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SANTORINI

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SANTORINI

Santorini é bellissima. Ti godi il caldo, il sole, la bellezza del mare e la brezza fresca che ti arriva addosso.
Siamo in viaggio di nozze e siamo arrivati da qualche ora.
Berk, mio marito, che fa strano solo a pensarlo, é uscito a fare una passeggiata mentre io sono rimasta nella camera lussuosa dell'hotel. Una sola suite luxury per tutti e due, cosa che mi ha parecchio inquietato.
La nostra prima notte di nozze l'abbiamo passata nel suo attico lussuoso del centro dormendo in due stanze separate ed é già stato imbarazzante farsi aprire la cerniera dell'abito che si era incastrata.
-"Fulya" rispondo alla chiamata della mia amica.
-"Tesoro, come stai?" chiede preoccupata. Le avevo scritto il messaggio appena siamo atterrati sull'isola.
-"Diciamo bene. Sono in hotel" dico rovistando nella valigia tra i vari abiti e costumi trovando qualcosa da mettere.
-"Cosa c'è che non va?" chiede esasperata.
-"Non lo so nemmeno io. È tutto così strano" dico nervosa.
-"Sei sposata con un uomo bellissimo e famoso, pazzo di te" dice divertita.
-"Se lo dici tu...." dico sarcastica e sbuffo.
-"Mi hanno contattata Omer e Karamli" dice poi seria.
-"Cosa ti hanno detto?" chiedo curiosa.
-"Omer per il compleanno di tuo marito tra due settimane. Ha accettato di andare a Bodrum a rilassarsi e credo che ne farai parte anche tu della sua vacanza visto che sei ormai la sua consorte. Ha passato l'organizzazione a me per non rischiare di fare saltare tutto" dice seria.
-"Menomale, un'ansia in meno" dico ridendo.
-"Yaman?" chiedo subito dopo.
-"Vuole che vi incontriate per vedere in che modo hai deciso di organizzare la sua festa. Ha detto che appena rientri vi dovrete incontrare" risponde seria prima di rispondere a qualcuno che la chiama in sottofondo.
-"Ok, poi gli mando un messaggio. Dove sei?" chiedo curiosa.
-"A lavoro e ho i ragazzi che mi bombardano di domande" dice ridendo. Sorrido immaginandola come una trottola da una parte all'altra.
-"Se hai bisogno di me sai che puoi chiamarmi e io sarò lì in pochissimo tempo" le ricordo.
-"Goditi la luna di miele insieme a tuo marito socia. Noi ce la caveremo benissimo. Ci sentiamo" mi saluta in fretta.
-"A presto socia" la saluto proprio mentre Berk rientra in camera.
-"Con chi parlavi?" chiede serio fissandomi mentre poggia le chiavi sul piccolo mobile all'ingresso. Rimango a guardarlo per qualche secondo di più e rimango ancora sbalordita da tanta bellezza e testosterone. Indossa un pantalone bianco e una maglietta blu notte facendo risaltare la sua abbronzatura e la fede in oro bianco brilla ancora di più alla sua mano grande.
-"Con Fulya" dico prendendo un abitino da indossare per la cena. Berk si avvicina e guarda il vestito che ho in mano per poi prenderlo e guardarlo meglio con la fronte corrugata.
-"Indosserai questo?" chiede serio fissandomi. Lo guardo confusa.
-"Forse. Si. Perché?" chiedo seria.
-"Non è troppo corto?" chiede serio guardando di nuovo il vestito e poi me.
-"E allora?" chiedo spazientita.
-"Non voglio che gli altri uomini sbavino dietro mia moglie" dice serio passandomi il vestito in mano ed uscendo fuori, sul piccolo terrazzino con tanto di piscina privata e lettino a due piazze. Rimango un attimo sbalordita da questa sua uscita e poi butto l'abito sul letto e lo raggiungo irritata.
-"Siamo sposati ma ognuno è libero di fare la vita propria sempre rispettando l'altro" gli ricordo.
-"Ti ricordo cara moglie che siamo in luna di miele e non siamo sposati nemmeno da ventiquattro ore. E ti ricordo anche che ci sono i paparazzi in giro e non dobbiamo farci beccare in qualche posizione scomoda" dice serio tirandomi a lui in modo brusco da farmi sbattere contro il suo corpo. Mette una mano dietro la mia nuca e mi spinge verso di lui mentre si avvicina per baciarmi in modo selvaggio. Stacca appena la bocca per sussurrare.
-"C'è un drone che sta volando qui vicino.  Sarà di qualche paparazzo sicuro" dice sulle mie labbra fissando i miei occhi, che al momento sono sgranati, e sento il mio corpo super eccitato. Poggio le mie mani sul suo petto mentre riprende a baciarmi questa volta con più delicatezza e ricambio il bacio intrecciando la mia lingua alla sua mano mano che il bacio diventa più profondo e lo sento duro contro il mio ventre. Le sue mani iniziano a slacciare il nodo del vestitino che porto che è legato dietro il collo e io sollevo la sua maglietta mentre con il corpo mi spinge verso la finestra per rientrare in camera. Una volta dentro, Berk chiude la finestra e le tende doppie in modo da non fare vedere all'esterno che ci siamo del tutto staccati e siamo esattamente vestiti ed eccitati.
Prendo il mio abitino sul letto e vado a chiudermi in bagno per farmi una bella doccia e spegnere il fuoco che si è acceso dentro di me.
Quando sono dentro la doccia e l'acqua fredda scorre sopra la mia pelle bollente, sento due braccia calde avvolgersi intorno al mio corpo tanto da farmi sgranare gli occhi.
-"Berk?" lo chiamo scioccata.  Le sue mani toccano smaniose il mio corpo per poi finire sui miei seni e il suo corpo eccitato è attaccato al mio mentre la sua bocca lascia una scia di baci dalla spalla fin sotto l'orecchio. Le sue dita pizzicano i miei capezzoli durissimi e il suo membro durissimo preme contro il mio sedere.
-"Giny" sussurra roco al mio orecchio e poi mi giro verso di lui guardandolo negli occhi. Sono pieni di carica sessuale, scurissimi. La sua bocca scende sulla mia per un bacio profondo mentre avvolgo le braccia intorno al suo collo premendo il mio corpo contro il suo corpo muscoloso e bollente. Prende la sua erezione in mano puntando la sua punta contro la mia intimità facendola scivolare tra le mie labbra bagnatissime e le gambe chiuse, sfregando il clitoride eccitatissimo. La mano poi finisce tra le mie cosce toccando l'ingresso della mia vagina e constatando che sono un lago. Mi alza da terra e mi attacca contro le piastrelle fredde mentre avvinghio le gambe intorno al suo bacino.
Inizia ad entrare molto lentamente dentro di me, millimetro per millimetro, fin quando è tutto dentro fino all'elsa e rimane premuto contro di me facendomi anche male e venire un brivido di piacere allo stesso momento. Le mie unghia graffiano le sue spalle mentre inizia a muoversi prima piano e poi aumentando il ritmo fino a far del sesso in maniera selvaggia ed ansimare sempre più forte entrambi.
-"Berk...." dico reggendomi forte a lui mentre i suoi affondi sono fortissimi e sbatto la schiena e sto per esplodere.
-"Avanti Giny, vieni. Vieni tesoro" dice teso  affondando forte e dopo qualche istante esplodo contraendomi fortissimo intorno a lui e tremando. Berk inizia ad ansimare forte ed esce giusto in tempo per esplodere addosso a me con getti potenti e densi, abbondanti. Affonda il viso nel mio collo mentre tremiamo entrambi e respiriamo a fatica.
Dopo qualche minuto mi mette a terra e si stacca mettendosi sotto il getto dell'acqua. Io rimango tremante ancora attaccata alle piastrelle mentre guardo quel corpo scultoreo e abbronzato lavarsi e fisso i suoi occhi seri e scuri che fissano ancora il mio corpo ed i miei occhi. Berk allunga la mano verso di me e gliela prendo titubante. Mi tira verso di lui e prende il mio viso tra le sue mani grandi per poi baciarmi in maniera dolce  e del tutto inaspettata. Intreccio la mia lingua alla sua in una danza lenta mentre avvolgo le mie braccia intorno al suo corpo reggendomi al lui per non crollare a terra per quanto stia tremando dalle mille emozioni. Le mani di Berk si poggiano sul mio sedere tenendomi attaccata al suo corpo mentre continuiamo a baciarci ancora per parecchio tempo.

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-"Sei sicura di stare bene?" chiedo a mia moglie mentre siamo a cena in un piccolo ristorante vicino il mare

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-"Sei sicura di stare bene?" chiedo a mia moglie mentre siamo a cena in un piccolo ristorante vicino il mare. La vedo strana da quando abbiamo fatto sesso sotto la doccia.
Lo so, avevo detto che non sarebbe successo di nuovo tra noi due, ma mi è venuta voglia e mi aveva urtato il sistema nervoso.
Ed è stato magnifico.
-"Sto bene Berk, sono solo un pò stanca" dice prima di infilarsi il cibo in bocca. Non mi convince per nulla invece.
È vero, l'ho stancata un pò. Abbiamo fatto del sesso parecchio intenso sotto la doccia e poi di nuovo sul lavandino del bagno e a lungo, tanto da uscire tardissimo per cena.
-"Ok. Domani che ne dici di starcene un pò rilassati al sole?" chiedo sorridendole. Ginevra accenna un sorriso e annuisce.
-"Dove?" chiede curiosa.
-"Ho affittato uno yacht. Passeremo la giornata lì sopra" dico sempre sorridendo. I suoi occhi ora sono sgranati.
-"Uno yacht?" chiede incredula.
-"Certo. Ci godremo il sole, il mare e la nostra privacy" le dico serio. Ginevra ora è totalmente sveglia e sorride con il suo bel sorriso.
-"Direi che è stupendo" dice allegra.
-"Lo penso anch'io " dico afferrando la sua mano e giocando con la sua fede.
-"Se hai finito chiedo il conto e ci andiamo a fare una passeggiata" le dico cercando un cameriere. Fermo il primo che passa chiedendogli il conto.
-"Certo, possiamo andare" dice dolcemente. Il cameriere arriva poco dopo con il conto e lascio una generosa somma prima di alzarci e lasciare il piccolo ristorante.
Prendo Ginevra per mano e ci incamminiamo verso la spiaggia per una passeggiata sotto la luna piena.
-"Gli uomini non hanno smesso un attimo di guardarti stasera" dico serio fissando davanti a me.
-"Come le donne con te" dice divertita.
-"Senti freddo?" le chiedo vedendo che rabbrividisce. Senza nemmeno aspettare che risponde, mi tolgo la giacca e gliela metto sulle spalle nude tenendo il braccio avvolto sulle sue spalle. In effetti l'aria è fresca e lei è più nuda che vestita.
-"Tra due settimane, finito le interviste e gli incontri per il film, andremo a Bodrum. Ho bisogno di rilassarmi da tutto questo stress" le dico guardandola. Lei si gira di scatto con gli occhi sgranati.
-"Andremo?" chiede sconvolta.
-"Si, andremo. Io e te. Siamo sposati Giny" le dico serio.
-"Non posso lasciare il lavoro per troppo tempo. Ho una lista di eventi da preparare" dice agitata.
-"Staremo via solo una settimana, stai tranquilla. Anch'io devo tornare a lavoro" la tranquillizzo sorridendo.
-"Scusa, lo so che sono stata indelicata" dice mortificata. Sorrido tirandola di più a me tanto da attaccarla al mio corpo.
-"Tranquilla, so la mole di lavoro che hai" dico serio e le bacio la tempia respirando il suo profumo floreale misto alla brezza marina.
-"Che ne dici di tornarcene in hotel?" dico quando inizia ad alzarsi il vento.
-"Va benissimo" dice sbadigliando.

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Guardo Berk che dorme comodamente nel letto matrimoniale gigante mentre io sono allungata sul divano, preparato come letto e dove io dormirò.
Prendo il telefono in mano visto che il sonno sembra essersi volatilizzato mentre mio marito dorme beatamente e profondamente. Trovo qualche messaggio della mia socia e un messaggio da parte del mio cliente Yaman.

YAMAN: "Salve Ginevra, so che in questo momento ti stai godendo il tuo viaggio di nozze, ma ci tenevo a dirti che non appena sarà tornata ad Istanbul vorrò il resoconto della mia festa".

Alzo gli occhi al cielo esasperata da questo imprenditore puntiglioso.

IO: "Salve Yaman, appena rientrerò lei avrà il suo resoconto".

Poi decido di scrivere anche al suo assistente fidato Nedim.

IO: "Per favore, non fargli ripetere sempre le stesse cose. Ti scongiuro Nedim, abbi pietà di me 😭😭😂😂😂".

NEDIM: "DEVI avere tanta pazienza con lui mia cara. È fatto così 😉😂".

Sbuffo e poggio di nuovo il telefono sul piccolo tavolino in vetro e chiudo gli occhi.

COLPA DI UN TURCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora