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la mattina dopo ci svegliammo tutte e 4 insieme e poco dopo averci fumato una sigaretta in balcone decidemmo di scendere in cucina per fare colazione.
dopo aver fatto colazione se ne andarono a casa, ma prima vidi loren parlare con tom nel ciglio della porta d'ingresso, quindi decisi di origliare dal salotto.
tom: "tieni questo è il mio numero, chiamami quando vuoi"
loren: "contaci"
poi tom le fece l'occhiolino e chiuse la porta.
lo guardai malissimo e tra me e me pensai "ble che schifo".
lui lo notò perciò iniziò il discorso
"gelosa?"
t/n: "di che?"
tom: "oh il mostro sotto il letto ti ha ridato la lingua per parlare"
alzai gli occhi al cielo e ripresi a guardare la tv.
si sedette affianco a me sul divano e disse
"se vuoi ora sono libero" disse con una risatina.
lo agnentai con uno sguardo, penso che gli bastò.
tom: "sappiamo entrambi che lo vorresti"
t/n: "sappiamo entrambi che sei un coglione"
tom: "oh no cosi mi ferisci" disse mettendosi una mano al cuore per poi scoppiare a ridere.
t/n: "non cambierai mai vero?"
tom: "nah, alle ragazze piaccio cosi"
t/n: "e che ragazze.."
tom: "abbiamo capito che sei gelosa, ma non ce motivo, ora sono libero, te l'ho gia detto" disse per poi ridere.

mi dava sui nervi, era cosi pretenzioso ed egoista, e non capisco cosa ci trovi in lui la me ubriaca.
le ragazze li cadevano ai piedi come pezzi di carta, certo sarà pure un bel ragazzo ma non il tipo da relazione, e fidatevi che si vede.
detto cio iniziò a guardare la tv con me, e per quanto mi irritasse, non gli dissi nulla per non passare come la sgorbutica di turno.
tom: "dammi il telecomando, fa cagare sta roba"
t/n: "altrimenti?"
tom: "te lo prendo con la forza"
t/n: "poi ti svegli tutto sudato"

tom era uno abituato a tenere la situazione sotto mano, ma con me non funzionava.
ero una "botta e risposta", quindi potevo stare a provocarlo e rispondergli in modo irritante per ore. non mi piaceva dargliela vinta, e siccome eravamo due testardi ci scaldavamo molto in fretta.

tom: "hai finito?"
t/n: "non ho manco incominciato" dissi con un sorrisetto.
tom: "sei talmente bambina che è impossibile parlare con te" disse mentre si alzava dal divano.
t/n: "brutto perdere vero?"
tom si girò con uno sguardo si sfida e iniziò a farmi il solletico.
t/n: " AIUTATEMI PERFAVORE"
dissi tra una risata e l'altra
appena arrivò al telecomando smise di farmi il solletico e cambiò canale.
tom: "visto?"
t/n: "fanculo"

dissi mentre me ne andavo in camera mia e tom mi seguiva con uno sguardo soddisfatto.

pranzai e quando stavamo per alzarci mio fratello prese parola.
george: "bene è arrivato il momento di dirvi la sorpresa"
tutti ci girammo a guardarci e poi esclamammo assieme "CHE SORPRESA?"
george: "visto che l'estate sta per finire, e i tour riprenderanno a breve ho pensato di prenotare una casa al mare per 2 settimane".
tutti urlammo dalla gioia, e poi mi venne spontanea una domanda
t/n: "ma mamma e papa lo sanno?"
george: "si, sono d'accordo. e comunque prima che lo chiediate l'ho prenotata in spagna"
eravamo super felici, e vista la partenza il giorno dopo ognuno si recò nella propria stanza a preparare la valigia.

che bello finalmente un po di relax.
non c'ero mai andata prima d'ora in spagna, e questa cosa mi tirò su il morale.

mi fiondai in camera mia, presi la mia valigia di victoria secret e iniziai a riempirla.
mi portai una ventina di costumi, che avevo collezionato nei vari anni.
presi anche qualche copricostume, una sacco di pantaloncini e top, qualche vestito, due paia di scarpe da tennis, di ciabatte e di tacchi.

poi aggiunsi anche shampoo e balsamo, 2 maschere per i capelli, 7 per il viso e le mie innumerevoli creme e sieri.
poi presi il mio beauty case con innumerevoli trucchi dentro e aggiunsi tutto alla valigia.
ciò mi prese tutto il pomeriggio, ma ne valse la pena.
poi chiamai a george per aiutarmi a chiudere la valigia.
quando la vide si mise a ridere e disse "stai scherzando vero?".
quando vide la mia faccia seria capii la risposta e la sua espressione cambiò.
in suo soccorso arrivò gustav, quindi george stava a premere sulla valigia mentre gustav la chiudeva.
ci vollero circa 20 minuti buoni e una volta chiusa si alzarono e mi guardarono pieni di sudore.
per le borse, collane, orecchini, braccialetti ed accessori vari avevo una borsetta a parte che legai sopra la valigia.

she gets me | TOM KAULITZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora