INVISIBILE

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Sbatte la porta entrando in casa, va in cucina, apre il frigorifero e ne estrae del succo d'arancia, riempie un bicchiere, ne beve un po', poi lo picchia sul tavolo. Ha la testa in confusione, non riesce a capire perché quello che vorrebbe, non corrisponde a ciò che vuole. È consapevole dell'attrazione che prova per Liam, e quella che lui prova per lei, ma lui è il suo capo, e su questo potrebbe anche sorvolare  se non fosse che non è minimamente il genere di uomo che sta cercando per il suo obbiettivo finale di farsi una famiglia. È evidente, vuole lei, come vuole qualsiasi altra, e ne è la prova l'appuntamento che ha preso all'Hotel.

"Ehi... cosa ti succede?"
"È uno stronzo! Un bastardo! E mi tocca rivederlo al lavoro."

Monica si siede sul tavolo fissandola, stranita dell'utilizzo di quelle parole.

"Cosa ha combinato Andrea?"
"Lui nulla! Liam... è lui che non dovrebbe esistere. Sai la novità? La magnifica novità?" Grida agitando le braccia in aria. "Quello stronzo non è altro che il mio capo, il figlio segreto del signor Costa, lo stesso capo di Andrea!"
"Scusa?" Chiede Monica incredula e divertita della cosa, con gli occhi fuori dalle orbite.

"Hai capito bene. Sono stata a letto con il mio capo, e giovedi scoperà con un'altra in quell'hotel. Stronzo! Poi ha il coraggio di dirmi che mi vuole!"
"Scusa!?" Grida un'altra volta. "Lui cosa? Ti ha detto davvero che ti vuole? Wow!"
"Sì. E che Andrea non fa per me!"
"E quando te l'avrebbe detto?"
"A pranzo! Quando mi ha seguita nella toilette!"
"Scusa!?" Sei andata a pranzo con lui?"
"Sì, no. Andrea mi ci ha portato, perché dovevamo pranzare insieme, ma lo stronzo gli ha ordinato di raggiungerlo.

"E che centra la toilette?" chiede rizzando la schiena e guardandola in modo malizioso.

"Prima fa l'arrogante del cazzo a tavola trattandomi come una povera scema che deve stare zitta, poi fa continue allusioni su me e Andrea insieme, e infine mi segue in bagno accusando che voglio lui e non Andrea, visto che non abbiamo ancora fatto sesso! Come fa a saperlo? Quell'idiota di Andrea a quanto pare parla di noi con lui."
"Ed è così? Tu lo vuoi?"
"Certo che no! È il mio capo!"
"Se non lo fosse?"
Vittoria sospira. "Te l'ho detto. A lui non interessa un legame, vuole solo divertirsi, perciò come potrebbe interessarmi?"

Monica sorride, salta giù dal tavolo e facendo un giro su sé stessa le fa notare un particolare che non le è sfuggito.

"Per questo ti dà fastidio che giovedì si scopi un'altra nel vostro Hotel? Perché non ti interessa?"

Vittoria non risponde. Furiosa di provare quello che prova per lui, e che a lui in realtà di lei non importa nulla se non il suo corpo.

"Vitto..."
"Non doveva andare così, doveva rimanere uno sconosciuto con il quale ho fatto del sesso meraviglioso e che non avrei più rivisto e avrei scordato. Cosa devo fare? Monny...mi piace da morire!"
"Tanto per cominciare, lo devi dire a Andrea."
"Sei pazza! Non posso dirgli che è lo sconosciuto!"
"Ma puoi dirgli che non funzionerà mai con lui. Erano i patti, no?"
"Hai ragione. Stasera parte, non posso farlo per telefono. Glielo dirò a Parigi!"
"Scusa!?" Grida ancora.

"Ah sì, non te l'ho detto... Altro particolare: Liam ha ordinato che ci vada anch'io, finito un lavoro che mi ha assegnato. Parto con lui venerdì mattina."
"Con lui.  Oh oh... ti vuole proprio! Chissà, potrebbe scoppiare l'amore."

Vittoria lascia cadere la testa sul tavolo, picchiando la fronte più volte.

"Sì certo... è quello che vuole. Per questo si scopa un'altra, e incita Andrea a essere più passionale con me."
"mhm..." mugugna Monica arricciando la bocca e serrando gli occhi.

"Puoi aver ragione, oppure... ti sta prendendo in giro perché sa benissimo che con Andrea non vuoi e se insistesse con te, lo lasceresti. Mhm... ed hai ancora ragione! È uno stronzo arrogante che non guarda in faccia nessuno per ottenere quello che vuole."
"Io non sono un oggetto. Forse dovrei cedere con Andrea, magari scoppia la scintilla..."
"Mhm...a Parigi... romantico!" ammicca Monica chiudendo gli occhi come stesse gustando una torta.

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