verso mezzanotte e mezza ritornammo a casa, eravamo sfiniti e ognuno si fiondò nella propria camera a dormire.
io ero stanca morta e l'unica cosa che avrei voluto fare in quel momento era chiudere gli occhi e catapultarmi verso il mondo dei sogni e così feci....
i giorni passavano come treni, e senza neanche accorgercene era arrivato il giorno della partenza.
avremmo avuto il treno alle 5 del pomeriggio, quindi la mattina appena ci svegliammo iniziammo a preparare le valige.
erano le 10 e mezza, e ad interrompere il mio meraviglioso sonno fu la sveglia, che rottura di palle.
mi alzai dal letto e andai a sbrigare le mie faccende in bagno, lavarmi, cambiarmi, truccarmi ecc.
quando uscii iniziai a preparare la valigia, in piu avevo quelle 4 bustone piene zeppe di vestiti comprati in spagna sommate a trucchi, creme, accessori e souvenir vari che ho comprato qui.
per prepararmi e fare la valigia ci misi 2 ore, che pesò molto alla band.
arrivammo alla stazione e fortunatamente non c'erano fan, almeno a questo giro ce l'avevamo scampata.
entrammo e ci sedemmo ognuno nel proprio sedile e dovevamo trascorrere 17 ore di treno.
a me toccò il posto vicino a gustav, ma poi tom con una scusa squallida fece cambio di posto con lui.
io stavo ascoltando la musica con le cuffiette quando tom me ne prese una e si mise ad ascoltare le canzoni con me.
t/n: "madonna mi starai attaccato tutte le 17 ore?"
tom: "certo che si"
t/n: "solo una domanda, perche?"
tom: "mi diverto ad infastidirti"
t/n: "non ce l'avevo a te, ce l'avevo a quel maledetto di di-"
george mi tappò la bocca prima di terminare la frase.
george: "niente bestemmie"
t/n: "quando ci vuole, ci vuole"
george: "contieniti"
t/n: "uff"
stavamo ascoltando la canzone na na di trey songz (so che è uscita nel 2014 ma fate finta sia uscita nel 2006)
tom: "ma era diversa"
t/n: "ma che dici"
tom: "quella originale faceva <put your hands in the air if you're fucking tonight>"
t/n: "ha sempre detto <put your hands in the air if you're loving tonight>, hai la mente talmente contorta che pensi solo a quello"
tom: "sei tu che hai le canzoni censurate per bambini"
t/n: "vabbene se le cose stanno cosi allora.." dissi togliendoli la cuffietta dall'orecchio.
tom: "ohhh ridammela stavo scherzando"
disse riprendendosi la cuffietta dal mio orecchio.
passammo il viaggio così, ascoltando la musica, fino a quando non mi addormentai e la mia testa si poggiò involontariamente sulla spalla di tom.
mi svegliai, e appena notai dove ero poggiata feci un movimento rapido e mi alzai subito, ero diventata tutta rossa dall'imbarazzo.
vi salto la parte noiosa dove siamo scesi e siamo arrivati a casa.. una noia.
piuttosto gustav e george si stavano concentrando per la festa a sorpresa che si sarebbe tenuta il giorno dopo, visto che sarebbe stato l'1 settembre quindi il compleanno di tom e bill.
appena tornammo a casa corsi in camera mia e mi scaraventai nel letto, mi era mancato così tanto.
l'aria di casa, quell'odore solito e monotono ma cosí mio, mi era decisamente mancato per quei 10 giorni.
sistemai le cose che erano dentro la valigia e nelle buste e scesi giu dagli altri.
t/n: "che si fa stasera?"
tom: "serata?"
"no" dicemmo in coro.
tom: "che palle che siete"
lo guardammo male e ognuno proseguì con l'attività che stava facendo.
io decisi di rovistare nel mio armadio e trovai le punte da ballerina di danza classica nascoste in un angolino.
ho fatto danza per 3 anni, subito dopo nuoto, ma poi ho interrotto per un infortunio alla caviglia.
mi mancava ballare, ma non ci ritornai per non so quale motivo.
forse perché la band stava diventando famosa e io spesso e volentieri li seguivo con loro in tour.
decisi di prenderle e di provarle, era la sensazione più scomoda ma piacevole mai provata, come un "casa dolce casa".
misi la musica del lago dei cigni e mi misi a provare qualcosa.
ad un certo punto entrò tom.
tom: "che cazzo stai ascoltando"
t/n: "sto ballando e ho bisogno del sottofondo"
tom: "posso vederti?"
t/n: "mi hai appena vista, sciola"
tom: "pirla intendevo ballando"
t/n: "se proprio insisti"
con un sorrisetto si sedette sulla sedia della mia scrivania e mi osservò.
aveva gli occhi puntati su di me e a malapena batteva le palpebre.
non stavo proprio ballando, stavo soltanto provando alcuni pezzi del balletto e cazzeggiando con qualche esercizio a caso
t/n: "ho finito.. hai intenzione di andartene o..?"
tom: "nah mi è mancata camera tua"
t/n: "se è mancata a te pensa a me"
tom: "capisco.. perché non continui?"
t/n: "non ho voglia"
tom: "dai eri abbastanza brava"
t/n: "pur di non darmi la soddisfazione oh"
tom: "certo che no"
t/n: "vuoi provare se è così facile come credi?"
dissi porgendogli le scarpette evidentemente troppo piccole per lui.
tom: "ma stai fuori di testa, non porto mica scarpe da bambina" disse ridendo.
lo guardai malissimo per poi mettere le scarpe dentro l'armadio.
t/n: "tom"
tom: "t/n"
t/n: "non sono più incazzata... o comunque non come prima.."
tom: "SCHERZI?"
t/n: "no"
tom si buttò sopra di me ad abbracciarmi.
t/n: "staccati" dissi con una facci schifata per infastidirlo.
tom: "gne gne" disse continuando a tenermi bene saldata a lui.
per quanto non lo feci notare sotto sotto ero contenta, mi era mancato per tutto il tempo che non ci siamo parlati ma non potevo perdonarlo così in fretta.
t/n: "sigaretta?"
tom: "volentieri"
presi il mio pacchetto di malboro e glielo porsi.
ci sedemmo nel divanetto in salotto e iniziammo a fumare.
si erano fatte e le 10:30, e avevamo appena finito di cenare, quindi feci segno a tom di andare in camera mia.
lui mi segui, e sentimmo gli altri ridere.
tom gli lanciò un occhiataccia ed entrò in camera mia.
tom: "mi sto annoiando"
t/n: "pure io"
tom: "cosa facciamo?"
t/n: "non so decidi tu"
tom: "tutto?" mi guardò con un sorriso malizioso mentre continuava a ridere.
t/n: "no, tutto tranne quello" lo guardai male.
tom: "che palle"
t/n: "non so che dirti"
tom: "hai qualche videogioco?"
t/n: "ho la mia play station 3 da qualche parte"
tom: "SIII, che giochi hai?"
t/n: "gta credo" (so che è uscito nel 2013 ma fate finta di nulla vi prego)
tom: "perfetto"
dopo qualche minuto esclamai di averlo trovato e allora ci mettemmo seduti nel letto a giocarci.
dopo quasi due ore dissi che ero stanca perciò mi coricai.
tom: "dai ma non ho vigli di tornare in camera"
t/n: "che palle.. vabbe ho capito vuoi restare qui"
tom: "non sei cosi stupida quanto credevo"
t/n: "se non la finisci te ne stai sgombrando in camera tua"
tom: "no no"
disse per poi mettere la tv normale e sdraiarsi vicino a me.
t/n: "finalmente torno a capirci qualcosa di cio che sento in tv"
tom: "eh gia"
t/n: "notte"
tom: "notte"
disse per poi abbracciarmi.
t/n: "staccati un po' che collasso dal caldo"
tom: "madonna che rottura"
disse allontanandosi leggermente mantenendo il braccio sul mio fianco.continua...
(20 ⭐️💋)
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she gets me | TOM KAULITZ
Fanfictiont/n è la sorella di george, il bassista dei tokio hotel. è una normale ragazza di 16 anni, con dei genitori benestanti e una casa molto grande. lei conosce gli altri membri della band dall'età di 8 anni, e ormai vede loro come dei fratelli maggiori...