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-"Non avrei mai immaginato di fare una mostra così bella" dice l'artista francese ancora sbalordito dopo aver visto come abbiamo organizzato la sua mostra di pittura e scultura

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-"Non avrei mai immaginato di fare una mostra così bella" dice l'artista francese ancora sbalordito dopo aver visto come abbiamo organizzato la sua mostra di pittura e scultura.
Gira gente importante, ricca che sta spendendo soldi per acquistare le sue opere.
-"Sei stato scettico fino alla fine, davanti alla porta, mio caro" dico a Lenoir. L'artista ridacchia divertito e avvolge il braccio intorno al mio corpo mentre passeggiamo nell'immensa villa e parliamo.
-"Beh, dopo tremila intoppi ero scettico si" dice divertito.
-"Gli intoppi si risolvono sempre con me" dico riferendomi dal primo all'ultimo intoppo che ci è successo in mattinata, quando alcune decorazioni floreali erano fatte male e le ho smontate aggiustandole io insieme ai miei ragazzi.
-"Ho visto benissimo cara Ginevra. Sei davvero in gamba" dice sincero. Sorrido a trentadue denti del tutto estasiata.
-"Ti ringrazio François" ringrazio euforica mentre mentalmente impreco nel sentire dolore ai piedi visto che porto i tacchi dalla mattina presto e non ho avuto nemmeno un attimo per sedermi.
-"Ti lascio ai tuoi affari. Vado a controllare in giro" dico baciandolo sulla guancia e allontanandomi.
Esco in giardino andandomi a sedere sulla prima panchina in legno che trovo  togliendomi i tacchi e godendomi l'erba fresca sotto i piedi. Sospiro godendomi la brezza e ammiro le stelle nel cielo limpido di una serata estiva e calda.
-"Sapevo che eri qui. Non sopporti più le chiacchiere ed i tacchi" dice la mia socia sedendosi accanto a me e anche lei fa  la stessa cosa. La guardo e sorrido appoggiando la testa alla sua spalla, esausta. Entrambe siamo esauste.
Non molto lontano da noi c'è una coppia che sta parlando ma non vi badiamo perché le sto raccontando l'ultima chiamata arrivata per un lavoro a Bodrum.
Una festa di compleanno a sorpresa di un attore famosissimo organizzata da Omer e sua moglie. Alla cena che si farà tra qualche giorno ci parleranno dei dettagli.
-"Non ti hanno detto niente di più?" chiede sconcertata e curiosa.
-"No, altrimenti te l'avrei detto. Tu che dici?" dico sarcastica.
La coppia che sta parlando che fa capolino oltre la colonna è Berk Tekkin con una bionda bellissima e vestita in modo elegante. Sono affiatati nella comunicazione e nei gesti e camminano dritti senza notarci.
Per fortuna direi, visto che entrambe stiamo buttate su una panchina e senza scarpe ai piedi.
Non pensavo che venisse alla mostra e in compagnia, visto che non aveva dato nemmeno conferma.
Da quel che si sa in giro sta girando le ultime scene del film che uscirà tra poco nei cinema.
Ho scoperto anche dal portiere del palazzo in cui abbiamo l'agenzia che abita nell'attico dell'ultimo piano da sei anni e praticamente in tre anni che lavoriamo in quel palazzo non ci siamo mai incontrati.
Bravo lui a depistare e forse anche per gli orari di lavoro nostri che sono sballati.
-"Torno dentro a controllare" dico alla mia amica rimettendomi i tacchi.
-"Sono belli e tutto i tacchi, ma sono insopportabili ad un certo punto" dice Fulya rimettendosi anche lei le scarpe. Oggi per l'occasione ho indossato un tubino bianco elegante con gli strasse e senza spalline che arriva fino sotto al ginocchio mentre la mia socia ha deciso di indossare un tailleur blu elettrico con pantalone.
-"Rimani se vuoi rimanere" le dico.
-"No, vado a controllare i ragazzi" dice alzandosi. Mi alzo anch'io e sbuffo.
-"Io vado a parlare e ringraziare Can" dico scocciata. Lei sorride divertita.
-"Ancora non gli passa, eh?" chiede sorridendo.
-"Direi di no" rispondo acida facendola ridacchiare.
Rientriamo nel locale e con lo sguardo vado alla ricerca di Can. Lo trovo dopo qualche minuto e passo accanto a Berk Tekkin che mi guarda per un attimo facendomi un segno di saluto con la testa e sorrido in modo cordiale tirando dritto verso la mia meta.
Can sta parlando con alcuni imprenditori  esteri e rimango in attesa che finisca.
-"Tesoro come ti sembra la serata?" chiede con dolcezza avvolgendo il braccio intorno al mio corpo. Ci giriamo  verso il resto dell'immenso soggiorno e mi guardo intorno, notando facce interessate, felici, soprattutto quella dell'artista francese. Guardo per un attimo Berk Tekkin con la donna bionda affianco che parlano e poi guardo Can negli occhi.
-"Direi perfettamente riuscita. Magnifica. A te cosa te ne pare?" chiedo curiosa sorridendo.
-"Serata magnifica, come lo sei tu. Riesci sempre a creare qualcosa di spettacolare" dice guardandomi negli occhi. Sorrido e scuoto la testa.
-"Grazie mille. Sai che è un lavoro di squadra e ti ringrazio per avermi concesso la tua villa" lo ringrazio cordialmente.
-"Certo, dopo le tue minacce" dice ironico.
-"Piccoli dettagli" dico sbrigativa.
-"Domani mattina viene l'impresa delle pulizie a pulire tutto come al solito. Avrai i soldi sul conto entro domani sera" dico mentre François Lenoir si avvicina sorridente.
-"Scusami Can, te la rubo un attimo" dice l'artista francese prendendomi il braccio con un tocco delicato e avvolgendo il braccio intorno al mio e camminiamo a braccetto verso l'attore famoso e la ragazza bionda.
-"Berk Tekkin" saluta il francese.
-"Ciao François" saluta l'attore con allegria abbracciandolo.
-"Mostra bellissima e le tue opere sono fantastiche come sempre" esprime entusiasta il suo giudizio l'attore.
-"Merito di Ginevra. È tutto merito suo se la mia mostra è ben riuscita. Ha fatto un lavoro spettacolare" dice allegro François e Berk mi guarda sorridendo. Sento il viso riscaldarsi.
-"Ginevra ti presento Berk Tekkin. Penso che tu lo conosca di fama" dice ridendo il francese. Allungo la mano per stringere la mano grande e abbronzata del famoso attore ufficializzando le presentazioni.
-"Piacere" dico in imbarazzo guardandolo dritto negli occhi e rimanendo stregata dal suo sorriso splendido.
-"Piacere mio" dice con la sua voce profonda mentre le nostre mani sono strette in una presa salda e la mia pelle formicola.
-"Ti ringrazio François per i complimenti" dico staccando la mia mano da quella dell'attore.
-"E si, conosco il signor Berk per fama" dico sorridendo nervosa. La donna bionda si guarda intorno scocciata, sembra quasi infastidita dall'interruzione.
-"Vi lascio alle vostre chiacchiere. Vado a controllare le ultime cose" dico prima di svignarmela e lasciare il francese in compagnia dell'attore. Ho il cuore che pompa come una furia nel petto e le gambe mi tremano dopo la stretta di mano. La pelle mi formicola ancora.
Prendo un bicchiere di champagne al primo cameriere che passa e Fulya mi guarda sorridendo in modo malizioso.
-"Tu che bevi mentre lavori" dice incredula.
-"Si, ho sete questa sera e sto morendo di caldo" dico seria rendendomi credibile.
-"Lo so io perché bevi e hai caldo" dice ironica.
-"È troppo.....troppo" dico non trovando le parole.
-"Troppo?" chiede aspettando il seguito.
-"È troppo. Punto" dico ridendo e bevo un altro bel sorso.
-"La serata sta per terminare. Rimani tu? Io passo un attimo in ufficio e torno a casa" dico esausta.
-"Vai tesoro. Ci pensiamo noi qui. Vai a riposarti" dice abbracciandomi.
-"Grazie tesoro" la ringrazio ricambiando l'abbraccio e poi mi allontano per andare a salutare François e a ringraziare per l'ennesima volta Can.
Rimango sul marciapiede in attesa che passi un taxi e noto Berk e la donna andare via insieme.
Fermo il primo taxi che passa e salgo al volo dandogli indicazioni verso il palazzo in centro.

COLPA DI UN TURCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora