-"Sei nervosa per caso?" chiede ironico Yaman Karamli mentre sono accanto a lui che controllo la serata come procede.
Siamo alla sua festa aziendale per il ventennale e sono nervosa come non mai. La sua mega villa é addobbata in maniera impeccabile e questa festa non é altro che un altro trampolino di lancio pubblicitario per la nostra agenzia visto che ci sono parecchie persone importanti e famose.
La mia socia é da qualche parte a controllare mentre io affianco per la serata il magnate ricco, controllando da vicino che tutto fili liscio.
Mio marito?
A casa, credo o da qualche parte.
Stiamo cercando di andare d'accordo e credo che ci stiamo riuscendo visto l'ultima settimana andata decentemente, da quando abbiamo fatto sesso in maniera fin troppo dolce una mattina di una settimana fa.
-"Fai dell'ironia Yaman?" chiedo all'uomo tutto d'un pezzo che fa anche dell'ironia alcune volte.
Nell'ultima settimana abbiamo legato parecchio visto il tempo passato insieme ad organizzare la festa e ci troviamo d'accordo su parecchie cose nella vita. É un uomo molto colto, che sa parecchie cose e su cui prendere spunto in ambito lavorativo.
-"Ti sento tesa" dice sorridendo divertito.
-"Sono rilassatissima" dico sorseggiando lo champagne.
-"Come una corda di violino" infierisce sorridendo e stringendo le mani ad una coppia. Saluto la coppia con un sorriso cordiale e un cenno di testa e procedo insieme a lui tra gli invitati.*********
Continuo a vedere di nascosto l'amore della mia vita. Una settimana che ci vediamo a casa sua facendo attenzione a non farci vedere insieme e passo sempre per l'entrata sul retro.
Non posso stare lontano da lei. Ho aspettato una vita intera e ora che ha scoperto di amarmi, voglio viverla a pieno, totalmente.
-"Perché non possiamo sposarci? Perché non divorzi?" chiede per l'ennesima volta Ayse. Sospiro frustrato da questa situazione e per come la mia vita é bloccata.
Una strana sensazione poi serpeggia sottopelle mentre penso al divorzio da Giny e sento mancarmi per un attimo un qualcosa dentro di me.
Ignoro questa sensazione e tengo stretta Ayse contro di me, nudi nel letto.
-"Te l'ho già spiegato Ayse. Dammi tempo. Presto le chiederò il divorzio. Dammi solo del tempo per favore. Va bene amore mio?" le dico dolcemente. Lei annuisce assonnata e mi bacia il petto. Guardo l'ora alla sveglia sul comodino e devo andare via visto che sono le tre di notte.
-"Devo andare purtroppo" dico tristemente spostandomi e scendendo dal letto. Ayse sbuffa scocciata e sedendosi nel letto e coprendosi con le lenzuola. Mi rivesto in tutta fretta e la saluto prima di andare via ed uscire dall'entrata sul retro.Quando arrivo a casa la trovo tutta al buio. Faccio attenzione a non far rumore e filo dritto nella mia camera da letto. Vado in bagno facendomi una doccia veloce e poi mi infilo sotto le coperte tutto nudo.
Sospiro mentre ripenso al sesso fatto con Giny una mattina di una settimana fa e poi penso al divorzio. Poi penso ad Ayse e il cervello mi va completamente in tilt.
Posso divorziare da Giny quando voglio, ma ora come ora la testa mi dice che non voglio.
Mi sto abituando al matrimonio e non ho intenzione di divorziare, anche se l'ho promesso ad Ayse e le ho promesso finalmente una vita insieme.***********
Ginevra sta pulendo tutta casa, l'ha messa a soqquadro per pulirla a fondo e sta facendo sgobbare anche me in questa domenica afosa.
Io che non avevo mai pulito casa mia.....
-"Perché non andiamo a farci un bagno in piscina?" le dico prendendola per il polso e trascinandola giù per i gradini. Lei impunta i piedi e mi tira una sberla dietro la nuca.
-"Perché é ora di pulire e non di rilassarti" dice irritata dopo l'ennesimo tentativo mio di sabotaggio alle pulizie.
É di nuovo irritata con me per l'ennesima fuga verso casa di Ayse anche se lei lo nega.
-"Dai, abbiamo pulito a fondo Giny. Rilassiamoci un pò" dico tirandola con me verso la piscina e trascinandola in acqua. Riemergo ridendo e divertito quando la vedo riemergere distante da me con i capelli in faccia e l'odio nei suoi occhi. Inizio a schizzarle l'acqua mentre lei tenta di fare la stessa cosa ma senza riuscita. Allora esce dalla piscina con il pantaloncino di cotone attaccato addosso come una seconda pelle e la canotta bianca totalmente trasparente. Il mio corpo si accende all'improvviso a quella visione ed esco di colpo anch'io bloccandola.
-"Alt!" dico bloccandola prima che sale le scale.
-"Cosa?" dice irritata.
-"Vietato entrare dentro tutti zuppi visto che abbiamo appena pulito" dico serio iniziandomi a spogliare.
-"Vuoi che mi spogli nuda qui fuori?" dice confusa e sempre di più irritata. Sorrido divertito.
-"Certo. Non ti vede nessuno. É proprietà privata e lo sto facendo anch'io" dico serio e tranquillo.
-"Aspetterò che si asciughino" dice salendo le scale fino ad arrivare sul terrazzino in legno coperto. La blocco per un braccio.
-"E vuoi prenderti un accidente?" dico serio mentre un venticello soffia sui nostri corpi fradici. Ginevra sbuffa frustrata e inizia a spogliarsi anche lei quando io sono tutto nudo. Fisso i suoi movimenti e la aiuto a togliersi la canotta trasparente incollata a lei e poi le miei mani tirano giù la sua culotte di pizzo bianco e poi le tolgo il reggiseno. I suoi capezzoli sono sull'attenti e le mie mani in automatico prendono i suoi seni sodi, massaggiandoli ed i pollici sfiorano e giocano con i boccioli duri prima che la mia bocca li succhia forte. Ginevra mi tira a lei accarezzando la mia nuca e le mie spalle mentre una mano tocca la sua intimità bagnata e scivolosa. La faccio arretrare verso il tavolo in legno e vetro e la faccio sedere sul bordo e le sue gambe si avvolgono intorno ai miei fianchi. Prendo il mio membro durissimo e dolorante e strofino la grossa punta sulla sua vagina colante per poi entrare lentamente tutto dentro. Rimango premuto con forza contro di lei e lancia un piccolo urletto contraendosi intorno a me e facendomi quasi venire. Mi trattengo baciandola con voracità e poi inizio a scoparla fortissimo, a ritmo martellante, selvaggio, come se una forza a me estranea si fosse impossessata di me, facendo spostare di poco anche il tavolo mentre ansimiamo forte e quasi che ci mordiamo mentre ci baciamo con smania tra una spinta forte e l'altra portandoci presto verso la cima dell'eccitazione ed esplodere con forza. Tremo immobile immerso dentro di lei e premuto con forza mentre i suoi muscoli mi stringono con forza spremendomi come un limone. La inondo copiosamente, quasi lamentandomi della sensazione che sto provando e tremo forte. Non sono riuscito a tirarmi indietro per la sensazione troppo bella di essere dentro di lei così strettissima e bollente. Giny trema forte, quasi ha gli spasmi mentre ansima forte e mi tiene stretta contro di lei. La bacio con irruenza facendo duellare le nostre lingue lottatrici e poi la sollevo per poi rientrare in casa ed andare nella mia camera da letto e coricarci sul letto una volta uscito dal suo corpo. Si rannicchia contro di me e la tengo stretta tra le mie braccia accarezzandole la schiena, con la testa avvolta dai mille pensieri.
Sono totalmente confuso.

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COLPA DI UN TURCO
RomanceBerk Tekkin è un attore e modello molto famoso in patria, circondato sempre da bellissime donne. Ormai è sulla soglia dei quarant'anni e non è per niente intenzionato alla vita coniugale. Ma un bel giorno..... Ginevra Rossi è un' organizzatrice di e...