Capitolo 24

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"I'm the first to admit that I'm reckless
I get lost in your beauty and
I can't see two feet in front of me
And I know in my heart you're just a moving part
And yeah I let you use me from the day that we first met
But I'm not done yet
Falling for your Fool's Gold
And I knew that you turned it on for everyone you met
But I don't regret falling for your Fool's Gold"
- One Direction - Fool's Gold

Edward

«Sei ingiusta. Io ti sveglio sempre riempiendoti di baci, non a suon di spintoni e pizzicotti» mi lamento dopo l'ennesimo pizzicotto doloroso sul fianco.

«Giuro che ci ho provato in tutti i modi! È mezz'ora che provo a svegliarti. Mi spieghi quand'è che sei diventato così dormiglione?»

«Mi tieni sveglio tutta la notte!».

Mi alzo seduto e la vedo ruotare gli occhi al cielo mentre le sue guance si colorano di rosso. Mi perdo ad ammirare il panorama sul mare blu attraverso la vetrata della nostra stanza d'hotel.
Dopo tre giorni trascorsi a Istanbul, ieri abbiamo preso un volo diretto a Jeddah. Siamo arrivati in hotel che era ormai tardo pomeriggio e mi sento ancora frastornato e stanco a causa del viaggio.
Oggi è il primo giorno di agosto, l'ultimo mese che io Leyla trascorreremo insieme.
Lentamente riporto lo sguardo su di lei che sta seduta con le ginocchia sul materasso e la trovo già a guardarmi con un sorriso dolce sulle labbra. Indossa ancora una delle mie t-shirt bianche che ha usato per dormire e una brasiliana nera in pizzo che intravedo grazie alla maglia che si è leggermente alzata sul fianco sinistro. Le onde dei capelli già perfettamente in ordine gli ricadono morbide sotto il seno, il suo sorriso a trentadue denti è talmente contagioso che non posso fare a meno di sorridere anche io nel momento in cui i miei occhi incontrano la sua bocca.
Non faccio in tempo a parlare che me la ritrovo addosso con le braccia avvolte al mio collo. La stringo di rimando non potendo fare a meno di sorridere con il viso perso tra i suoi capelli, mentre mi sussurra: «buon compleanno».

Si scosta per lasciarmi un bacio sullo zigomo, uno sulla punta del naso e un altro ancora all'angolo della bocca. Mi prende il viso tra le mani e poggia la fronte contro la mia. I suoi occhi verdi mi sorridono dolcemente. «Ventisei anni. Riesco a vedere le prime rughe».

«Mmh, allora dovrò iniziare a rubarti quella crema viso che tieni in bagno».

«Non ti azzardare» mi lancia un'occhiataccia allontanandosi per poi allungare un braccio verso il suo comodino. Mi porge un pacco regalo che mi lascia sorpreso: abbiamo trascorso gli ultimi due mesi sempre insieme e non posso far a meno di chiedermi quando sia riuscita a comprarmi qualcosa senza che me ne rendessi conto.
Strappo la carta regalo non riuscendo a mascherare la curiosità. Rimango stupito nel vedere un libro dalla copertina rigida con la stampa di una carta geografica. Corrugo le sopracciglia non capendo fin quando non apro la prima pagina e vedo una fotografia che mi ritrae insieme a Leyla nel giardino della casa di Claude Monet, a Giverny.

Continuo a sfogliare le pagine e sorrido nel rivedermi addormentato sul divano di Lorenzo, in Italia, con sua figlia che sonnecchiava tra le mie braccia. Poi, una fotografia scattata di sorpresa a Leyla mentre mangiava un arancino siciliano. E ancora, un autoscatto storto fatto da lei mentre eravamo distesi su una spiaggia della Costa Azzurra.
«Come hai...» ho la gola secca, rimasto senza parole da non riuscire neanche a concludere la frase.

«Sono le foto più belle di questa estate insieme. Le avevi già salvate tutte sul Macbook ma non le avevi eliminate dalla scheda SD della Reflex, quindi te l'ho rubata di nascosto e, mentre eravamo in Turchia, ho chiesto ad Emre di accompagnarmi da un fotografo e le ho fatte stampare tutte».
Mi sento un coglione, non solo perché la mia gelosia nel vederla insieme a quella guida turistica era immotivata, ma anche per aver pensato che tutte quelle foto sparse sul letto, giorni fa, fossero del matrimonio di Ley quando invece lei stava semplicemente preparando il mio regalo di compleanno. Da quel giorno ho deciso di sforzarmi di non infierire più sulla vita sentimentale di Leyla e di evitare stupide scenate di gelosia. So che le sue decisioni continueranno a ferirmi, ma tutto ciò a cui voglio pensare adesso è quest'ultimo mese che trascorreremo insieme prima di tornare alla normalità. Non voglio più perdere tempo a litigare, voglio solo passare le ultime settimane a fare l'amore con lei, imprimere il suo viso nella mia mente una nuova volta, fotografare il suo sorriso.

PARTIRE PER RICOMINCIARE || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora