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Italia pov
"Non sei contento?" mi chiese Spagna.
"Certo!" dissi mentre lo abbracciai.
"Ehi ehi, mica sono io quello che ha deciso questa cosa" disse lui sorridendo.
Spagna era quello che preferivo tra i miei fratelli.
So che non si dovrebbero fare certi tipi di preferenza, ma come si fa a non sceglierlo se hai una sorella che ti odia e l'altra che si fa viva 3/4 volte l'anno?
Francia mi guardò e fece una faccia pensierosa.

*Flashback di Italia*
(i  flashback saranno narrati in 3ª persona)

Italia si avvicinò alla sorella Francia sorridente.
A quell'epoca lui aveva 9 anni, Francia 11.
"Francia!" chiamò Italia.
"Cosa vuoi sgorbio" rispose riluttante lei.
"Obbligo o verità?" chiede l'italiano.
Francia fa una faccia pensierosa.
"Verità"
"Che segreti mi dirai?" chiede il piccolo Italia ansioso di sapere cosa la sorella che non voleva mai giocare con lui gli avrebbe detto.
"Questa è la verità." cominciò lei. "Ho sempre desiderato di non avere un fratello" disse lei ridendo.

*Fine flashback*

Italia pov
"Sai credo che ora me ne torno in camera, a dopo" dissi a Spagna piano.
"Ita tutto apposto? Sembri stare male.." mi chiese.
"S-si, tutto ok, a dopo." ripetei mentre salivo le scale che portavano alla mia camera.
Affondai nel letto cercando di ricordare tutte le cose che mia sorella mi aveva detto nle corso della mia vita. Non che ci fossero cose belle eh.
Non mi ricordo un'unica cosa positiva che abbia mai detto su di me.
Ah, si forse si, una, quando ero piccolo. Mi aveva detto che ero troppo stupido per capire quello che diceva lei sul mio conto, e che questo era solo un bene per me. Ora che ci penso, non sembra minimamente una cosa positiva da dire a qualcuno.
Lanciai un cuscino addosso al muro e iniziai a piangere.
Non mi piaceva piangere, mi faceva sentire debole.
Ma forse lo ero? Ero debole.
Che Francia avesse avuto ragione, tutti questi anni? Che non avrei mai fatto niente, non sarei diventato nessuno, ero solo una perdita di tempo? Ora non solo mi sentivo debole, ma mi credevo debole.
Perché forse lo ero.

Germania pov
Mi stavo rilassando sul divano mentre  riguadagnavo qualche oretta di sonno perduta la sera prima quando il telefono squilló.
"Sì? Giappone? Io e Italia? Ok ora lo chiamo. Alla fermata dell'autobus ok. Ciao a dopo."
Giappone mi aveva chiamato per sapere se volevamo venire io e Italia a visitare i nostri padri. Ci sarei andato, tanto non avevo nulla da fare.
Digitai il numero di telefono di Italia ma non rispose.
Alla seconda chiamata mi rispose.
"Ita! Tutto ok?"
"S-si, certo. Come posso aiutarti?"
"Giap ci ha appena invitati a visitare i nostri genitori. Vieni?"
"Oh, emh, ok dove ci incontriamo?"
"Alla fermata del bus"
"Ok a tra poco."
"Ciao"
"Ciao"
Il tono di Italia mi sembrava un po' spento.
Che fosse accaduto qualcosa di nuovo tra lui e Francia?

Giappone pov
Corsi a prepararmi e uscii di casa forse anche troppo presto.
Non importava, avrei avuto molto più tempo per finire qualche episodio di anime bello fresco.
Mi sedetti alla fermata e indossai le cuffie mentre mi sparavo 5 puntate.
Volevo finire quella stagione subito, così avrei potuto raccontarla a mio padre, ce la stavamo guardando insieme prima che venisse portato via.

Italia pov
Andai in bagno e mi sciacquai il viso con dell'acqua fresca mentre cercavo di far scomparire i segni del pianto.
Quando ci fui riuscito (o quasi) indossai una felpa, dei jeans e uscii di casa senza salutare.
Arrivai alla fermata e notai Giap che si guardava i suoi anime con le cuffie.
Decisi che avrei dovuto togliermi quell'atteggiamento da depresso che avevo addosso e le feci uno scherzo, rischiando di romperle il Tablet.
"MA ALLO SEI SCEMO" mi urlò contro lei.
"Rilassati Giap!" risi io.
Ci sedemmo insieme a guardare gli anime uno con la cuffia destra e l'altra con quella sinistra. Chiunque sarebbe passato ci avrebbe potuto scambiare benissimo per due fidanzati.

Germania pov
Uscii di casa con calma e raggiunsi la stazione a piedi.
Appena arrivai mi fermai.
La prima cosa che vidi furono Italia e Giappone che si dividevano le cuffie e si guardavano (ne ero certo) degli anime sul Tablet della neko.
Non so perché ma provai una fitta di gelosia nei confronti di Italia.
Così, tanto per fare il coglione, mi avvicinai ai 2 e misi una mano sulla loro spalla e gli tolsi che cuffie.
"Giappone, non ti piacciono più gli yaoi che ti offriamo io e Italia?"
Giappone sorrise da pervertita
e Italia arrossì.
"Ahah no, gli yaoi stanno nel cuore" disse lei tornando seria.
A quel punto arrivò l'autobus ed entrammo.

Allora ragazzi oggi gli straordinari!
Haha no davvero oggi partono i flashback, traumi, depressioni, flirt finiti male, e molte altre cazzate che mi passano per la mente.
Domani (forse) conoscerete meglio i genitori dei nostri amici e le ship che faccio :)
Adesso buonanotte amici mentalmente instabili come me e a domani <3
FG07
PS : Giappone vi augura sogni pieni di yaoi (poi ci sono io che li faccio davvero-)

Finché Ci Sarò Io - GerIta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora