Capitolo 22

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"Tu sei Lucifero vestita, sì, con orli e perle
Tu ti incateni in mezzo al fuoco e dici, "Viemmi a prende"
Il nostro amore delicato è uno zucchero amaro
Che ci vogliamo solo quando poi più non possiamo
E sto cadendo nel burrone di proposito
Mi sto gettando dentro al fuoco, dimmi, "Amore no"
Finiranno anche le fiamme ma il dolore no
E non puoi uccidere l'amore, ma l'amore può, yeah
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi, "È finita", zittiscimi
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
C'est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C'est la vie, è la vie
E questa strana fiaba poi che fine ha
È la più grande storia raccontata mai
Siamo soli in cento personalità
Mentiamo promettendo a noi non finirà
E sono sempre i miei pensieri rigirati e basta
La nostra storia che continua su pezzi di carta
La nostra storia mai finita che non ha una fine
Perché torno come il diavolo a rubare vite"
- Achille Lauro - C'est la vie

Edward

«Io e te abbiamo infranto tutte le regole del sesso tra amici» sospira Leyla giocherellando con i miei anelli, le nostra dita intrecciate e la sua testa poggiata sul mio braccio.

«Di che parli?»

«Quelle cose tipo niente coccole, non dormire insieme, niente baci fuori dal letto...»

«Ma se tu sei già dipendente dai miei baci!»

«Sei tu quello che mi bacia in continuazione!» replica ruotando gli occhi al cielo, ma io riesco a vedere benissimo l'angolo della bocca leggermente alzato che indica l'accenno di un sorriso.

Mi giro su un fianco e le circondo il busto con un braccio per tirarla a me e farla accomodare nella mia stessa posizione. L'uno di fronte all'altra. Occhi negli occhi.
Stringo la mano sul suo fianco e per un attimo ho la sensazione di sentire la sua pelle rabbrividire attraverso il tessuto ruvido del lenzuolo.
Quando la vedo avvicinarsi per offrirmi la sua bocca con le palpebre già abbassate, faccio uno sforzo immane per togliere la mia stretta dal suo corpo e allontanarmi. Mi godo la sua espressione finché non riapre gli occhi accortosi del bacio mancato.

«Buonanotte» sussurro con un sorriso beffardo per poi voltarmi dall'altra parte.

«Stronzo» la sento borbottare alle mie spalle.


Un tonfo sul pavimento mi fa svegliare di soprassalto, mi guardo intorno spaesato e intravedo la figura di Leyla accucciata davanti alla sua valigia nell'oscurità della stanza.
Smuove vestiti e scarpe lanciandoli a terra, mentre brontola frasi del tipo "dove cazzo l'ho messo?"
Sbuffo stropicciandomi gli occhi. Per quanto Ley si impegni ad essere una ragazza precisa e ordinata, è davvero troppo sbadata. Qualsiasi cosa stia cercando, spero solo che non l'abbia persa dimenticandola in qualche museo o locale in giro per la Turchia.

«Eccoti! Che cavolo ci facevi in mezzo alle mutande» si stringe al petto il suo amato notebook ed io non posso fare a meno di sorridere. Inizia a ripiegare tutti i vestiti sparsi per la camera continuando a borbottare arrabbiata con non so chi.

«Come mai ti sei svegliata di mal umore? Hai dormito male senza il mio bacio della buonanotte?»
La vedo irrigidire le spalle nel sentire il suono della mia voce. Non si era resa conto di avermi svegliato.

Si volta e sbuffa con l'intento di nascondere il sorriso «sei proprio un cretino».

Scalcio via le lenzuola e mi alzo a sedere sul letto, lo sguardo mi cade sul trolley di Leyla dove intravedo un pacco di assorbenti aperto. «Come ti senti?»

PARTIRE PER RICOMINCIARE || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora