il giorno dopo mi svegliai per la prima volta senza tom, suonava troppo strano.
andai in bagno e mi lavai e poi presi in mano il telefono, tom mi aveva gia mandato il buongiorno, a cui ovviamente risposi.tom: "buongiorno stronza"
t/n: "giorno"
tom: "svegliata male?"
t/n: "si, mi manchi gia"
tom: "pranziamo al mc"
t/n: "siii"
tom: "alle 12 e mezza passo a prenderti, tieniti pronta"
t/n: "grazie muah"andai in salotto di buon umore, e questo saltò all'occhio di mia madre.
mamma: "svegliata bene stamattina?"
t/n: "si.. ah mamma a pranzo non ci sono"
mamma: "come? dove sei?"
t/n: "una mia amica passa a prendermi per andare al mc"
papà: "non mi hai chiesto il permesso"
t/n: "oh gesù ho 16 anni sono grande ormai"
papà: "no, per questo a pranzo resterai qui"
t/n: "ti odio!"me ne andai correndo in camera trattenendo le lacrime.
uscii in balcone e mi accesi una sigaretta.mentre fumavo mi venne una brillante idea, e se uscissi di nascosto?
lo avevo gia fatto una volta prima e nessuno se n'era accorto.
mi vestii normale, infondo avrei dovuto "buttarmi" da una finestra.appena toccai il giardino tirai un sospiro di sollievo e andai fuori dal cancello.
feci il meno rumore possibile e appena lo chiusi mi ritrovai davanti la cadillac di tom.
entrai e subito ci demmo un bacio a stampo.
tom: "hey ti sono mancato?"
t/n: "non sai quanto, i miei non sanno che sono a pranzo fuori"
tom: "come no?"
t/n: "all'inizio gli ho detto che sarei andata al mc con un amica, poi mio padre ha detto che non ci potevo andare e quindi sono sgattaiolata fuori di casa"
tom: "quindi non andremo al mc"
t/n: "perchè?"
tom: "perchè quando si renderanno conto che non sei a casa verranno subito a cercarti al mc"
t/n: "vero.. vabbe possiamo prenderlo d'asporto e poi lo mangiamo da un'altra parte"
tom: "e dove vuoi andare?"
t/n: "al parco?"
tom: "va bene"appena arrivati al parco, ci sedemmo in una panchina un po appartata dal resto e iniziammo a gustarci il nostro amato mc.
t/n: "amo il mc"
tom: "pure io"
t/n: "se mio padre mi becca sono morta"
tom: "vabbe almeno sei morta a pancia piena"
t/n: "giusto"...
dopo aver finito, decidemmo di farci una passeggiata.
tom: "hai parlato ai tuoi del tour?"
t/n: "cazzo me ne sono dimenticata"
tom: "parlagliene quando inizia la scuola, magari dopo aver preso un bel voto"
t/n: "buona idea"
tom: "ovvio, te l'ho data io"
t/n: "mio dio sei così insopportabile quando fai così"
tom: "ti voglio bene pure io"
alzai gli occhi al cielo e proseguimmo la nostra passeggiata.si fecero le 5, e decisi di tornare a casa.
tom mi lasciò all'inizio della via, per evitare di essere sospetti.mi arrampicai usando una scala in giardino e raggiunsi la mia finestra, che lasciai appositamente aperta.
appena entrai vidi mio padre seduto del mio letto, penso che mi stava aspettando.
papà: "beh dove sei stata?"
t/n: "dai vicini, avevano bisogno di... di una maschera viso che gli avevo promesso"
papà: "da ora di pranzo?"
t/n: "eh si ci siamo persi in chiacchere"
papà: "t/n mi stai prendendo in giro"
t/n: "può darsi"mio padre si alzò dal letto e iniziò a camminare verso di me.
papà: "come hai potuto scappare di casa?! poteva succederti qualsiasi cosa!" disse alzando il tono di voce.
t/n: "non mi hai lasciato scelta visto che non ti è ancora chiaro che sono grande abbastanza"
papà: "chi c'era dentro quella cadillac?"
t/n: "come fai a sapere che mi è venuta a prendere una cadillac?"
papà: "le telecamere di sicurezza non ti dicono nulla? appena non ti abbiamo trovato siamo subito andate a controllarle"
t/n: "comunque è di una mia amica..."
papà: "chi?"
t/n: "non la conosci"
papà: "tu non eri con un'amica"
t/n: "si invece"
papà: "strano, eppure mi è giunta voce che tom ne ha una uguale"
t/n: "tom? tom chi?"
papà: "tom kaulitz?! quello della band di tuo fratello"
t/n: "ah.. e v-vabbè te l'ho gia detto quella macchina è di una mia amica"
papà: "sei in punizione"
t/n: "è ingiusto! a george non lo mettete mai!!"
papà: "george è maggiorenne!"
t/n: "non è un problema mio"
papà: "peccato, visto che ti servirà del tempo per riflettere mi prendo pure questo"
disse prendendomi il telefono di mano.
t/n: "NO IL TELEFONO NO!"
dissi correndo e riprendendomi il telefono strappandoglielo dalle mani.
papà: "ti sei cacciata in un bel guaio, ti conviene impegnarti a scuola se vorrai uscire"
t/n: "ma la scuola inizia tra due settimane!"
papà: "ah peccato, ma non è un problema mio!" disse facendo spallucce per poi sbattere violentemente la porta di camera mia.appena uscii dalla camera mi misi a piangere istericamente e poi mi fiondai senza pensarci due volte in camera di george.
sbattei la porta e george si tolse le cuffie.
george: "ma che problemi hai?"
t/n: "come hai potuto?!"
george: "come ho potuto fare cosa?"
t/n: "dire a papà che quella macchina è di tom!"
george: "mi aveva minacciato si sbattermi fuori di casa e visto che secondo la legge è legale direi di evitare"
t/n: "lo sai benissimo che non l'avrebbe mai fatto perché non hai il coraggio"
george: "meglio non rischiare"
t/n: "e ora a me mi tocca non uscire per due settimane o anche di più"
george: "ti sta bene"
t/n: "VAI AFFANCULO GEORGE LISTING TI ODIO!" dissi lanciandogli un cuscino in faccia per poi sbattere la porta con molta violenza.ritornai in camera e dopo avermi messo il pijama ricominciai a piangere dal nervoso.
non cenai, non ero in vena, avevo troppa rabbia in corpo per pensare a mangiare.
prima di andare a dormire chiamai tom, che mi tranquillizzò dicendo che sarebbe venuto a trovarmi di nascosto e che se volevo potevo andare a stare da lui.
appena prima di chiudere la chiamata ci dessimo la buonanotte e staccai il telefono.
mi addormentai abbracciando un cuscino perché mi ricordava di quando c'era tom a dormire al mio fianco.
continua...
(50 ⭐️💋)
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she gets me | TOM KAULITZ
Fanfictiont/n è la sorella di george, il bassista dei tokio hotel. è una normale ragazza di 16 anni, con dei genitori benestanti e una casa molto grande. lei conosce gli altri membri della band dall'età di 8 anni, e ormai vede loro come dei fratelli maggiori...