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il giorno dopo mi svegliai, erano le 10 del mattino e tom era ancora addormentato.
mi alzai in modo piu lento e silenzioso possibile per non svegliare tom.
come ogni mattina, andai a sbrigare le mie faccende in bagno e poi scesi in cucina dove c'erano gia george e gustav.
t/n: "giorno, come mai gia svegli?"
gustav: "oggi è il compleanno dei gemelli e stavamo organizzando tutto, dobbiamo chiederti un favore"
t/n: "dipende"
george: "potresti tenerli impegnati tutto il pomeriggio? abbiamo prenotato un locale e dobbiamo allestirlo e per farlo ci impiegheremo tutta la sera"
t/n: "vabbeneee.. per che ora li porto?"
gustav: "alle 8 e mezza, visto che gli invitati arriveranno alle 8"
t/n: "perfetto, mi dovete un favore, sopportare i kaulitz non è una cosa da tutti"
mi guardarono male e poco dopo uscirono di casa per sbrigare le ultime commissioni e compere per terminare l'allestimento.
verso le 10 e mezza si svegliò tom, che appena si accorse della mia assenza a letto si catapultò al piano di sotto per raggiungermi.
t/n: "buongiorno festeggiato numero 1"
tom: "ah giusto oggi è il mio compleanno"
t/n: "come hai fatto a dimenticartene?"
tom: "avevo di meglio a cui pensare"
t/n: "se lo dici tu".
ci raggiunse bill, un po assonnato e stordito.
t/n: "buongiorno festeggiato numero 2"
bill: "grazie t/n" disse abbracciandomi.
a questo punto presi una brioche confezionata, l'aprì e ci misi sopra due candeline blu, poi presi un accendino e le accesi.
t/n: "tanti auguri ai kaulitz!"
tom e bill sorrisero e soffiarono le candeline.
dopodiché ci sedemmo sul divano e guardammo un po di tv.
bill: "george e gustav?"
t/n: "emmhh... s-sono a compraree... una nuova custodia per il basso di george...si una custodia" dissi in panicata inventandomi una scusa sul momento, spero vivamente di non essere passata troppo sospetta.
loro si limitarono a guardarmi male, dopo di che salí in camera e mi cambiai.
mi misi una cosa semplice, tanto sarei dovuta andare a fare un giro con i gemelli e dopo saremmo dovuti ritornare a casa perche una limousine ci sarebbe venuta a prendere.

mi misi una cosa semplice, tanto sarei dovuta andare a fare un giro con i gemelli e dopo saremmo dovuti ritornare a casa perche una limousine ci sarebbe venuta a prendere

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faceva ancora molto caldo, quindi decisi di mettermi un completino estivo, uno di quello comprati in spagna.
li a barcellona c'era un sacco di merce si hello kitty, quindi ne approfittai per prendermene un sacco.
t/n: "andatevi a preparare, vi porto a fare un giro"
tom: "ma non hai manco la patente"
t/n: "non ho detto che guiderò io infatti, io deciderò soltanto le mete"
bill si andò subito a preparare senza esitare un attimo, mentre tom restò qualche secondo a riflettere sul senso della mia frase e poi raggiunse il gemello al piano di sotto.
quando ritornarono erano pronti, vestiti al loro solito modo.
tom si mise al posto di guida e come prima tappa andammo nel negozio della jordan, che vendeva anche i cappellini.
sapevo che tom amava quel negozio, addirittura di più di quanto lo adoravo io.
appena entrammo gli occhi miei e di tom si fecero a forma di cuoricino e iniziammo ad andare in giro per il negozio per vedere meglio tutta la roba.
bill sembrava spaesato, quello non era per nulla il suo mondo.
non sapeva peró che dopo lo avrei portato ad un negozio di microfoni e accessori musicali.
uscimmo dopo circa una mezzoretta, io avevo una busta in mano com dentro alcuni completi da basket e un paio di scarpe nuove.
tom invece non comprò nulla, menomale altrimenti avrebbe rischiato di comprarsi qualcosa uguale ad uno dei miei regali.
ci mettemmo in macchina e ci dirigemmo verso il negozio di musica.
bill era innamorato e passava in mezzo alle corsie con uno sguardo attentissimo.
lui invece comprò qualcosa, non avevo ben capito a cosa servisse ma intuii fosse qualcosa che aveva a che fare con la pulizia del microfono.
ci fermammo a mangiare al kfc, su ovvia richiesta di tom.
tra un negozio e l'altro si fecero le 6, quindi si era fatta l'ora di tornare a casa a prepararsi.
tom: "cosa si fa stasera?"
t/n: "non so, a quanto ho capito gustav ha prenotato un ristorante, solo noi 5"
tom: "che noia"
bill: "vabbe almeno facciamo qualcosa"
andai in camera mia a prepararmi, mi misi un costume della von dutch con sopra una gonna di jeans grigia, una cuffietta celeste con le croci bianche e le jordan 1 arancioni che avevo comprato stamattina; al tutto ci abbinai una borsa che riprendeva ogni singolo colore dell'outfit.
mi truccai come al mio solito e mi feci la piega riccia.

alle 8:15 finii di prepararmi e scesi giu dagli altri, i quali rimasero molto sorpresi della mia scelta su come vestirmi

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alle 8:15 finii di prepararmi e scesi giu dagli altri, i quali rimasero molto sorpresi della mia scelta su come vestirmi.
tom: "ma non dobbiamo andare al ristorante?"
t/n: "è un ristorante all'aperto"
tom: "si ma tu sei in costume"
t/n; "è quindi?"
tom: "non è adatto ad un ristorante"
t/n: "ha parlato il barbone"
bill: "quanto siete bambini, smettetela di litigare"
t/n; "vabbe.. usciamo che c'è una lim- eee volevo dire taxi che ci sta aspettando"
i gemelli sembravano non avessero sentito il mio errore, menomale per un pelo non rovinavo tutta la sorpresa.
quando uscimmo di casa videro la meravigliosa limousine aspettarci fuori, era bianca ed era una mercedes.
appena entrammo dentro notammo una palla da discoteca girare con la musica a palla, poi successivamente il tassista chiuse li sportello e iniziò a guidare verso la meta misteriosa.
c'erano alcuni snack, tra cui gli skittles ovvero i preferiti di tom.
non vi sto neanche a dire che dopo 2 minuti se li aveva divorati tutti.
appena arrivammo uscimmo dal mezzo e ci ritrovammo davanti una porta di vetro nero che ci impediva di intravedere cosa c'era dentro.
tom: "ma che cazzo di ristorante all'aperto è"
t/n: "non lo so" dissi mentendo sapendo benissimo che in realtà non era un ristorante.
entrammo e appena bill e tom misero piede nella sala si accesero le luci e la musica si accese a palla.
c'era un sacco di gente amica dei due, per la maggior parte ragazze ovviamente.
tutte si fiondarono sui due gemelli per fargli gli auguri e consegnarli i regali.
poi ovviamente si avvicinarono anche gli artefici della festa, george e gustav che abbracciarono subito i loro amici,
io in realtà gli avevo fatto il regalo a ciascuno di loro, ma chiesi esplicitamente e george di portarli al locale e non destare sospetta.
mentre tom era accerchiato da una ventina di ragazze intento ad aprire i loro regali, io richiamai la sua attenzione per consegnarli il suo regalo.
era una scatola abbastanza grande, con all'interno dei palloncini contenenti l'elio che appena sollevato il tappo raggiunsero il tetto.
dentro il regalo ci misi due fasce e due paia di polsini jordan abbinati, 2 cappellini abbinati alle fasce, un completo da basket uguale al mio e un orsetto.
tom appena lo vide mi abbraccio e io ricambiai.
quando ho avuto il tempo di prendergli tutti quei regali? beh ecco, in spagna era pieno di negozi jordan quindi ne approfittai.
a bill invece regalai un microfono nuovo con una custodia piena zeppa di borchie e strass e una matita per gli occhi.

continua...

(20⭐️💋)

she gets me | TOM KAULITZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora