Non distinguere bene e male

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SKYLER

<<Ma perché mi fa quest'effetto?>>, chiesi al mio riflesso nello specchio mentre mi lavavo i denti.

<<Mi provoca, è così. Non me lo sto inventando.>>, mi sciacquai la bocca.

<<Lui mi sfiora e io mi sento le farfalle ovunque. Lui mi parla e a me manca il respiro. Lui mi viene vicino e io rischio di svenire da un momento all'altro>>, parlavo da sola.

La pazzia era più vicina di quanto pensassi.

Maledetto professore.

<<Mi piace esteticamente, niente di più>>.

*

La lezione di design era davvero insostenibile.
Quella sera non avevo dormito molto e la mia attenzione era totalmente assente.
Michael era tornato ad essere appiccicoso e la cosa mi dava parecchio fastidio.
Si comportava come se avesse qualche tipo di diritto su di me nonostante io avessi messo in chiaro il nostro rapporto. Solo amici.
Niente di più e niente di meno.

Appena suonò la campanella mi diressi verso il corridoio. Avevo bisogno di aria.

"Dove sei?", scrissi ad Elena.

Nel camminare non mi resi conto di una figura venire nella mia direzione.

<<Oddio scusa non ti avevo visto>>, dissi senza sollevare il capo, ma appena lo feci mi pietrificai.

La mia attenzione si posò sulle sue mani che mi reggevano le spalle.

Da quando erano lì?

<<Signorina deve fare più attenzione>>, sussurrò Carter avvicinandosi al mio orecchio.

Ma che diavolo gli stava prendendo?

<<Ehm...si, ha ragione>>, provai a dire qualcosa.

<<Ora vado>>, mi sistemai la borsa sulla spalla e lo sorpassai con un lieve sorriso sulle labbra.

Maledetto. Ti odio.

Arrivai in classe e tirai un lungo sospiro.

<<Lei deve assolutamente allontanarsi da Michael, questa specie di relazione deve finire>> disse una voce che mi sorprese alle spalle.
Carter mi guardava con le braccia incrociate al petto.

<<Come scusi?>> chiesi.

<<Sa benissimo cos'ho detto, Lewis>> continuò.

Perché si comportava così?

Era...geloso?

Nah.

Non poteva esserlo.

Perché avrebbe dovuto...?

Giusto?

<<Mi scusi ma lei chi è per dirmi cosa fare?>> lo guardai sbalordita. Ma chi si credeva di essere?

Non ottenendo risposta feci per prendere le mie cose ed uscire dalla classe, ma poco prima che varcassi la soglia della porta lui mi prese il polso.

<<Non faccia bambinate professore, mi lasci andare>> grugnai fissandolo negli occhi.

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