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-"Sei sicura che sta andando tutto bene?" chiedo nervosa alla mia socia mentre cammino avanti ed indietro nel soggiorno dei miei genitori

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-"Sei sicura che sta andando tutto bene?" chiedo nervosa alla mia socia mentre cammino avanti ed indietro nel soggiorno dei miei genitori.
Stiamo aspettando l'arrivo di Berk e della sua famiglia che verranno a chiedere la mia mano e io sono super agitata, non per questo matrimonio finto ma per la festa di compleanno di Feliz dove io non potrò avere tutto sotto controllo. So che la festa è in buone mani grazie alla mia socia e ai nostri ragazzi.
-"Certo sorella, e smettila. Feliz si sta divertendo da matti e anche noi. Tu devi pensare solo alla tua festa stasera" dice euforica. Sospiro frustrata.
-"Mi dispiace solo che tu non sei qui" le dico triste.
-"Dispiace parecchio anche a me tesoro, ma pensa che sarò la tua testimone tra qualche giorno" dice allegra.
Il giorno prima le ho chiesto di farmi da testimone e lei non ci ha pensato due secondi a rispondermi di si.
-"Adesso vado. Devo controllare un paio di cose. A dopo" mi saluta e riattacca.
Il campanello suona e in automatico divento tesa ancora di più. Ho un'impennata di ansia mista ad adrenalina.
I miei genitori vanno ad aprire e rimango totalmente spiazzata dall'eleganza di Berk Tekkin, nel suo smoking nero su misura, un mazzo gigantesco di fiori bianchi e una scatola in mano. Non riesco a staccare gli occhi dal suo corpo, dalla sua totale bellezza mentre si muove con sicurezza e sorride baciando sulle guance i miei genitori. Berk mi fissa anche lui sorpreso e sorride ancora di più avvicinandosi.
-"Ciao. Questi sono per te" dice baciandomi sulle guance. Respiro il suo profumo buonissimo e costoso mentre la sua barba pizzica le mie guance accalorate e sorrido.
-"Grazie" lo ringrazio emozionata prendendo i suoi regali per poi prestare la mia attenzione ad una coppia elegante e alla sua manager esuberante.
-"Piacere sono Feryal" dice con tono altezzoso la madre ben vestita dal caschetto biondo platino senza nemmeno porgere la sua mano.
-"Piacere mio signora Feryal" dico allungando la mano per prendere la sua mano e baciarla ma si rifiuta palesemente. Guardo a disagio Berk che con lo sguardo mi dice di lasciar stare e prendo la mano del padre che mi porge. Bacio il suo dorso e poggio la fronte e poi lo guardo dritto negli occhi.
-"Piacere figliola" dice il padre con tono amorevole.
-"Piacere mio signor Tekkin" lo saluto.
-"Puoi chiamarmi Hakim" dice sorridendo e battendo con dolcezza la sua mano sulla mia. Sorrido con calore e sgrano gli occhi quando Handa mi abbraccia con trasporto iniziando a sproloquiare senza fine. Ad un certo punto Berk la ferma e la trascina verso l'ingresso con una scusa.
-"Vado a fare il caffè. Prego, accomodatevi" dico a tutti. Tutti si accomodano ed io vado in cucina passando accanto a Berk ed Handa che si scambiano una scatolina.
Mentre sono intenta a fare il caffè arriva Handa a darmi una mano nel disporre le tazze nel vassoio.
-"Spero che le fedi vi vadano bene" dice agitata più di me. Sorrido divertita.
-"Andranno bene, stai tranquilla. Sembra che ti devi sposare tu" dico ridendo.
-"Forse ancora non te ne rendi conto, ma stai per sposare Berk Tekkin tesoro. L'attore più famoso" dice seria.
-"So chi è Handa ed è un uomo come un altro. È famoso, e quindi? Per me non conta nulla. È solo Berk" dico seria e tranquilla prendendo il vassoio ed incamminandomi verso il soggiorno seguita da lei.
I miei sono intenti a chiacchierare amorevolmente con il padre di Berk, la madre è muta e tesa seduta a bordo del divano. Fisso Berk che mi guarda sorridendo e penso che in questo momento sta guardando solo me, in quel modo così sicuro e preso, come fossi l'unica donna di cui gli importi.
Faccio il giro di tutti servendo il caffè e poi mi siedo accanto a mia madre continuando a fissare nervosa il mio futuro marito.
-"Bene. Credo che siamo giunti al momento tanto atteso signori" esordisce Hakim Tekkin.
Ecco che ci siamo. Ora si che sono super nervosa.
-"Signori, questa sera siamo venuti da voi per chiedere in moglie vostra figlia Ginevra per nostro figlio Berk. Siete d'accordo all'unione dei due ragazzi?" dice serio Hakim. Io e Berk non riusciamo a toglierci gli occhi di dosso e a sorridere come due scemi. I miei si guardano commossi e poi rimangono in silenzio per qualche minuto scrutando tutti e facendo aumentare ancora di più l'ansia.
-"Siamo d'accordo Hakim. Berk potrà sposare nostra figlia" dice emozionato mio padre. Mia madre ormai piange e sia io che Berk sospiriamo rilassandoci. Hakim sorride felice e sua moglie piange disperata, visto che non le vado a genio da come ho potuto ben capire.
Abbraccio i miei e poi vado a baciare le mani di entrambi i genitori di Berk e lui fa lo stesso. Alla fine ci abbracciamo a disagio anche noi e Berk mi bacia sulle guance. Handa arriva con il vassoio d'argento con dentro le nostre fedi in oro bianco legate da un nastro rosso. Hakim prende prima la mia fede infilandola al mio anulare destro e poi prende l'altra fede infilandola all'anulare destro del figlio. Prende la forbice e ci guarda entrambi con commozione.
-"Che Allah vi protegga sempre, nei momenti belli e in quelli tristi figlioli miei. Vi auguro tanta felicità e tanto amore" dice prima di tagliare il nastro rosso. Io e Berk ci fissiamo quasi con devozione e poi mi tira a lui abbracciandomi e baciandomi la fronte. Sospiro beata tra le sue braccia muscolose respirando il suo profumo e poggiando le mie mani sul suo petto. Sorrido quando ci guardiamo di nuovo negli occhi, complici di tutta questa farsa.
-"Sei bellissima" sussurra vicino il mio viso.
-"Anche tu non sei male" rispondo ridacchiando per togliermi dall'imbarazzo sentendomi le guance andare a fuoco. Berk ridacchia divertito anche lui e poi ci stacchiamo.

COLPA DI UN TURCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora