VOLO PER LONDRA

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Per tutto il resto della giornata non si sono più parlati, Vittoria fa di tutto per stargli lontano, non vuole cedere all'attrazione che sente per lui, ma più lo evita, più il desiderio di lui aumenta, sente continuamente il suo sguardo addosso pur standogli a distanza.

Gli uffici stanno chiudendo e Andrea propone un aperitivo prima di tornare in hotel.

"Andate! Io ho ancora del lavoro da finire. Prendi pure la macchina aziendale, io chiamerò un taxi"
"Cazzo Liam, perché non stacchi un po'? Abbiamo concluso due contratti in due giorni..."
"E ne ho un terzo da programmare." Continua lui.
"Non me ne hai parlato, di che si tratta?"

Liam guarda Vittoria ferma sulla porta, sempre a debita distanza di sicurezza.

"Chiedilo a Vittoria, lo ha trovato lei..." curva le labbra in un ghigno. "...lo ha abbindolato ben benone in aereo."
"Grande Vitto! Scommetto che è rimasto abbagliato dalla tua bellezza mentre lo stordivi di parole."
"Piantala... sai benissimo che non civetto per nessun fine!" Risponde con tono seccato che riducano sempre tutto ad un fatto di seduzione.

"Ha ragione, lo ha convinto con la sua intelligenza e grande capacità di convincimento..."
La asseconda a parole mentre la sua mente è tormentata dal pensiero fisso che quell'uomo sia stato parecchio attratto dalla sua scollatura.
Abbassa lo sguardo sul computer con apparente indifferenza che provoca in lei un forte senso di rabbia.

Quattro ore dopo...

Vittoria è a letto, al telefono con Monica per raccontarle la sua giornata ricca di successo, consapevole di aver contribuito alla conclusione dei contratti e ... per dirle che tra lei e Andrea non c'è alcuna possibilità.

"Cosa? Vuoi dire che l'avete fatto e non si è accesa nessuna scintilla?"
"Si è spenta ancor prima di concludere. Non ce l'ho fatta."
"Povero Andrea..."
"No, tranquilla. Ne era consapevole da un pezzo. Si è reso conto anche lui che mi vuole solo come amica."
"Andrea?" chiede incredula.
"Sì. Probabilmente era più innamorato dell'idea che si era fatto due anni fa, ma anche lui non vuole rovinare il nostro rapporto. Cavolo Monny... eravamo a letto mezzi nudi ma...Grhhr... mi sembrava di compiere un incesto."
"Oh merda. Perciò non c'è rimasto male?"
"Per niente. Abbiamo riso della situazione, ci siamo rivestiti ed ho cambiato camera. Si era già fatto dare la chiave. Te l'ho detto che già sapeva sarebbe andato tutto in fumo!"
"Mhm... perciò ancora single ed in cerca dell'uomo giusto?" 

Vittoria sospira, titubando una risposta.

"Vitto... non dirmi che centra Liam."
"Monny che dici! È il mio capo."
"Uno strafigo di un capo che non vede l'ora di portarti a letto!"
"Appunto! Solo di portarmi a letto! Lascia perdere..."
"È sempre di quel parere mi sembra di capire."
"Assillante! Ma non succederà. Cavolo Monny, mi scombussola ogni volta che gli sto accanto, andrò fuori di matta."
"Ascolta ... lo desideri anche tu, quando ti capita uno così? Lo hai fatto una volta, cosa vuoi che sia una seconda? Ti togli lo sfizio e poi torni alla ricerca."
"Monny!"
urla scioccata dalla proposta dell'amica.

"Se è come lo descrivi, poi ti lascerà in pace. Lui vuole ottenere ciò che non può avere, ma entrambi soddisferete il vostro desiderio e tutto si risolverà. Non è più uno sconosciuto, perciò non puoi colpevolizzarti di fare qualcosa contro i tuoi princìpi... è un po' come un tuo ex, l'ultima volta prima di lasciarlo!"
"Il tuo cervello è contorto!"
"Ed il tuo troppo puritano. Cosa vuoi che possa succedere? Nessuno ti additerà!"

Vittoria non risponde.

"Vitto... ci sei?"
"Non posso farlo! e se poi ..."
"Cosa?"
"... mi innamoro? Lo sai come sono fatta... per lui è solo un'avventura ed io..."
"Cazzo Vitto... non dirmi che già sei sotto un treno?"
"È così bello, intelligente, mi basta sentire la sua voce per farmi tremare, ma è uno stronzo arrogante a cui non interessa nulla se non il suo lavoro. Non è quello che cerco!"
Risponde con voce spezzata.

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