Capitolo flashback

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"And it's hard to be at a party when I feel like an open wound
It's hard to be anywhere these days when all I want is you
You're a flashback in a film reel on the one screen in my town
And I just wanted you to know
That this is me trying
(And maybe I don't quite know what to say)
I just wanted you to know
That this is me trying
At least I'm trying"
- Taylor Swift - This is me trying

Leyla

«Chi è quella? La sua nuova ragazza? Sicuramente staranno insieme da meno di una settimana! Che bisogno aveva di portarla qui, stasera?!»

«Non lo so e non mi interessa». Ormai dovrei esserci abituata, è dall'inizio dell'anno scolastico che Edward frequenta una ragazza diversa ogni mese. Non so cosa gli sia preso quest'anno, fino all'anno scorso i suoi unici interessi erano il calcio e la fotografia!
Stasera, quando è arrivato e l'ho visto guardarmi in quel modo, ho pensato di aver fatto finalmente colpo. È stato solo per una frazione di secondo, perché poi ho notato lei alle sue spalle.

«Non ti interessa? Stai piangendo da un quarto d'ora e questa è la tua festa di compleanno, per la miseria!» urla passandomi un bicchiere colmo d'acqua.

Bevo un lungo sorso e poi lo appoggio sul marmo del lavandino.
«Adesso è tutto passato» dico anche se sento un buco nel petto e la voglia di vomitare. Mi guardo allo specchio e sono un disastro.

«Siediti,» dice passandomi lo sgabello «ti rifaccio il trucco».

Mentre mi lascio togliere via il mascara colato sulle guance, la guardo attraverso lo specchio ed è strano vederla con i capelli tinti di nero e le meches verdi. È sempre bellissima anche nella nuova mise dark, ma io devo ancora abituarmi.
Da quando ha beccato sua madre in atteggiamenti intimi con il giardiniere, Julia è cambiata radicalmente. Non l'ho vista versare una lacrima, non vuole affrontare l'argomento neanche con me, è solo determinata a farla pagare alla donna che l'ha messa al mondo. Minaccia di voler raccontare tutto a suo padre, ma non ne ha ancora trovato il coraggio. Temo il giorno in cui tutto il dolore che sta reprimendo la farà esplodere perché, conoscendo Julia, so che accadrà.

«Ecco finito» la sua voce mi risveglia dai miei pensieri.
Non so quali poteri magici abbia da quando si è trasformata in una streghetta, ma il make-up fatto da Juls è perfetto, anche meglio di quello che mi ero fatta da sola prima che iniziasse la festa. Non sembra affatto che abbia pianto a dirotto. Julia è la migliore amica che potessi desiderare. «Sei una figa pazzesca, quindi togliti quel broncio e pensa a divertirti. Tua nonna ti ha lasciato l'intera villa libera per farti organizzare questa festa, adesso devi godertela!»

«Ti posso abbracciare?»

«No, grazie. Forza, torniamo di là» dice tirandomi una sculacciata che mi fa sobbalzare.
Non appena raggiungiamo il salone, la sua bocca si spalanca per la sorpresa. «Hai visto? È venuto».

«Chi?»

La mia migliore amica mi fa voltare alla nostra destra. «Il principe William».
Ruoto gli occhi al cielo nel sentire il soprannome. A scuola lo chiamano così non solo per il suo nome, ma anche per i capelli biondi, gli occhi azzurri e il suo portamento regale. A vederlo lì, appoggiato alla parete con quella camicia azzurra infilata dentro il pantalone blu notte, con una mano in tasca e l'altra a sorreggere un bicchiere... sì, sembra proprio un principe.

«Ma io non l'ho invitato».

«L'ho fatto io, infatti. Andiamo, ti muore dietro! Perché non vuoi dargli una possibilità?»
Perché. Perché non è di lui che sono innamorata.
«Devi smetterla di pensare allo stronzo, ti fa soffrire e basta. Ti ha rovinato anche il giorno del tuo compleanno. Merita di bruciare all'inferno.»

PARTIRE PER RICOMINCIARE || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora