e sicuramente non era il momento giusto nè il luogo , forse non sarà mai il momento giusto. La cosa che devo fare ora assolutamente è andarmene . Prendo le mie cose e esco velocemente sperando che nessuno mi veda. 

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