Primo Gp dell'anno Bahrain
L'inizio di una nuova stagione è sempre emozionante e pieno di tensione , di aspettative, speranze. Il primo anno di Carlos alla Mclaren , il mio quarto alla Toro Rosso che ora si chiama Alpha Tauri devo abituarmici ancora. Io e Carlos lasciamo assieme il nostro albergo , divisa bianca e blu per me nuova anche questa. Ho messo la gonna e i tacchi e già lo sto maledicendo . Carlos è in arancio papaia , gli dona quel tocco di colore anche se penso che gli donerebbe qualsiasi cosa. Raggiungiamo il circuito con la macchina guidata da Caco , al suo fianco Roberto che ormai segue sempre Carlos e noi dietro. Carlos mi stringe in ginocchio , lo vedo teso per queste prime libere. Mi volto verso di lui sorridendogli " Pronto? " . Lui stringe ancora di più il mio ginocchio salendo un po' anche sotto la gonna "Nina, lo sono sempre". Torno a guardare la strada che ci porta al circuito e il mio cellulare mi avverte di un messaggio , il mittente mi fa trattenere per un attimo il respiro, non me lo aspettavo "El nano". Apro e leggo quelle parole
" In bocca al lupo per questo anno , magari mi farò vedere a qualche gp..". Non posso nasconderlo quelle parole mi fanno piacere, sarà strano non vederlo girare nel paddock. Saluto Carlos con un leggero bacio sulle labbra e vedo ancora qualcuno che ci scatta delle foto . Ci diamo appuntamento per la fine delle libere all'hospitality Mclaren anche se vorrei tanto essere al suo box e vederlo salire in macchina.
Libere 1 e 2 come da copione , davanti sempre Red Bull e Mercedes . Mclaren è a metà classifica con Carlos non tanto meglio dei nostri piloti . Dopo aver preparato il comunicato stampa per il nostro sito finalmente posso andarmene come meta Mclaren . Cammino nel paddock maledicendomi ancora per la scelta dei tacchi, sono una bambina, lo so benissimo perchè l'ho fatto, è una stupida competizione che comunque non voglio perdere. Carlos sta finendo delle interviste, aspetto che il giornalista si allontani per andare da lui . Gli passo una mano tra i capelli per attirare la sua attenzione
"Carlos, hai finito? Possiamo andare?"
" Assolutamente, mi serve una doccia per rilassarmi"
" E allora vamos", lo prendo per mano ma veniamo fermati da Linda che si para davanti a noi con un sorriso che decisamente mi da sui nervi .
" Carlos, stai andando via? Allora ti ho fermato in tempo...ti stavi dimenticando". Vedo che porta le mani al suo lungo collo e solo in quel momento noto che ha appesa la catenina di Carlos, la mia catenina. Se la toglie e fa segno allo spagnolo di abbassarsi per sistemarla al suo collo.
"Grazie Linda, sapevo che con te era in buone mani". Vorrei urlarle qualcosa, ma non voglio fare il suo gioco, voglio capire prima cosa sta succedendo. Ci allontaniamo e solo quando sono a debita distanza stacco la mano che Carlos mi stringeva e lo guardo con fare interrogatorio e stupito " Mi dici cos'era quello?". Lui ha l 'espressione di un bambino preso con le dita nella marmellata "Cos'era cosa?"
"Carlos per favore, non trattarmi da cretina...perchè aveva al collo la tua catenina". Lui fa una risatina che mi sembra stentata e mi risponde " Non dirmi che pensi....Anna...su è solo che mi sono accorta di averla ancora al collo prima di salire in macchina, lo sai anche tu che dobbiamo toglierci tutto e Linda era vicino a me quindi le ho chiesto di tenermela"
" E certo e Linda ha pensato bene che l'unico posto dove poteva metterla era il suo collo, è la nostra catenina, il tuo portafortuna.."
"Dai Anna, non fare la bambina...lo so cosa rappresenta, ti giuro che ci starò più attento". Faccio finta di nulla, di bermi quella scusa che però mi fa male. E la mia mente contorta si accorge anche che mi ha chiamato per due volte Anna...non Nina, non amor...
Torniamo nel nostro hotel , in macchina avremmo scambiato si e no due parole. Entriamo in stanza con Carlos che sbuffa e butta le sue cose a caso anche sul pavimento, io non sono da meno perchè mi levo quelle maledette scarpe con i tacchi e le lancio verso il muro.
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14 vs 55
FanficQuando l'amore si mescola al lavoro e alla carriera può essere sempre pericoloso o particolarmente eccitante. Una storia nata puramente dalla passione per la F1 e per quei cavalieri del rischio che sono i piloti.