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la serata proseguii normalmente, bill parlava con alcuni ospiti e tom era circondato da ragazze di età compresa fra i 15 e i 20 anni.
nonostante ciò aveva gli occhi puntati su di me, sempre e comunque.
ad un certo punto il dj mise necio, una delle mie canzoni preferite.
tutti si alzarono dai divanetti e le ragazze chiesero a tom di ballarla con loro, ma lui con molta freddezza rifiutò ognuna di loro e venne verso di me.
tom: "riproviamo?"
lo guardai con un sorrisino in volto, poi presi la sua mano e ci spostammo dove stavano ballando tutti gli altri.
le ragazze mi guardavano con invidia, spruzzavano veleno dagli occhi ma non mi poteva interessare di meno, l'unica cosa che mi importava in quel momento era tom, solo e solamente tom.
mi mise le mani sui fianchi e iniziammo a ballare la baciata.
i nostri sguardi erano intrappolati gli uni negli altri, io mi ero persa nella profondità di quegli occhi marron nocciola.
lui sembrava altrettanto preso tanto che ogni tanto ci scambiavamo qualche sorrisetto.
poi misero un lento, perciò misi le braccia attorno al suo collo, poggiai la testa sul suo petto e lui saldò ancora di più le mani sui miei fianchi, tanto da renderli pesanti.
gustav stava ballando con la fidanzata, mentre george stava chiaccherando con una ragazza seduti nel bancone dei drink.
bill? ecco lui stava parlando con il gruppetto di ragazze che erano attaccate a tom, e sembrava l'avessero rimpiazzato molto in fretta.
tom: "t/n"
t/n: "mh" dissi staccando la testa da lui e rivolgendogli il mio sguardo.
tom: "perché mi hai fatto tutti quei regali?"
t/n: "non potevo?"
tom: "si ma erano molti, mi sento un po in colpa"
t/n: "ma figurati, questo ed altro per te"
tom mi guardò con uno sguardo indescrivibile, oserei dire innamorato.
quelle meravigliose guance arrossirono subito e la sua bocca si incurvò per un sorriso.
poi staccò le mani dai miei fianchi e mi abbracciò, e ovviamente ricambiai.
amavo gli abbracci di tom, erano più unici che rari quindi ogni volta mi godevo il momento come fosse l'ultimo.
c'era sintonia fra noi due, ci capivamo e per quanto eravamo testardi ci ritrovavamo sempre.
siamo due calamite, che per quanto possano tentare di distaccarsi sono impossibili da separare.
ormai su quella pista c'eravamo solo io e tom, gli altri erano anime invisibili, come fili d'erba in un prato, e poi c'eravamo io e tom, la quercia al centro del giardino.
tom: "t/n: "
t/n: "mh"
tom: "ti devo delle scuse"
t/:" oh! il signor kaulitz che mi degna delle sue scuse! è morto qualcuno"
tom mi guardò male ma poi mi sorrise.
tom: "beh si, riguardo all'ultima volta in discoteca.."
t/n: "mh"
tom: "scusa t/n.."
lo guardai, ci scambiammo uno sguardo intenso di qualche secondo e poi boom.
chiusi gli occhi e per una volta mi feci guidare dal cuore.
zittii il cervello, la mia faccia si avvicinò a quella di tom e poi ecco.
le mie labbra si scontrarono con le sue, morbide e calorose labbra color pesca, sapevano di fragola con una nota di tabacco.

*TOM'S POV*
mi ha baciato, finalmente.
quando le mie labbra si scontrarono contro le sue la mia vista sembrava essersi affannata.
tutto ciò che ci circondava sparii magicamente e mi godetti l'attimo fino all'ultimo milli secondo.
ne avevo baciato di ragazze ma nessuna, e dico nessuna, mi ha mai fatto questo effetto.
appena i nostri corpi si unirono sentii un mal di pancia fitto quanto piacevole.
forse alla fine il donnaiolo tom kaulitz aveva perso la testa per una ragazza, e non un passatempo.
*FINE TOM'S POV*

tom: "suppongo tu mi abbia perdonato"
t/n: "può darsi"
dissi sorridendogli, sorriso che fu poi susseguito da un altro bacio.
quando le ragazze lo notarono impazzirono e alcune di loro arrivarono a piangere, cosa che sembrava non fregare una virgola a tom.
mio fratello ci notò e si avvicinò a noi.
george: "scusate se vi interrompo"
tom: "si ci hai interrotto"
mi misi a ridere.
george: "t/n davvero? con tom?"
tom: "cosa vorresti dire?" disse ironico
george: "tom, ti giurò che ti ammazzo con le mie mani, qualsiasi cosa le farai reputati morto"
tom: "ma non stiamo insieme"
george: "è un avvertimento per il futuro, tanto ll sappiamo tutti come andrà a finire"
tom: "ci lasci finire?" disse trattenendo una risata, sapeva quanto dava fastidio a mio fratello.
george fece il segno con le mani che gli avrebbe tagliato il... vabbe avete capito.
tom lo guardò con uno sguardo serio e poi ritornò di nuovo a focalizzarsi su di me.
tra una chiacchera e l'altra arrivò il momento della torta.
non era nulla di che, però era deliziosa.
ci facemmo un sacco di foto con le nostre fotocamere e poi si fece il momento di rientrare a casa.
era circa l'una di notte, e ci venne a prendere un taxi.
caricammo tutti i regali nel cofano e poi ci sedemmo nei sedili.
eravamo distrutti, è stata una giornata impegnativa per tutti.
appena arrivammo a casa mi lavai e mi struccai di fretta, poi misi la mia maglietta lunga alle ginocchia, accesi l'aria condizionata e mi sdraiai nel letto.
neanche il tempo di poggiare la testa sul cuscino e gia era arrivato tom in camera mia.
tom: "dormo qui sta notte"
t/n: "chi l'ha deciso"
tom: "io e non si discute"
disse sdraiandosi accanto a me.
t/n: "che palle tra una settimana tornerai a casa tua e non ci vedremo più"
tom: "non è vero, andiamo nella stessa scuola"
t/n: "di pomeriggio?"
tom: "ci vedremo qui"
t/n: "sei consapevole che i miei non fanno entrare nessun essere maschile in camera mia vero?"
tom: "infatti verrai tu a casa mia"
t/n: "e i tuoi?"
tom: "mia madre è fuori casa tutto il giorno e al mio patrigno non gliene frega un cazzo"
t/n: "bene"
tom: "e gia"
t/n: "cosa guardiamo?"
tom: "non so.."
t/n: "il diavolo veste prada?"
tom: "non so che sia"
t/n: "è un film.."
tom: "ok"
mi abbracciò e ci addormentammo guardando il film, o per lo meno io lo stavo guardando, tom era concentrato a fissarmi convinto che non lo notassi.

continua...

(25⭐️💋)

she gets me | TOM KAULITZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora