Leyla
Poso la mano sulla sua guancia e, automaticamente, il corpo fa tutto da solo: chiudo gli occhi e separo le labbra in attesa di un bacio, mentre la musica mi arriva sempre più ovattata e il cuore mi rimbomba nella cassa toracica. Ma questo bacio non arriva, riapro gli occhi nel sentire Edward afferrare il mio polso ed allontanarmi. Nel suo sguardo non c'è scintilla di incertezza, si è semplicemente affinato come una lama tagliente.
«Credo sia l'ora di tornare in camera, hai bevuto troppo stasera» e così dicendo si volta per rientrare in hotel, mentre io rimango immobilizzata dal suo cambio repentino di umore.Porto i palmi delle mani sulle guance che sento andare a fuoco. Cosa è appena successo? Cammino a sguardo basso verso il tavolo con una mano sul cuore che minaccia di voler uscire dal petto; per fortuna hanno lasciato la bottiglia d'acqua ed i bicchieri nonostante abbiano già sparecchiato.
Dopo averne bevuto un generoso bicchiere, recupero la mia pochette e rientro in hotel. Attraversando la hall mi guardo intorno alla ricerca di Edward, ma lui non c'è. Probabilmente sarà già salito nella sua stanza.Rientrata in camera mi libero dei tacchi e dell'abito lasciandolo scivolare a terra. Sciolgo i capelli e mi infilo sotto la doccia cercando di rilassarmi.
Sento il cuore accelerato da quando ho ballato con Ed, il modo in cui mi ha sfiorata inizialmente per poi passare a quel tocco più deciso che mi ha bloccato il respiro... non riesco a smettere di pensarci.Speravo che mi baciasse, volevo dimostrare a me stessa che William non è l'unico tra i due che sa voltare pagina dopo la nostra rottura. Ma sono stata un egoista, Edward è il mio migliore amico e non avrei neanche dovuto pensare di approfittarmene. È anche vero che il modo in cui ha posato le mani sulla mia schiena mi ha fatto perdere il controllo di me stessa. Sono troppo ubriaca, non c'è altra spiegazione.
Sposto la manopola della doccia. Acqua fredda, ecco cosa mi serve. Mi sciacquo cercando di non pensare più alle sue mani su di me, alla sua voce rauca che mi sussurra all'orecchio.
Dio solo sa cosa avrei combinato stasera, se lui non mi avesse allontanata.
Basta Sangria per il resto della mia vita.Mi asciugo velocemente i capelli con il phon, senza preoccuparmi di farli prendere una piega decente, indosso il pigiama di seta e torno in camera.
Una botta secca contro la porta mi fa sussultare per lo spavento, mi avvicino pensando che sia semplicemente Edward ad aver bussato con troppo vigore, ma mi blocco nel sentire di nuovo quel rumore sordo iniziare a farsi sempre più frequente, fino a diventare ritmico.
Un gemito femminile mi chiarisce ogni perplessità.
Edward si sta scopando qualcuna contro la porta che mette in comunicazione le nostre camere.Inizio a vagare per la stanza alla ricerca dei miei AirPods, che non sono nella mia pochette, né sul comodino, mentre la tipa continua ad urlare in preda all'estasi.
Dio privami dell'udito, adesso.Questi maledetti auricolari non sono neanche nello zaino, né nelle tasche dei jeans e neanche sotto il letto. La porta sbatte così forte che ho paura si sfondi.
Oddio, ma quanto dura? Non è normale!In preda alla disperazione, afferro un cuscino dal letto e mi chiudo in bagno. Da qui i rumori arrivano più ovattati, ma si sentono. Credo di non aver digerito bene la cena o, forse, è solo a causa dell'alcol, ma sento che potrei vomitare da un momento all'altro.
Che divertimento ci trova a farmi sentire il suo amplesso? Forse, pensa che io sia rimasta alla festa e che, quindi, non sia ancora rientrata in camera, per questo si sta dando alla pazza gioia senza preoccuparsi del casino che sta facendo. Entro nella vasca idromassaggio, abbastanza grande da potermici sdraiare. La luna piena è ben visibile dalla finestra del bagno, illumina il cielo blu accompagnato da miliardi di stelle. In questo momento, mi sento un piccolo esserino insignificante, tremendamente sola. Per la prima volta da quando sono partita, sento il desiderio di voler essere a casa dalla mia famiglia in questo momento, anziché stare chiusa in un bagno di lusso per evitare di sentire il mio migliore amico scoparsi, probabilmente, la prima donna che gli è capitata davanti.
L'ennesima lacrima riga la mia guancia, ma mi ripeto che è semplice fragilità causata dal troppo alcool.
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PARTIRE PER RICOMINCIARE || H.S.
Fiksi PenggemarLeyla è innamorata del suo fidanzato William e non aspetta altro che arrivi il giorno del loro matrimonio. A due mesi di distanza dal grande evento, il suo migliore amico Edward torna in città e lei gli comunica la lieta notizia. Ma cosa succederebb...