vi ricordo delle 10 ⭐️💋
io e tom stavamo ballando, e devo ammettere che me la cavo bene a ballare.
tom: "vedo che balli niente male"
t/n: "visto? a sto giro ti ho battuto"
tom: "devo starti ad elencare tutte le cose in cui ti batto?"
t/n: "shh parli troppo" dissi guardandolo con un sorrisetto.
lui capii l'ironia e mi guardò ricambiando un sorriso, poi iniziammo a ballare e ci scappò un bacio a stampo.dopo circa 20 minuti ci recammo al tavolo con gli altri, e come sempre mio fratello era sobrio.
anche bill e gustav devo ammettere che non erano messi male.
io e tom ci sedemmo vicini mentre gustavamo dei dirink, quando ad un certo punto si avvicinò una ragazza.
era bassottina, con un fisico da paura, bionda, indossava una minigonna e dei tacchi.
iniziò a parlare con tom, e in qualsiasi modo cercava di avere contatto fisico con lui.
io mi scansai e me ne andai a parlare con bill.
nonostante cio, non distolsi 1 secondo lo sguardo da tom, che se sembrava molto interessato alla discussione, o forse era semplicemente impegnato a vedere cosa si nascondeva dietro la scollatura.
smisero di parlare e si guardarono fino a quando non si baciarono.
non potevo crederci.
era un bastardo.t/n: "scusa bill ho bisogno di prendere una boccata d'aria.."
detto ciò mi alzai e andai verso l'uscita, ma prima sprecai un paio di parole per tom.
t/n: "e poi sono io quella che dovrebbe rimanere occupata? fanculo tom, tu e le tue prese per il culo"
detto questo lui non parlò, ma mi osservò durante tutto il tragitto.
aveva uno sguardo spento, quasi dispiaciuto, ma non mi interessava, ha fatto il pezzo di merda e ora raccoglierà cio che ha seminato.appena uscii tirai un sospiro di sollievo e chiamai un taxi.
era l'1:30, praticamente il divertimento era appena incominciato ma non potevo starci un minuto di più.
il taxi arrivò, e appena mi portò a casa scrissi a george.
t/n: "george io sono gia a casa, non aspettatemi per ritornare"
*nessuna risposta*
non sapevo cosa fare, e da tutta la frustrazione che mi girava in corpo mi misi a piangere, ma uno di quei pianti che non facevo quasi mai.
mi misi a mangiare gelato davanti alla tv.
sembrava una scena di un film.
avevo ancora tutto il trucco addosso, e poco dopo aver iniziato a piangere avevo mascara che mi colava dagli occhi come grandine d'inverno.
un po dopo george mi chiamò.*inizio chiamata*
george: "t/n ho visto il tuo messaggio, che cazzo è successo"
singhiozzai.
george: "t/n rispondimi"
t/n: "non lo so magari chiedilo al tuo amichetto tom"
*fine chiamata*gli chiusi la chiamata in faccia, per poi scoppiare a piangere.
circa mezz'ora dopo arrivarono, io ero ancora in vestito, seduta sul divano crepandomi di gelato e piangendo a dirotto.*GEORGE'S POV*
sentii la voce tremolante di mia sorella, ma chi cazzo era stato. mi ero distratto un attimo, e mia sorella se ne era ritornata a casa.
t/n: "chiedilo al tuo amichetto tom"
brutto coglione, che cazzo le aveva fatto?
george: "tom che cazzo è successo?"
tom: "di che parli?"
george: "sai benissimo di che parlo"
tom: "no non so proprio un bel niente"
george: "mettiamola cosi, mia sorella sta piangendo a cada da sola e ha detto di chiederti delle spiegazioni, ti torna in mente qualcosa?"
tom: "oh merda, se l'è presa?"
george: "per cosa se la doveva prendere?"
tom: "chiama un taxi, devo andare da lei, subito"
george: "se non risolvi il casino ti ammazzo tom, con le mie mani"
tom: "datti una calmata, si sistemerà tutto"
*FINE GEORGE'S POV**TOM'S POV*
tom: "si sistemerà tutto"
queste parole rimbombavano nella mia testa, e lo fecero per tutto il viaggio.
non ne ero sicuro, questa volta ho un po esagerato.
peró infondo io e t/n non stiamo assieme, ma forse sotto sotto c'era qualcosa.
tom ma che cazzo stai dicendo, non mi sono innamorato di nessuna, e sicuramente non della sorella di un mio amico.
*FINE TOM'S POV*appena sentii il suono della chiave che girava nella serratura provai ad asciugarmi le lacrime, ma la situazione non cambiò di una virgola.
quindi tanto vale trattenersi le lacrime se si vedono comunque.
george arrivò e si sedette di fianco a me.
george: "dai non piangere"
gustav e bill intanto stavano arronzando di brutto tom.
t/n: "tu non capisci.."
goerge: "non capisco cosa?"
t/n: "mi stavo iniziando a fidare un po di piu, ma come in precedenza si è rivelato essere un errore.."
george: "cosa ti puoi aspettare da tom?"
in effetti aveva ragione, su tutti i ragazzi mi stavo aprendo proprio con il donnaiolo di turno che non perde occasione per farsi qualcuna.
tom: "che vorresti dire?"
bill e gustav: "sta zitto, ha ragione george"
non mi piace piangere davanti agli altri, percio me ne andai in camera mia.
mi struccai, mi lavai e mi misi il pijama, e infine mi misi a letto.
in tutto cio si erano fatte le 2:30 e la casa era ancora tutta movimentata.
io non avevo un briciolo di sonno, anzi, avevo ancora così tante lacrime da dover far uscire dai miei occhi.
abbracciai il cuscino e mi misi a piangere, era terapeutico per me.
bussarono alla porta.
t/n: "tom non ti voglio più vedere"
tom: "perfavore.."
t/n: "ti ho detto no"
entró lo stesso.t/n: "ma mi spieghi cosa cazzo vuoi?"
tom: "mi sembra evidente che voglia parlare"
t/n: "mhh perche non chiami quella bellissima ragazza dai capelli biondi?"
tom: "dai t/n.."
t/n: "dai un cazzo, ti sei bruciato la tua seconda possibilità e non sono disposta a dartene una terza"
tom: "perche?"
t/n: "PERCHÉ?! non so, forse perché mi sono aperta con te e ho provato a fidarmi ma come ogni singola volta la mia fiducia se ne va a puttane, un po come te"
tom: "ma che stai dicendo"
t/n: "tom mi stai facendo del male e neanche te ne accorgi, lo capisci?"
tom: "t/n.."
t/n: "non ti voglio più sentire, esci fuori"
tom: "io-"
t/n: "basta. mi stai rovinando.."
dissi cedendo in un mare di lacrime che bagnó tutto il mio cuscino.
ero seduta nel letto e abbracciavo un cuscino morbido, ormai zuppo.
tom: "io ti giuro t/n, che se mai volessi sono qui"
su interruppe e poi riprese.
"so che al momento sei arrabbiata ma passerà, sono fatto così.." disse con degli occhi lucidi, come se non ci potesse fare nulla a riguardo.
volevo cacciarlo ma le lacrime precedevano le mie parole, quindi mi abbracciò.
tom: "abbi pazienza.. respira tranquillamente e calmati" disse facendomi i grattini sulla spalla.
feci cio che mi disse e poi dissi
"non so quanto ci vorrà, ma per ora è meglio se mi stai lontano"
tom annuii e usci dalla stanza dandomi la buonanotte.continua...
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she gets me | TOM KAULITZ
Fanfictiont/n è la sorella di george, il bassista dei tokio hotel. è una normale ragazza di 16 anni, con dei genitori benestanti e una casa molto grande. lei conosce gli altri membri della band dall'età di 8 anni, e ormai vede loro come dei fratelli maggiori...