24. Contrabbandieri e pirati

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Tabitha

Odio quando è nuvoloso... solo quando sei al sole c'è caldo, ma io ho freddo perché giustamente sono sempre all'ombra dentro casa.
In questo caso sono dentro una stanza a lavoro.
Studio di registrazione cari miei.
In questo momento penserete che starò facendo un sacco di cose spettacolari e super fiche, e invece sono qui alle estremità della stanza, a guardare attori e attrici hollywoodiane che si divertono a registrare film e serie nelle isole delle Bahamas, il tutto attraverso una finestra, perché devo aspettare il materiale di registrazione dai registri.

Tutti stanno morendo di noia, pure gli attori, lo si vede da un miglio!
Ma perché stiamo girando un film ambientato in una guerra civile americana,  circa nel 1861, siamo rimasti coinvolti nonostante stiamo sotto il dominio inglese.
Ma perché eravamo suoi alleati essendo l'isola in quel periodo il fulcro di contrabbandieri (come la famiglia di Arthur) e violatori di blocco (navi mercantili che bloccano il mare).

Quest'anno sta proprio andando per il verso giusto...

Dopo il lavoro mi incontro con Arthur, voleva risolvere le cose, per questo motivo ha deciso bene di portarmi a Nassau nel museo: "Pirates of Nassau".

"Non pensavo fossi un appassionato di pirati" commento.
"Io no, mio padre lo era... Sono cresciuto con le storie di pirati - lo vedo sorridere al ricordo - per me Capitan Uncino era il buono e Peter Pan il cattivo"
"Beh io l'ho sempre detto che i cattivi si capiscono a vicenda" gli sorrido lievemente.
"Vorrei che ti lasciassi andare Taby, sei rigida dall'ultima volta"
"Arthur... Sai che non posso fare quello che mi chiedi..."
"Non devi preoccuparti di mio cugino, se ne farà una ragione... Non puoi costringerti a vivere una vita che non vuoi" Alzo gli occhi al cielo alle sue parole.
"Certo, tu la fai tanto facile!"Lo vedo giocherellare con i suoi anelli con un'espressione amareggiata.
"Non sarai mica geloso?!" Gli chiedo e lui scuote la testa abbassando lo sguardo, visto che mi fa tenerezza lo abbraccio, e lui ricambia.

Il buio e la luce, noi due, così diversi ma così necessari, ma ora non posso, non posso proprio cedere all'amore, perchè se cedo, con tutti questi sentimenti che mi provaca la sua vicinanza... Incapace di controllarli mi ferirà solo...
"Arthur, questa è l'ultima uscita che ti ho concesso, sono fidanzata con Joseph, mi dispiace..." Detto questo me ne vado.

Neanche il tempo di tornare a casa che Jospeh mi invita in spiaggia.
Dopo poco tempo mi porge un mazzo di petunie messicane, tipiche del nostro periodo, e sono anche le mie preferite! Questi fiori viola sono così belli!

Destined Love - va a finire che mi piaciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora