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*skip time* la settimana dopo

oggi è il giorno della festa, finalmente avrei potuto fare tutto cio che volevo senza rotture di palle attaccate al collo.
mi alzai e vidi mio fratello che iniziava a montare delle luci.
george: "giorno dormigliona"
t/n: "che ore sono?"
george: "è mezzogiorno, ti sei fatta una bella dormita eh"
t/n: "eh gia"

andai in cucina e feci colazione, con fette biscottate e nutella.
poi presi il mio cappuccino e iniziai a berlo.
bill: "giorno t/n"
t/n: "hey bill"

andammo in salotto e mangiammo sul divano nel mentre che guardavamo la tv.
scese tom.
ancora le acque non si erano calmate e non ci parlavamo più.
tom: "giorno"
bill e george: "giorno"
mi guardò con uno sguardo rassegnato e poi se ne andò in cucina, come fa sempre.
appena finito george mi chiamò per aiutarlo a mettere delle casse.
t/n: "suonate voi stasera?"
george: "si ma verrà pure un dj"
t/n: "potete suonare schrei? è la mia preferita"
george: "ok, dopo nel parlo con gli altri"

chiamai una mia amica, linda, per dirle del party di stasera.
*telefono squilla*
l: "pronto?"
t/n: "hey linda sono io t/n"
l: "ciao t/n, come va?"
t/n: "benino dai, scommetto che ti stai chiedendo perchè ti ho chiamata"
l: "beh se devo essere sincera si ahhaha"
t/n: "ecco, volevo dirti che stasera ci sará un party a casa mia"
l: "aiuto che bello!!! avviso gli altri?"
t/n: "si!"
l: "va bene, allora ci vediamo staseraa"
t/n: "a stasera"
*chiamata terminata*

beh cosa mi metto sta sera? dissi guardando l'armadio pieno zeppo di vestiti.
prima di iniziare a scegliere, peró, george mi chiamò perchè il pranzo era pronto.
scesi, nonostante non mangiavo praticamente mai il pranzo.
george si scioccò.
george: "a cosa dobbiamo la sua presenza a pranzo nostra maestà"
t/n: "ho fame"
george: "sono lieto di sentire queste parole nostra maestà"
alzai gli occhi al cielo e mi misi a ridere.
a tavola cadde un silenzio tombale, anche chi non masticava stava in silenzio.
t/n: "beh il mostro vi ha mangiato la lingua?"
non ottenni risposta.
stranita da questo comportamento, appena finì di mangiare tornai di sopra, stavolta per fumare.

per la prima volta nessuno venne a rompere i coglioni, sarà successo un miracolo.
detto ciò, come di routine, mi misi ad ascoltare la musica e mi addormentai per 4 ore!!
appena mi svegliai vidi l'orologio segnare le 8:30 e il party sarebbe dovuto iniziare alle 10.
mi alzai di scatto e mi catapultai davanti all'armadio.
"oggi voglio essere l'anima della festa, devo avere tutti gli occhi puntati su di me"
dissi parlando da sola.
dopo un accurata ispezione, formulai un abbinamento a dir poco perfetto

dopo un accurata ispezione, formulai un abbinamento a dir poco perfetto

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era un vestito mozzafiato.
lo avevo comprato perchè mi piaceva, senza un occasione in particolare.
poi andai nella mia scarpiera, condivisa con mia madre, e notai un paio di scarpe che sembravano fatte per quel vestito.
me le provai e mi stavano perfette, anche se erano un po scomode ma vabbe; in fondo, chi bella vuole apparire un po deve soffrire.
quelle scarpe erano di mia madre, ma dato che le condividevamo non trovai il problema.

she gets me | TOM KAULITZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora