4. Non ho intenzione di dormire

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Non ho chiuso occhio stanotte, motivo per cui alle due del mattino ho delle occhiaie che fanno ribrezzo e una testa sul punto di scoppiare.
"Ma te non hai intenzione di dormire?" Chiedo a denti stretti a mio cugino, che insiste sul fatto che io dovrei spiegargli dove sono andato stasera, ma non ho la minima intenzione di cedere.
"Finchè non mi racconti dove sei stato no." Ribatte mentre sfoglia il mio quaderno di matematica cercando degli esercizi da copiare nei suoi compiti delle vacanze.
"Non so come faccio ancora a sopportarti, e hey non toccare il mio quaderno!" Lo rimprovero.
"Ma ci pensi che tra una settimana è il 2023?!" Chiede Joseph ignorando le mie lamentele.
"Tu stai rischiando di non arrivarci se continui a parlare." Lo minaccio sdraiandomi sul letto sfinito di forze.
"Le persone umane hanno questa capacità intellettiva sai, è normale."
"Io infatti, ho la capacità intellettiva di metabolizzare ogni modo in cui potrei ucciderti prima di fine anno, quindi mo ti alzi e te ne vai a dormire, prima che metta in atto le mie idee." Sbotto sarcastico, e mio cugino se ne va con il muso.

Non riuscendo ad addormentarmi guardo Instagram e nelle storie di Natan Miller, un conoscente di Joseph e di conseguenza mio, vedo lui e Tabitha in discoteca...
Dopo qualche secondo che rimango interdetto, decido di uscire, tanto non mi sarei addormentato.
Trovo Joseph davanti alla sua moto, con una espressione soddisfatta.
"Lo sapevo, vuoi un passaggio?" Non gli rispondo e salgo in auto con lui da guida.

Quando arriviamo nel pub della discoteca prima di entrare Joseph mi dice qualcosa ma non gli presto attenzione, catturato dallo sguardo intenso di Tabitha che mi vede da lontano.
Ricambio lo sguardo mentre lei mi fissa con occhi da cerbiatto, continuo a guardarla finchè non le passo davanti e la supero, entrando nel locale, sento ancora pero' il suo sguardo sulla mia schiena.
Tensione.
Passione.
Intensità.
Tutto prodotto da un solo sguardo.

Sono in un angolo dle bar a bere un super alcolico, non mi interessa di cosa, basta che sia alcolico, per dimenticare gli occhi di Tabitha.
Ecco che ho chiamato la sfortuna, me la vedo arrivare di fianco.
"Arthur... Quello di stasera era solo una tardiva ribellione adolescenziale e una prematura crisi di mezza età, quindi fai come se non fosse successo nulla." Mi dice.
"Sei che che hai iniziato a parlarne, vorrei ricodarti, principessa." Lei spalanca gli occhi al fatto che ho ragione poi si schiarsce la voce e dice: "Ad ogni modo te lo volevo dire."
"Sei così preoccupata dell'idea che ho di te?" Le chiedo avvicinandomi a lei.
"No...no..." Non finisce la frase che guardandomi non riesce più a spicciare parola.
"Ci vediamo! Spero il più tardi possibile." Dice distogliendo lo sguardo da me.

Destined Love - va a finire che mi piaciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora