Stanza bollente

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SKYLER

<<Skyler, riprendiamo?>>, la voce di Maggie fece capolino dalla porta scorrevole riportandomi con i piedi per terra.

<<Maggie, si certo, arriviamo>>, mi allontanai da Carter stirandomi il vestito con le mani.

Ero nervosa.
Perché ero nervosa?

<<Va bene>>, mi fece l'occhiolino rientrando.

<<Forse dovremmo andare>>, Carter mi precedette e tornammo in sala riunioni dove finimmo di decidere i dettagli per quanto riguardava la tipografia.

Quel pomeriggio chiesi a Carter di rimanere con me per aiutarmi con le ultime cose della copertina e lui acconsentì senza battere ciglio.
In quei giorni ci stavamo avvicinando molto e non avevo idea di come percepire quello strano rapporto che stava nascendo tra noi.
Vi erano volte in cui non riuscivamo a fare a meno di litigare ed altre in cui arrivava ad essere dolce e premuroso come non aveva mai fatto.
Facevo fatica a decifrare i suoi segnali, ma avevo ben chiaro il significato che avevano da parte mia. Il tempo che passavamo insieme stava iniziando a diventare necessario per farmi stare bene e la cosa mi spaventava a morte.
Avevo paura che potesse star giocando con me. Allo stesso tempo però, quando stavo con lui, mi sembrava di non dover più pensare al resto. Era come se vivessimo in una nostra dimensione.

<<Come procede signorina Lewis?>>, scherzò lui poggiandosi alla scrivania di fianco ai miei fogli.

<<Solo Lewis>>,  mi appoggiai allo schienale della poltrona guardandolo dal basso.

Era bello da togliere il fiato.
Mi guardava nella penombra. Indossava un completo blu notte, teneva le mani nella tasche dei pantaloni ed il riflesso della luna gli carezzava la pelle. Ciò che mi rapiva più di ogni altra cosa però erano i suoi occhi. Magnetici.

<<Io preferisco la signorina Lewis>>, la sua voce aveva un che di provocante che mi fece dimenticare di ciò a cui stavo lavorando.

<<Non siamo più all'università però>>, decisi di stare al suo gioco.

Mi alzai posizionandomi davanti a lui.
Il suo sguardò seguì il mio movimento per poi studiarmi da testa a piedi.
Sembrava che stesse analizzando ogni parte di me.

<<Ah davvero?>>, chiese tergiversando sulle mie labbra.

<<Sono cresciuta ormai, niente più signorina Lewis>>, dissi poggiandomi con le mani sui fianchi.

<<Questo lo vedo>>, sospirò rauco per poi prendermi dai fianchi e tirarmi a sé.

<<Professor Carter, ma che fa>>, ridacchiai arrivando a sbattere contro il suo petto.

<<Tu stai giocando con il fuoco>>, disse facendo sprofondare le mani nella mia carne.

Lo guardai negli occhi e ci vidi solo lussuria.
Stava fremendo, ma non quanto me.
Stargli così vicina metteva a dura prova il mio autocontrollo.

<<Mi piace il fuoco>>, sussurrai sfiorandogli il naso con il mio.

Sospirò nuovamente facendo scontrare i nostri respiri affannati. Quella stanza era diventata improvvisamente bollente.

<<Skyler?>>, una voce dal corridoio richiamò la nostra attenzione.

Poggiai le mani sul petto di Carter e mi staccai velocemente da lui. Il mio vestito era stropicciato dove poco prima mi stava stringendo.
La porta si aprì rivelando la figura di Tyler.
Indossava un maglioncino verde e dei pantaloni marroni.

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