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Si sono viva e
No non ho deciso di abbandonare wattpad ma ho avuto la febbre di nuovo-
Giuro.
SEMPRE LE VACANZE.
Vacanze no ma noi avevamo un ponte lungo una settimana ahhaah
No scusatemi per l'assenza davvero.
Sono l'unica che entra su wattpad dopo 4 giorni e si ritrova 62 notifiche?
Grazie a tutti voi comunque per i commenti che lasciate <3
E adesso alla tanto aspettata storia.
(Sono l'unica che nelle storie che scrive non riesce a tenere il conto in quale capitolo era lunedì e poi martedì?)

Italia pov
Dopo averli avvertiti mi resi conto di non avere più scuse per non fare i compiti.
Ma se c'è una cosa che so fare bene (oltre cucinare e annoiare i miei amici) è trovare scuse per non fare qualcosa.
Così unii due delle cose che mi riescono bene e per un po' dimenticai i compiti.
Cucinai.
"Hola hermanito, ¿qué cocinas?" (ehi fratellino cosa cucini?) chiese Spagna sentendo i rumore di un bicchiere che si fracassava a terra.
"Pizza" annunciai.
"Cazzo sono un coglione" sussurrai mentre cercavo un fazzoletto per bloccare il sangue.
"Ti sei tagliato vero?" chiese Spagna dal divano.
"Noo tranquillo" dissi sarcastico.
"Sto solo donando tutto i sangue che ho in corpo al pavimento" risposi.
"Che cretino" commentò lui.
"Che sei" ribattei.
"Dai fermo" disse alzandosi dal divano e venendomi ad aiutare.
"Mi spieghi come cazzo hai fatto?!" mi chiese osservando il bicchiere frantumato per terra.
"È caduto, mi pare ovvio" risposi.
"Grazie al cazzo" rispose.
Insomma, ero riuscito a tagliarmi però avevo trovato una scusa per non finire i temi che avevo da scrivere per domani.
Quando fu ora di cena impiattai la pizza e mi misi a osservarla.
Era venuta proprio bene.
Mi sedetti a tavola e iniziai a mangiare.
Poi vidi Francia con la coda dell'occhio con le cuffie e il telefono in mano.
Era tutto il giorno che stava chiusa in camera sua e anche se non andavamo molto d'accordo io le volevo bene.
E sopratutto doveva capire che ero io quello che cucinava.
Lei e le sue lumache potevano anche andare a farsi un giro.
Così mi alzai le rubai le cuffie e la obbligai a sedersi e mangiare.
"Che palle che sei" si lamentó quando le piazzai davanti un fetta di Margherita calda.
"Tu mangia e poi mi ringrazierai" le assicurai.
Spagna che aveva assistito alla scena ridendo assaggió per primo il mio ✨capolavoro✨. (con le stelline perché si.)
"Wow hermanito per essere il più piccolo della casa sei molto bravo a cucinare. Però preferisco le mie palomitas" ammise.
"Serio? Come fai a preferire i popcorn a questo pezzo d'arte?" chiesi incredulo.
Ok, forse mi stavo dando troppe arie, però tra i popcorn e una fetta di pizza calda c'è molta differenza!
"Io preferirei mangiare sushi che la pizza" disse mia sorella.
Ingnorando il suo commento, aspettai che mettesse nella sua cazzo di bocca la pizza (Italia si arrabbia).
Appenna lo fece provò a nascondere quello che provava ma era ovvio che le era piaciuta.
"Allora?" chiesi stuzzicandola.
"Mpf, sì, buona. MA preferisco le omelette" replicò in fretta.
"Ovvio, certo." commentai.
La pizza avanzata la conservai nella carta stagnola e la misi in frigo.
Poi tornai in camera e mi sciaquai il taglio che avevo sulla mano con acqua fredda più volte.
Stranamente aveva ricominciato a sanguinare.
Non avendo fasce o garza in casa strappai un panno pulito e lo strinse alla ferita.
Non importa, pensai, domani sarà già guarito.

Germania pov
Dopo aver recuperato il caffè uscii a farmi un giro.
Era una giornata fresca, c'era il sole ma anche qualche nuvola.
Si stava bene insomma.
Andai anche nel boschetto dietro casa, dove Italia e io ci eravamo scambiati tanti momenti.
Quando arrivai rimasi un po' deluso da non trovare nessuno.
Che forse desideravo di trovare Italia?
No, che cosa stavo pensando.
Eravamo 2 persone diverse, non potevamo sempre stare insieme.
Quando stavamo insieme però mi sentivo bene.
Più leggero, meno soffocato dai doveri quotidiani.
Quando tornai a casa per cena non avevo molta fame.
Mi feci un tè caldo.
Se il pomeriggio si stava bene, la sera tutto a un tratto era diventato freddo.
Quindi una cosa calda era l'ideale.
Mi preparai per andare a dormire anche perché il giorno dopo avremo avuto scuola e riponendo gli occhiali sul comodino spesi la luce addormentandomi.

Italia pov
Saranno state le 2 di notte quando un tuono mi fece svegliare di botto, ansimante.
Guardai fuori la finestra, tremante.
Non mi erano mai piaciuti i temporali.
Non che ne fossi spaventato, non avevo quella fobia.
Però mi mettevano ansia.
Visto che i tuoni non mi facevano dormire staccai il cavo alle cuffie che avevo ai piedi del letto e me ficcai in testa sperando di attutire il rumore.
E funzionò.

Vai raga ce l'ho fatta.
Ho buttato giù anche questo capitolo.
Sto iniziando a sperare di riuscire a scrivere domani haha.
Byee
FG07

Finché Ci Sarò Io - GerIta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora