Italia pov
Mi svegliai ancora nudo abbracciato a Germania che faceva scorrere una mano sulla mia schiena delicatamente.
Affondai la testa sul suo petto.
"Quindi sei sveglio eh?" chiese lui sorridendo.
"Si" risposi.
Provai a mettermi seduto ma sentii un male alla schiena e alle gambe incredibile.
"Fa male vero?" mi chiese un po' in imbarazzo.
"No ma tranquillo oggi ho proprio voglia di andare a correre i 45 kilometri." risposi sarcastico.
"Scusa" mormorò.
"Idiota" commentai risdraiandomi.
Mi strinse a se.
"Liebe non hai fame?" disse.
"Se solo avessi la possibilità di alzarmi" risposi.
"Me la stai facendo pesare eh?" ribatté lui sorridendo.
Si alzò e notai che aveva almeno i boxer.
Arrossii.
"Mi passi i miei..." chiesi a bassa voce.
Lo vidi sorridere.
"Tieni dai" disse passandomeli.
Ringraziai.
Poi senza chiedere mi prese in braccio a mo di sposa e mi portò sul divano.
"Non pensavo che fidanzarsi volesse dire venir trattato come un re lo sai?" chiesi stuzzicandolo.
"Non mi pare che ieri notte tu sia stato trattato come un re, o sbaglio?" chiese quello sicuro di provocarmi.
Arrossii violentemente.
"Stronzo.." mormorai.
"Ripetilo" chiese avvicinandosi pericolosamente.
"Stro-" cominciai ma mi zittì con un bacio a tradimento.
Quando si fu staccato si sedette accanto a me.Germania pov
Mi ero appena seduto sul divano accanto a lui quando lo notai preoccupato.
"C'è qualcosa che non va Liebe?" chiesi stringendolo più a me.
"E solo che non so come dire a Francia e a Spagna come mai ho dormito fuori casa ecc." spiegò lui.
"Non devi per forza dirgli che non sei più ver-"
"Non intendevo quello! Intendevo che se mi chiedono come mai ho dormito fuori che scusa mi invento?" chiese visibilmente non a suo agio.
"Puoi sempre dirgli che il concerto è finito tardi e sei rimasto a dormire da me, se vuoi puoi anche dirgli che hai dormito sul divano così non desteranno sospetti." consigliai.
Sorrise.
"Va bene amore" disse lui baciandomi la guancia.
"Ma ti fanno davvero tanto male le gambe?" chiesi metà imbarazzato metà divertito.
"Si, però entro domani dovrò riuscire a camminare sennò mi preoccupo" rispose mettendosi in piedi.
"Cammina" ordinai.
"Gne gne".
Si fece il giro della casa e tornò velocemente accanto a me come se la troppa distanza fosse dolorosa.
"Allora sai correre" gli feci notare.
"Direi di si".
Poi rimanemmo in silenzio.
Non c'era bisogno di parlare.
Bastavamo noi 2, un divano e tanto amore.
Finalmente, per una volta nella vita, mi sentii completo.*Salto temporale : pomeriggio*
Germania pov
Quel pomeriggio ci eravamo organizzati per uscire con Giappone, Russia e America.
Anche se io e Italia non eravamo ancora pronti a rivelare il nostro fidanzamento, decidemmo di uscire senza dire niente.
Ci incontrammo a un parchetto lì vicino.(Vieni nel parchetto, spaccio cocaina) (😃🔫)
(comunque)Li vedemmo che ci aspettavano su una panchina e li raggiungemmo con molta calma.
"You finally made it" (C'è l'avete fatta finalmente) commentò America come se fosse stato tutta la mattinata ad aspettarci.
"Italia!" urlò Giappone abbracciandolo con troppa forza per la sua situazione e infatti sarebbe caduto per terra se non l'avessi aggrappato velocemente.
"Ciao Giap" rispose lui sorridendo.
Russia stava in silenzio.
"Tutto bene Rus?" chiese America.
Da quando lo chiamava Rus?
Cercai di non farci caso.
"Si tutto apposto" rispose.
Ma io capivo che non era vero.
Ed ero anche preoccupato.
Perché? Semplice.
Russia è in grado di capire se stavi mentendo o meno.
O anche se c'era qualche segreto tra le persone con cui parlava.
Non è un potere, ma un'abilità.
E infatti iniziai a preoccuparmi.
Non lo diedi a vedere e feci finta di nulla, ma era difficile se ti sentivi due occhi di ghiaccio squadrati da capo a piedi.
Dopo qualche minuto così mi stufai.
"Si può sapere che ho fatto dato che mi stai fissando così da 10 minuti?" chiesi visibilmente irritato.
America, Giappone e Italia smisero di parlare e si girarono verso di noi.
"Tu." disse guardandomi.
"E lui" aggiunse girandosi verso Italia.
"Nascondete qualcosa" terminò.
"Di cosa stai parlando?" chiesi.
Ma America e Giappone si fidavano di Russia e se devo dire la verità anche io.
"Lo sento. Dal modo in cui parlate a come vi muovete. Nascondete qualcosa" spiegò.
Lo fulminai con lo sguardo.
"Di che sta parlando, Italia?" chiese Giappone all'italiano visibilmente nervoso.
"Russia anche se fosse farti i cazzi tuoi no?" rispose Italia secco.
"Non lo decido io" ribatté quello cominciando a scaldarsi.
"Allora almeno stai zitto" rispose l'altro.
"E stare tutto il tempo col malumore?" chiese arrabbiato Russia.
"Preferirei!" disse Italia anche lui irritato.
"Dateci un taglio" dissi secco mettendomi in mezzo ai due.
"Ok Russia nascondiamo qualcosa ora sei contento?" chiesi sarcastico.
"Non finché non ci dite cosa nascondete." ribatté lui.
"Fottiti" sussurrai.
"Credevo lo avessi fatto con qualcun altro" rispose a bassa voce.
Mi sentii gelare.
Ok, come cazzo faceva a saperlo?
Ci spiava?
No, non lasciamo spazio alla fantasia.
"Cosa ne sai tu?" chiesi allontanandomi dal gruppo.
"Oh si capisce. Non so se l'hai visto Italia ma si muove con molta calma. Ciò mi porta a pensare varie cose" spiegò.
Sulle prime mi arrabbiai perché tecnicamente mi aveva appena detto che era stato tuto il tempo a fissare il culo di Italia.
"Allora non sono l'unico che sa come funzionano le cose eh?" chiesi.
"Beh chiedi ad America" disse noncurante.
"Io almeno lo ammetto" aggiunse.
Mi ci volle qualche secondo per capire cosa mi aveva appena detto.
"Se hai il coraggio dillo davanti a Giappone" lo stuzzicai.
"Oh e perché dovrei?" chiese.
"Perché se non lo fai tu lo farò io".
Lo vidi fermarsi.
"Non ne avresti le palle" commentò ma si vedeva che era nervoso.
"E chi te lo dice?" chiesi.
"Se glielo dici io dirò il vostro segreto" mi ricattó.
"E allora? Cosa ci guadagni, tanto ormai io l'avrei già fatto" gli feci notare.
"Stronzo".
"Non sei il primo che mi chiama stronzo oggi sai?".
Mi guardò malissimo.
"Senti, io dirò il mio segreto, e dopo tu dirai il tuo" chiese.
"E se ne Italia ne America fossero d'accordo?" chiesi.
"Bisogna rispettare la loro privacy" aggiunsi.
"Oh saranno d'accordo vedrai." disse lui con voce mielosa.
"Di cosa parli? Che ci nascondi che noi non sappiamo?" chiesi tornando serio.
"Non lo sapevi? Poverino, il tedesco, non si aspetta il padre a casa stasera..".E ciao di nuovo ragazzi :)
Vi lascio con la suspense, e detto ciò a dopo.
Bye
FG07
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Finché Ci Sarò Io - GerIta
FanfictionGermania, un ragazzo studioso con un passato difficile, incontra italia, un ragazzo interessante sotto vari punti di vista. Tra amici, famiglie, scuola e situazioni varie, i ragazzi capiranno che sono più che semplici compagni di classe. TW Parolac...