*Tom's pov*
mi baciò
non me lo aspettavo da t/n, di solito fa la stronza.
non so perchè ricambiai.
quando stavamo per arrivare al punto mi bloccai, non ce la feci.
si, era una bella ragazza ma era ubriaca fradicia e io non sono quel tipo di ragazzo, o perlomeno non con persone a cui ci tengo.
vederla piangere mi spezzó il cuore ma non potei fare nulla in merito.
t/n: "non mi vuoi"
questa fu la conferma che non era in lei.
fosse stata sobria non mi avrebbe degnato neanche di uno sguardo.
non era in lei e non avevo intenzione di assecondare questa sua parte per dei capricci.
fortunatamente la consolai in fretta e ci addormentammo abbracciati.
*Fine tom's pov*la mattina
mi svegliai con un sole cocente e un peso che poggiava sui miei fianchi: IL BRACCIO DI TOM?!
mi alzai di scatto non potendo credere a cio che vedevo, mi rifiutavo di crederci.
Lo svegliai in cerca di spiegazioni, ma tutto quello che mi seppe dire fu: "eri ubriaca fradicia"
a quel punto non ci vidi più.
t/n: "ma che razza di problemi hai?"
tom: "no no ora mi spieghi quali sono i tuoi di problemi"
t/n: "non lo so, forse sono arrabbiata perchè ABBIAMO DORMITO ASSIEME MENTRE ERO INCOSCIENTE" dissi sottolineando l'ultima frase
tom: "no non farai questo giochetto con me, non mi farai passare per il puttaniere di turno"
al che io lo guardai storto e lui si avvicinó
t/n: "mi stai dicendo che sbaglio? anche perchè fino a ieri ti vantavi i di tutte quelle che ti sei portato a letto"
tom: "ci siamo baciati ma quando stavamo per andare oltre ti bloccai"
rimasi scioccata
t/n: "ed io dovrei crederti"
tom: "fai come vuoi ma questa è la pura verita, e se vuoi sapere di piu ti sei pure messa a piangere perche non volevo"
scioccata, schifata ed incredula andai a fare colazione dove incontrai gli altri ragazzi.
ci guardarono male, in particolar modo mio fratello, e chi sennó.
mangiai di fretta e poi tornai in camera mia, imbarazzata.
mi misi a piangere e per tutto il giorno non uscí, neppure per pranzare o cenare.
verso le 10 di sera mi ritirai sul balcone di camera mia, che combaciava con il balcone della camera affianco.
mi misi su una sedia e mi accesi una canna, una delle poche cose -se non l'unica- che mi calma.
dopo 6/7 tiri ero fatta ma continuai fino a raggiungere il filtro.
prima di fare un ultimo tiro peró uscí qualcuno nell'altro balcone, era gustav.
gustav: "t/n ma che combini"
t/n: "svago"
gustav: "non ti sembra di esagerare? questi giorni tra alcol e fumo non dai tregua"
t/n: "lo so, ma è piu forte di me, ne ho bisogno"
gustav mi guardó male e mi disse
gistav: "no, cosa ce che non va? ti conosco da quando hai 8 anni e non ti ho mai visto fare cazzate del genere"
t/n: "da 8 anni a questa parte sono cresciuta eh"
gustav: "lo so ma rispetto a qualche mese fa sei cambiata radicalmente, va tutto bene?"
annui e rimasi in silenzio per poi girarmi e guardare altrove.
la finì e entrai in camera.
la canna mi rilassa e basta, non mi sballa a meno che non sia accompagnata dall'alcol.
mi sdraiai nel letto e iniziai ad ascoltarmi la musica dall'MP3.
prima di mettermi le cuffiette peró sentii george parlare con gustav
george: "si è cosi da quasi 2 mesi"
gustav: "come mai?"
george: "non lo so, pensa che non parla più con nessuno e a malapena rivolge la parola ai nostri genitori, con cui litiga spesso"
questa discussione mi colpì particolarmente.
sapevo di essere cambiata, ma non avevo mai sentito un punto di vista esterno.
sentire cio mi ferí, non pensavo che gli altri avessero visto in modo cosi tragico questo cambiamento, infondo stavo solo facendo le mie esperienze.
mi misi le cuffie e cercai di non pensarci.
dopo circa 15 minuti sentii bussare, percio dissi
"vattene george non mi va di parlare"
la porta si aprí comunque, era Tom come avrei dovuto prevedere.
Tom: "non sono george"
disse per poi entrare e chiudere la porta
t/n: "lo vedo, mi sembra di parlare italiano"
tom: "che palle che sei"
disse sedendosi vicino a me nel letto
alzai gli occhi al cielo e sbuffai
t/n: "che ce"
tom: "cosa è successo"
t/n: "mio dio i miei genitori vi hanno dato soldi per chiedermelo? tutto ad un tratto vi state preoccupando tutti"
tom: "no, e comunque te lo stiamo chiedendo perche ti vedevamo poco, e ora che stiamo a casa con voi abbiamo notato il cambiamento"
t/n: "vabbe, sto solo facendo le mie esperienze"
tom: "così di punto in bianco?"
t/n: "beh vedo che anche tu fumi e bevi quindi non puoi dirmi nulla"
tom: "si, ma non ho iniziato con il botto, ho aumentato gradualmente"
t/n: "ok, se sei venuto per farmi la ramanzina non mi interessa, quindi adesso esci"
tom: "ti sei innamorata vero?"
risi
t/n: "vedi quei cappelli la giu?" dissi puntando una mensola con 7/8 cappelli
tom annuí
t/n: "ecco, ne ho più di quelli che di sentimenti" dissi ridendo
tom sorrise e poi aggiunse
tom: "non è vero, non ci credo"
io urtata lo cacciai ma lui non si mosse.
decisi di rimettermi le cuffie ma lui me le prese e se le mise in tasca.
sbuffai e corsi per aprire la porta.
lui mi inseguí e me ne andai in bagno chiudendomi a chiave
tom: "non fare la bambina ed apri"
t/n: "no"
tom: "non sai neanche affrontare un discorso, cresci"passarono 30 minuti e decisi di uscire
non ci credo tom era li ad aspettarmi
tom: "finalmente"
andai diretta in camera senza guardarlo in faccia
prima peró mi acchiappó dal polso
tom: "non fa bene tenerti tutto dentro, quando ti deciderai a parlarne sai dov'è la mia camera"
sbuffai e andai in camera.
quella sera mi addormentai incredibilmente presto.
il giorno dopo mi svegliai alle 9 e mi preparai per andare a fare shopping.
arrivai davanti ai miei negozi preferiti e neanche il tempo di arrivare e gia avevo 7 chiamate perse.
Le ignorai e decisi di andare nel negozio.
dopo 40 minuti uscí dal negozio, e indovinate chi trovai? quel rompicoglioni di tom parcheggiato.
tom: "sali"
t/n: "no"
tom: "ho detto sali, anche tuo fratello è incazzato"
t/n: "e io ho detto no"
andai avanti per la mia camminata, percio decise di scendere e di rincorrermi.
quando fu abbastanza vicino mi caricó sulle spalle
t/n: "non ci credo"
tom: "mi hai costretto tu" disse con un sorrisetto
t/n: "lasciami andare" dissi dimenandomi
tom: "no"
sbuffai e mi arresi
mi caricó a forza in macchina e chiuse gli sportelli
t/n: "contento?"
tom: "si"
t/n: "riportami a casa"
tom: "no, voglio andarmi a fare un giro"
sbuffai mi arresi
mi portó in un negozio di cappellini
tom: "te ne piace qualcuno?"
t/n: "mh questo"
gli indicai un cappello
lui ne prese due e ce ne andammo, all'inizio non me ne accorsi.
appena arrivati in macchina mi porse il cappello e disse
"tieni, anche se sei una stronza"
io lo guardai e gli sorrisi
tom: "sei piu bella quando sorridi"
arrossí*TOM'S POV*
quando la vidi sorridere mi sciolsi.
era sempre così fredda, ma vederla così è il regalo più bello che potesse farmi.
non mi mostrai super contento, ma dentro stavo facendo i salti di gioia
*FINE TOM'S POV*quando rientrammo a casa avevo il sorriso stampato in faccia, come una bambina a cui vengono regalate le caramelle.
gli altri se ne accorsero, ma non mi chiesero nulla.
al contrario, a tom gli chiesero cosa fosse successo e lui raccontó tutto.
lo aggiunsi alla mensola dei cappellini preferiti, ben in vista.1 oretta dopo
sentii tom suonare la chitarra, quindi andai verso camera sua, prima peró bussai.
sentii che tom aveva spento la chitarra, percio decisi di dire "tom sono t/n, posso entrare"
tom: "vieni pure"
entrai, e "purtroppo" per me tom era senza maglia.
lo guardai imbarazzata e subito dopo mi coprii gli occhi.
tom: "dai smettile cretina"
t/n: "mettiti una maglietta"
tom: "ma tu non eri quella matura?" disse ridendo mentre metteva una maglietta.
sbuffai.
t/n: "embè che suoni?"
tom: "sto vaneggiando, nulla di particolare"
t/n: "almeno tu sai usare la chitarra"
si desse due colpi sulla coscia
"vieni siediti"
io mi siedi vicino ma lui mi prese e mi mise sulla gamba, ero un pomodoro.
tom: "non ti mangio eh"
lo squadrai
poi mi prese le mani e le mise sotto le sue e inizió a farmi vedere come si suona, muovendo la destra per gli accordi e con la sinistra mi fece tenere il plettro..continua...
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she gets me | TOM KAULITZ
Fanfictiont/n è la sorella di george, il bassista dei tokio hotel. è una normale ragazza di 16 anni, con dei genitori benestanti e una casa molto grande. lei conosce gli altri membri della band dall'età di 8 anni, e ormai vede loro come dei fratelli maggiori...