Tabitha
Non ho dormito, in questi giorni vado a lavorare con una media di due o tre ore di sonno, sono sommersa da pensieri ossessivi e non riesco a parlare con Arthur, lo sto evitando, ma so che non potrò farlo per sempre, è dalla discoteca che non lo vedo ovvero da una settimana poco più.
A lavoro muoio di caldo, e continuo ad avere una strana sensazione allo stomaco tipo nausea, ho dolori ovunque e il ciclo non mi è ancora arrivato doveva arrivare cinque giorni fa, e solitamente è regolarissimo come un orologio svizzero.
E continuo a mangiare ogni due per tre.È da un'ora che sento a ripetizione la stessa canzone, sto cercando di modificarla per inserirla per un film di azione, ma il mio cervello sembra aver perso tutti i neuroni.
L'unica azione che sto ripetendo al secondo è rifiutare le chiamate di Arthur, finché non corro in bagno a vomitare l'anima.
Credo di aver superato il limite con l'ubriacarmi, impossibile che la sbornia duri dopo giorni giusto?Chiedo consiglio alle mie sorelle, chissà potrei avere una qualche malattia strana e contagiosa che mi fa vomitare in continuazione, ma la risposta più accettabile da parte di Olga è stata di un'influenza intestinale, fin quando Lilian non manda un messaggio con scritto: 'Sei stata a letto con Arthur?'
Spalanco gli occhi, cerco di fare il punto della situazione ma mi sembra una cosa impossibile, e troppo, davvero troppo non voluta, eravamo entrambi ubriachi, per lo meno io lo ero!
Sicuramente è l'influenza intestinale e mia sorella sta delirando e io con lei. Di sicuro!Non so ora come farò ad uscire di lavoro con questo caldo, caldo che il meteo non aveva previsto affatto, visto che per lui ci doveva essere un temporale... si certo come no, poi ci sono io la deficente di turno che si è portata dietro la felpa, il più grande errore della mia vita.
Fatalità nonostante io sia in una situazione di disagio puro ho anche il pomeriggio da lavorare e questo mi fa piangere letteralmente.Al supermercato dove vado solitamente a prendere i miei immancabili tramezzini trovo all'entrata Arthur, non riesco a scappare per molteplici motivi, il primo: non ero preparata, il secondo: fatico anche a camminare dal caldo.
"Tabitha Thompson" mi chiama quando lo saluto con un cenno del capo e lo sguardo fisso in basso, il pavimento è molto attraente.
"Arthur Burrows" dico alzando lo sguardo con faccia inespressiva.
"Finalmente sono riuscito a farti parlare"
"Si beh, non ci vuole tanto" dico abbattuta, prima o poi doveva pur accadere.
"Come stai? Ho sentito che hai rotto con mio cugino" mi chiede anche se non riesce a mostrarsi triste visto che spunta una traccia di sorriso in lui.
"Dovevo farlo, scegliere tra te e Joseph" puntualizzo.
"Hai fatto la scelta migliore, e non lo dico perché si tratta di me"
"Farò finta di crederti" commento con una traccia di sorriso, mi ha alleggerito, ma non ne avevo dubbio, con lui è sempre così.
"Mamgiamo insieme?" mi chiede sorridente ed io annuisco.Ci sediamo per terra, con la schiena appoggiata al muro del supermercato e iniziamo a mangiare, io i miei tramezzini e lui la sua fetta di pizza.
"Comunque ho organizzato una serata al cinema per vedere Fast & Furious 10, vieni?" mi chiede.
"Chi ci sarà?"
"Le tue sorelle, Natan, Elisabeth che ritorna qui per le vacanze estive e Jospeh mi deve ancora dire"
"Per il momento mi va bene" commento cauta.
"Ci pensi che siamo già al ventiquattro di maggio?!"
"Si, sembra ieri che litigavamo ancora ogni giorno" ridacchio ai ricordi.
"Già, da non crederci".La serata al cinema è stata sconvolgente, un sacco di suspense perché l'ultimo film è una trilogia, quindi la fine non è la fine.
Sono rimasta traumatizzata da ciò.
Come aveva predetto Arthur, Joseph non c'era.
Comunque sia la sera tardi verso le dieci siamo andati a mangiare al 'Wendy's' per un attimo mi sono anche dimenticata di Joseph.Arriva un momento dove si cambia, dove capisci cosa ti fa bene e cosa no, principalmente io l'ho capito nelle amicizie, poche sono vere, le persone di questo mondo tu usano sempre, e quando non gli sei più di aiuti sembri non esistere, bello vero? Questo è l'essenza dell'umanità di questi giorni: egoisti, senza amore, avidi, doppiogiochisti, tutti così.
Come puoi dire di amare una persona, mi riferisco a Jospeh, e poi considerarla morta? Questo non è amore, in queste relazioni l'unica cosa che devi fare è sopravvivere, ma capisco quanto sia importante limitarne il tempo speso. Più stai vicino al marcio... più marcisci, lo vedo e con tutta sincerità ho smesso anche di arrabbiarmi, semplicemente lo accetto perché per quanto tu possa arrabbiarti di qualcosa alla fine non cambia mai un cavolo e stanca, stanca tantissimo.. le persone sono cieche; non vedono i loro errori neanche se glieli metti di fronte. Più passa il tempo e più vedo questo comportamento, persone che consideri amiche... e poi notare come sei solo una ruota scorta, solo essere usata e non apprezzata.
Ti rendi conto che certe persone l'unica cosa che fanno è risponderti, e queste sono amiche.
Bisogna essere selettivi nella vita, tagli fuori persone, ne introduci di nuove, rimani con alcune, ma la passività che si ha nei confronti degli altri... per lo meno la mia, è finita.
Penserò solo a sopravvivere.Ho un ritardo di ciclo da ben due settimane.
A questo punto ho deciso di fare un controllo, e cosa scopro? Si, sono incinta.
Sicuramente dovrò dirlo ad Arthur, anche se non ho idea di come la prenderà.E quando a lavoro ho spiegato la mia situazione, indovinate cosa hanno fatto? Mi hanno liceziata, fantastico.
Ora sono ad un colloquio per il ruolo di 3D artist and VFX in un'azienda di videogiochi.
Dopo che mi hanno preso, Arthur per messaggio mi chiede se vado da lui a cena uno di questi giorni e accetto.Cammino per il marciapiede verso casa, oggi che è una bella giornata, finché non rivedo Arthur insieme a Emma.
Mi vede da lontano, io lo fisso e anche lui.
Dopo due minuti mi viene incontro, e quando Emma mi vede se ne va velocemente.
"Tabitha..."
"Arthur, non dire nemmeno una parola, devi mostrarmi che mi ami, altrimenti mi prendevo un libro, se mi bastavano le parole"
"Scusami tanto, posso accompagnarti a casa?"
"No, non voglio, è ho anche una novità da darti... Indovina, sei diventato padre, congratulazioni" sbotto arrabbiata, e lui mi guarda con occhi spalancati.
"Stai scherzando?"
"Magari Arthur".
"Ma non ti preoccupare, non intendo dare al mio futuro figlio po figlia un padre traditore quindi puoi star tranquillo e vivere la tua vita come play boy libero da qualsiasi impegno" detto questo me ne vado senza dargli tempo nemmeno di rispondermi.Quando finalmente torno a casa dopo nemmeno cinque minuti mi chiamano a lavoro, per rendermi partecipe a un progetto nuovo, non tornerò più a casa.
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Destined Love - va a finire che mi piaci
أدب نسائيLa vita, non è nulla di certo. Sopratutto se a sette anni un uragano uccide tua madre e per colpa della droga, successivamente uccidono tu padre a soli otto anni. Ed è allora che per me, Tabitha Thompson la vita va a rotoli, si perché sono stata obb...