Capitolo 3

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Vi ricordo che questa è una storia per adulti. In questo capitolo potreste trovare alcune scene dai contenuti espliciti.

Leyla

Non stavo più nella pelle per il viaggio di nozze, chi non sogna di andare alle Bahamas almeno una volta nella vita? È una di quelle mete che chiunque scrive nella propria lista dei "viaggi da fare prima di morire".
Avevo già immaginato le nuotate con gli squali, le uscite di snorkeling, una foto da scattare con in braccio un maialino alla Pig Beach, le cenette romantiche a lume di candela sulla spiaggia, il bagno nudi... ma sopratutto avevo immaginato di stare chiusi in camera da letto non dico per tutto il tempo, ma quasi. Sesso nell'idromassaggio, sesso sotto la doccia, sesso nella piscina privata... insomma, lo sanno tutti che due neo sposini in viaggio di nozze pensano solo a darsi alla pazza gioia sotto le lenzuola e, invece, in questi quindici giorni, William è riuscito a mettermi le mani addosso solo due volte. DUE.
Non so cosa gli sia successo, a cosa stia pensando, se c'è qualcosa che lo turba o se si senta sotto pressione. Probabilmente, è solo l'idea imposta dalla società che dopo un matrimonio bisogna fare dei figli a renderlo così nervoso. Vorrei che si confidasse con me. Anche io non mi sento pronta a diventare madre, sicuramente un domani mi piacerebbe, ma non adesso. Inoltre, voglio prima realizzarmi nel mio lavoro, mi trovo bene nella agenzia di wedding planner di cui faccio parte adesso, ma presto vorrei aprire una mia attività. Lo stesso vale per Will che ha ancora tre anni di training prima di considerarsi un dottore a tutti gli effetti e fare un figlio mentre lui si sposta da un ospedale ad un altro, allontanandosi e facendo turni improponibili, non mi sembra assolutamente una buona idea.

«William, tu sai che non smetterei mai di prendere la pillola senza prima parlarne con te, vero?» chiedo diretta.

Lui abbassa sulle sue gambe il libro che stava leggendo per poi fare un grosso sospiro.
«Io so perfettamente che adesso sarebbe il momento adatto, siamo giovani e sposati, abbiamo entrambi un lavoro, una casa tutta nostra con due stanze vuote, una macchina grande... insomma, non ci manca nulla. Solo che io non mi sento ancora pronto per un passo così grande.»

Scuoto la testa in risposta. «Will, abbiamo solo venticinque anni, non c'è nessuna fretta. Non voglio che tu ti senta sotto pressione, però avresti dovuto parlarmene. È per questo che durante questo viaggio non abbiamo abbastanza... insomma... hai capito» chiedo sentendomi in difficoltà.

Si porta le mani a coprire il volto soffocando un , probabilmente imbarazzato.

Mi avvicino e mi prendo la libertà di togliergli il libro e posarlo sul comodino dal suo lato. Salgo a cavalcioni sopra di lui che non perde tempo ad abbassare le braccia e portare le mani sui miei fianchi. «Puoi cercare di rilassarti? È l'ultima sera...»

Il mio bacino preme sul suo e non riesco a non muovermi, spinta dal bisogno che ho di lui.
Inizio a dargli languidi baci sul collo per poi scendere lentamente sul petto finché circonda dolcemente il mio viso con le mani, impedendomi di continuare a scendere baciandolo. Subito penso che stia per dirmi ancora una volta che è "troppo stanco per fare l'amore", invece le sue labbra sfiorano le mie, così delicatamente da mostrare tutta la sua indecisione. Sono io a lasciare che la punta della mia lingua cerchi la sua, afferrando il suo volto tra le mani. Il suo tocco si sposta sulle mie cosce, con una carezza mi alza lentamente la sottoveste in seta fino a farla passare sopra la mia testa e lanciarla a terra.
Mi afferra per i fianchi e mi ribalta sul materasso con forza.
Adesso sì che riconosco mio marito.
È lui ora a lasciare baci bollenti sul mio corpo, le sue labbra si spostano dalle mie scendendo sulla pelle delle spalle fino a raggiungere il seno.
La sua corsa continua lungo il mio addome, accompagnata da carezze tanto lussuriose con la punta della dita da farmi venire la pelle d'oca. Sobbalzo quando la sua bocca si posa sulla mia intimità e la lingua sfiora il clitoride, lo bacia, lo succhia.
Neanche mi ricordo quando è stata l'ultima volta che si è concentrato così su di me.

PARTIRE PER RICOMINCIARE || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora