mi alzai dal letto e andai in balcone per fumarmi una sigaretta, quindi mi sedetti nel divanetto.
poco dopo mi raggiunse tom, e appena si sedette affianco a me mi mise le mani sulle spalle.
t/n: "ne vuoi una?"
tom: "si grazie"
prese la sigaretta e l'accese.
appena finito fi fumare mi chiese
"t/n, perché ti stai comportando cosí?"
t/n: "cosí come?"
tom: "nel senso che sei chiusa, cosa è successo? non lo dirò a tuo fratello promesso"
feci un respiro profondo e iniziai a parlare.
"era metà giugno, poco dopo aver finito la scuola.
ero fidanzata con un ragazzo ed eravamo innamorati persi l'uno dell'altro, o almeno cosí credevo. con lui feci tutte le mie prime esperienze, la prima volta in discoteca, la prima sbronza, la prima canna e la mia prima volta. pensa che per lui sgattaiolavo di casa, e tu sai quanto sono severi i miei.
un giorno, dopo vari avvertimenti, lo trovai a tradirmi con la mia migliore amica. il mondo mi crollò a pezzi. nel giro di qualche secondo mi ritrovai senza ragazzo e senza migliore amica. quando gli chiesi spiegazioni mi disse <ti ho solo usata per il tuo corpo, poi ho trovato di meglio, decisamente meglio> a quelle parole il mio cuore fece crack e decisi di non parlarne con nessuno per la vergogna. non mostrai più emozioni e rimasi chiusa in me stessa, avevo paura che qualcun'altro avrebbe potuto fare la stessa cosa.
dei miei amici mi consigliarono di fumarmi delle canne per non pensarci, ma quando dissi loro che non funzionavano mi dissero di farmele da ubriaca. ecco come ho preso i vizi. penso che bere, fumare e scoparmi tipi in discoteca sia una sorta di ribellione per cercare di fregarmene, ma non funziona. non sto più pranzando per quelle parole, mi ferirono molto, troppo"
dissi tutto ciò lacrimando.
tom rimase scioccato, non aveva parole.
guardai la sua maglietta, ed essendomi poggiata con la faccia su di essa era zuppa.
t/n: "oddio scusa non volevo.."
tom: "ma di che? stai meglio ora?"
t/n: "si.."
tom: "allora la maglietta è l'ultimo dei miei problemi"
a quelle parole mi spuntò un sorrisino.
tom fece per darmi un bacio, ma lo respinsi.
tom: "che ce?"
t/n: "no tom, non posso"
tom: "perchè?"
t/n: "io non ti amo, tu non mi ami quindi no"
tom: "cè una legge che vieta alle persone non fidanzate di baciarsi?"
t/n: "no, stiamo diventando tossici l'uno per l'altro, non va bene che quando siamo ubriachi ci baciamo, non è sano"
tom tolse il suo braccio dalle mie spalle.
t/n: "io tom ti voglio bene, ti conosco da quasi tutta la vita, praticamente sei un migliore amico, ma questa situazione è diventata tossica per entrambi"
tom: "vabbè bastava dirlo prima che mi hai usato per consolarti senza fare giretti del cazzo"
t/n: "ma c'è la fai? sei tu che sei voluto venire a consolarmi, senza nessun obbligo, io mi sono aperta con te dopo mesi e questo è il mio torna conto? è per questo che non parlo con nessuno, ora capisci? pensavo fossi diverso e invece no, se non sai controllare i tuoi istinti vai da quella bagassa che ti sei fatto ieri in discoteca, magari cadrà ai tuoi piedi come tutte le altre, anche perchè spoiler, quando ci baciavamo io non ero cosciente di cio che facevo"
scoppiai a piangere e me ne andai di sotto, dove no c'era nessuno.*TOM'S POV*
la stavo per baciare quando mi respinse, ma che le prende?
ho fatto di tutto e questo è come mi ripaga?
t/n: "ma c'è la fai? sei tu che sei voluto venire a consolarmi, senza nessun obbligo, io mi sono aperta con te dopo mesi e questo è il mio torna conto? è per questo che non parlo con nessuno, ora capisci? pensavo fossi diverso e invece no, se non sai controllare i tuoi istinti vai da quella bagassa che ti sei fatto ieri in discoteca, magari cadrà ai tuoi piedi come tutte le altre, anche perchè, spoiler, quando ci baciavamo io non ero cosciente di cio che facevo"
non avevo parole.
mi aveva visto?
queste parole mi devastarono.
era gelosa ma non capisco perchè.
si era davvero aperta con me, e io la trattai come quel bastardo.
mi sentii in colpa e non dissi nulla.
quando scoppiò a piangere per colpa mia mi senti distrutto.
*FINE TOM'S POV*dato che gli altri non c'erano chiamai bill visto che è sempre il primo a rispondere
*squilla il telefono*
bill: "pronto?"
t/n: "pronto bill sono t/n"
bill: "ahhh dimmi t/n"
t/n: "dove siete?"
bill: "siamo usciti di casa perchè gustav doveva vedere delle nuove bacchette per suonare la batteria, non volevamo svegliarvi"
t/n: "se avessi saputo cosa sarebbe successo mi sarebbe piaciuto venire con voi"
bill: "cosa ha combinato tom?"
t/n: "nulla lascia perdere.. a dopo"
*chiamata terminata*mi sedetti sul divano e accesi la tv bevendo il mio cappuccino.
poco dopo sentii i passi di tom arrivare, quindi alzai gli occhi al cielo.
tom: "t/n riguardo prima..-"
t/n: "non mi interessa, le cose sono state dette, ora vai altrimenti non sento la tv"
tom: "no, dobbiamo finire la discussione"
t/n: "la discussione è finita appena ho chiuso la porta, ora vai grazie"
tom: "scusami.."tom kaulitz che chiede scusa? TOM KAULITZ? chi è morto?
lo guardai sorpresa ma non dissi nulla.
tom: "perfavore t/n parliamone"
continuai ad ignorarlo e allora lui se ne andò.
ammetto che mi venne complicato cacciarlo da quella stanza ma lo dovetti fare, mi aveva ferito.dopo un po gli altri arrivarono, e dopo averli salutati andai in camera mia.
qualcuno bussò alla porta, era bill.
bill: "hey t/n posso entrare?"
t/n: "certo vieni pure"
bill sorrise ed entrò.
t/n: "dimmi, cosa volevi chiedermi?"
bill: "a cosa ti stavi riferendo al telefono?"
io feci finta di nulla e dissi "cosa ho detto"
lui capendo il mio gioco disse "quella cosa tua e di tom".
t/n: "ah ecco, riguardo quello.." gli raccontai quello che successe, senza dirgli cosa dissi a tom.
bill: "ah, un suo solito, lo fa con tutte, e di solito cascano ai suoi piedi"
t/n: "ah.." dissi scioccata pensando di non essere l'unica ad avergli parlato di cose così private.
bill: "comunque stai tranquilla, si risolverá tutto"
gli sorrisi e lui uscì dalla camera.
appena rimasi da sola piansi, piansi molto.
poi presi la mia canna giornaliera e la fumai, finalmente.
mi misi le cuffiette e iniziai ad ascoltare la musica, poi caddi in un sonno profondo di 3 ore.quando mi svegliai ero da sola a casa, se n'erano andati.
non mi lamentai, anzi ne approffitò e chiamai nicolas quello dell'altra sera.
lui arrivò e ci mettemmo a guardare un film.
verso la metà del film ci baciammo, anche se a me lui non piaceva mi faceva svagare quindi continuai.
eravamo abbracciati che ci baciavamo sul divano quando entrarono, volevo morire e sotterrarmi in quel momento.
george era scioccato.
si incazzò di brutto e si accanì su di me, quindi finimmo per litigare brutalmente.
intanto gli altri si occuparono di nicolas.
gli dissero la situazione e lui capii subito, quindi andò senza fare storie.
tom in tutto cio non fece nulla, stette solo a guardare in modo incazzato e quasi quasi, geloso.
george: "ma sei rincoglionita o cosa?"
t/n: "ma che cazzo vuoi, mi avete lasciato sola e io l'ho invitato"
george: "mi è sembrato abbastanza chiaro papà mentre ti disse che non potevi invitare ragazzi a casa, o sbaglio?"
t/n: "ti odio, vai a farti fottere"
lui mi lasciò perdere e me ne andai in camera.
che palle odio litigare con george, è un rompicoglioni.
prima di addormentarmi fumai una sigaretta, poi andai a dormire.continua..
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she gets me | TOM KAULITZ
Fanfictiont/n è la sorella di george, il bassista dei tokio hotel. è una normale ragazza di 16 anni, con dei genitori benestanti e una casa molto grande. lei conosce gli altri membri della band dall'età di 8 anni, e ormai vede loro come dei fratelli maggiori...