Capitolo 5

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Leyla

Uscendo dal bagno, rimango stupita nel vedere Julia spalancare la porta della camera da letto con fare teatrale. «Tesoro, Julia è qui» entra nella stanza spalancando le braccia «per salvarti.»

«Cosa stai facendo?» chiedo sorprendendola alle spalle.

«Uh, credevo fossi a letto» alza le spalle. «Che ne dici di toglierti quella vestaglia ed andare da Harrods a fare shopping? A proposito, ho visto un abito Dolce&Gabbana perfetto per le mie prossime vacanze a Capri. Devi assolutamente accompagnarmi a comprarlo.»

«Non mi va» rispondo secca raggiungendo il divano con lei alle calcagna.

«Sapevo lo avresti detto, quindi ho pensato anche a un piano B» dice estraendo una bottiglia di rum dalla sua borsa. Alzo gli occhi al cielo, è sempre la solita. Questo è il suo modo di consolarmi. «Tranquilla, ho cacciato Miller. Non lo saprà mai.»

Sospiro, sollevata che qualcuno sia riuscito a far uscire Edward da questa casa. Dopo quel giorno in ospedale, non se ne è più andato. So che lo fa per me, che è preoccupato e non vuole lasciarmi sola per nessuna ragione al mondo. Ma non voglio che metta da parte la sua vita a causa mia.
Batto la mano sul tessuto del divano facendo segno alla mia migliore amica di sedersi vicino a me.

«Scusa se non sono venuta prima, ero negli Hamptons a trovare la stronza di mia madre. Ogni tanto, mi tocca» dice alzando gli occhi al cielo, ma stavolta non riesce a farmi sorridere come al solito. Sento di nuovo gli occhi pizzicare. «Come stai?» chiede porgendomi un bicchiere di rum. Prendo un sorso per poi fare una boccaccia, è la prima volta che lo assaggio.

Le lacrime iniziano a rigarmi il volto, sembrano non finire mai. «Io lo amo. Avrei voluto smettere di farlo quel giorno in ospedale, ma non è così. Lui è... è mio marito. Ci siamo sposati.»

«Pensi di perdonarlo?»

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«Pensi di perdonarlo?»

Scuoto la testa in risposta. Solo l'idea mi fa salire la nausea.
«Non lo voglio più vedere per il resto della mia vita» affermo asciugandomi le lacrime con il dorso di una mano. «Voglio vendere questa casa prima che venga dimesso dall'ospedale. Che vada in Provenza dove si stanno per trasferire i suoi genitori, dalla sua amante, sotto un ponte o in culo al mondo non mi interessa, casa mia deve essere venduta.»

«Ma Letta... è la casa che ti hanno regalato i tuoi genitori per la laurea.»

«Infatti, è mia. Posso decidere senza chiedere la sua opinione.»

«Cambiamo discorso,» sospira «con Edward come va? Da quando ha fatto ritorno a Kensington, non avete passato tanto tempo insieme come state facendo ora.»

«Già, lui fa di tutto per farmi stare meglio e mi fa piacere averlo intorno come ai vecchi tempi, ma non mi va che annulli la sua vita per colpa dell'amica sfigata.»

«Leyla, sono convinta che Miller sia tornato a Kensington principalmente per te e, anche se non si aspettava che accadesse tutto questo, credo che sia più che contento di passare il suo tempo con te.»

PARTIRE PER RICOMINCIARE || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora