Sogno e conflitto

4-Vittoria

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"Il cuore non lo puoi comandare, ma ti ci puoi lasciar guidare"

È il titolo di una delle prime poesie di Lele.
Una volta ho pensato di tatuarmela poi ho capito che era molto più utile imprimerla nella testa che sulla pelle.
Non è una critica ai tatuaggi, lele e Mirko ne hanno tanti e me ne hanno dedicato anche uno tuttavia per il periodo che stavo vivendo era piú giusto così, che continuassi a ripetermela per non sprofondare.

"Io all'amore non ci ho mai creduto
Sarà forse perché non ho potuto?"

È invece il twitter con più like sul profilo di Davide.
Uno dei like è il mio, da piccolina l'unico amore che conoscevo era quello per i miei nonni e per mia sorella.
Quando durante l'adolescenza papà ha iniziato ad essere violento ho smesso di seguire i gossip e i discorsi tra le mie compagne di classe sui primi amori.

"Tu guardarmi potrai se nel mare i giudizi abbandonerai"

È un vecchio twitter di Lele ma per me si riferisce al presente.
Abbandonerò mai i giudizi di mio padre?
Riuscirò mai a liberarmi di lui?

"Sono l'amore e sono onesto dal cuore dritto fuoriesco."

È il twitter più recente dal gruppo che pubblicizza gli scrittori.
Saranno forse parole di Gianni?.
Non so davvero cosa sto facendo, ma in qualche modo ho avuto il bisogno di rileggere queste parole.
Realizzare che le ferite sanguinano ancora è però troppo difficile.
Non andrò in crisi d'avanti a mia sorella anche se è proprio Camilla a mandarmi in crisi.
-Vitto-
Cosa sto pensando di fare?
-Hai capito ciò che ti ho detto?-
Alzo lo sguardo dal cellulare e sorrido alla mia amica del cuore Asia.
-Hai...-
-Vitto hai gli occhi rossi-
Sembra quasi preoccupata.
-Mi hai commosso, sono felicissima per te e per questa nuova occasione-
-Scriverai un secondo libro- Aggiungo.
Perché mento?
-E tu ti occuperai della copertina-
-Grazie mille Vitto-Aggiunge esaltata.
Io mento per loro, loro si occupano di me tutti i giorni e devo farlo anche io.
-Vitto possiamo parlare?-
La voce di Camilla è come una pugnalata che mi colpisce dritta alle spalle.
-Si ti prego, parliamo-
Asia passa lo sguardo da me a Camilla, ma per me è come se non ci fosse, infatti dopo poco ci lascia da sole.
-Sono preoccupata per te-Le dico.
-Molto- Aggiungo.
-Cosa ci fai qui e come mi hai trovata?-
-Anche la mamma e il papà sanno dove mi trovo?-
-Tranquilla non lo sa nessuno, sono venuta da sola-
-Ma come hai fatto ad uscire di casa?-
-Sono diventata maggiorenne e dal momento in cui sono uscita dalle mura di casa a papà non gli interessa più nulla di dove mi trovo e cosa faccio-
-Si è comportato bene?-
-In questi anni intendo- Quasi balbetto e mi maledico da sola.
-Si Vitto, è stata una bella convivenza-
-Sono felice allora, avevo paura di non aver fatto la cosa giusta andandomene-
-in realtà, mi sei mancata tanto-
-Anche tu-
I miei occhi, già rossi, sono pieni di lacrime pronte a fuoriuscire.
-Il nonno?, lui come sta?-
-Sta benone, all'inizio mi chiedeva spesso di te ma non gli ho mai detto che eravamo in contatto-
-Hai fatto bene- Commentai un po triste, sono da sempre molto legata a quell'uomo, è grazie a lui se sono qui.
-Io volevo assicurarmi che tu stessi bene-Mi rivela.
-Mi avrebbe fatto molto piacere sapere che eri andata avanti, l'avevi superata ma...-
La interrompo.
-Lele e Mirko ti hanno raccontato?-
-Diciamo che non vogliono che mi intrometti-
-Non scherzare, sei mia sorella-
-Lele si scioglie più difficilmente ma Mirko è sciolto permanentemente-
-Si questo credo di averlo capito-
Ridacchia e mi rende un vortice di emozioni.
-Ti rendono felice?-
-Infinitamente-
-Nemmeno puoi immaginare tutto quello che hanno fatto per me- Aggiungo non sapendo cosa raccontarle per prima.
-Già penso di no-
Risponde facendomi rattristire.
-Che stupida che sono, non parliamo solo di me... e tu?-
Non ricevo risposta riguardo le sue questioni amorose così decido di non insistere e di cambiare domanda.
-Come stai?, sei un bel po lontana da casa-
-In realtà è da anni che mi allontano da casa per lavoro.-
-Ti ho cercata in ogni posto che visitavo- Prova a spiegarmi, ma non penso di poterla capire perché io mi allontanavo da lei, sentivo la sua mancanza ma non potevo assolutamente permettermi il desiderio di incontrarla, un tale desiderio avrebbe potuto provocare la fine che tanto mi ero impegnata di evitare.
-Ma ti piace questo lavoro?- Le chiedo
-Si si, è il lavoro dei miei sogni- Mi spiega e dal suo sorriso capisco che è onesta.
-Ti avevo detto che eri brava a disegnare, sono molto felice che Asia ha notato la tua bravura-
Cambia nuovamente argomento facendomi riflettere su quanto tempo abbiamo perso.
-Si ma il primo, dopo di te, è stato Mirko- Arrossisco al solo ricordo.
- Come sono?-
- Ti trattano bene quando siete da soli?-
- Almeno la metà di quanto sono riuscita a vedere-
- Loro sono il meglio- le spiego ma non esistono aggettivi per spiegare quanto mi sento bene insieme a loro.
-Tra noi è vero amore-
Sembra quasi arrossire, poi però ride.
-Vieni Vitto?- È lele che dalla porta mi richiama dolcemente.
-Riposati Cami, possiamo recuperare tutto il tempo del mondo-
-Certo-
Improvvisamente sono tra le braccia di lele, con le gambe strette intorno alla sua vita e le braccia a circondargli il collo.
-Ti conosco, cosa c'è?- Gli chiedo.
-Sono davvero felice Lele, ti chiedo di non farmi venire brutti pensieri-
-Mi preoccupo per te-
-Come sempre- Aggiunge.
-Sei sempre così carino-
-Ti amo tanto-
Non mi risponde, é preoccupato ma non importa.
-Mi manchi-
-Sto sempre con te, per sempre-
-Non vado da nessuna altra parte Lele- Aggiungo.
Con ancora me stretta tra le braccia si dirige verso camera nostra.
Ho capito di cosa ha bisogno e non ci vedo nulla di male nel dimostrargli ciò che gli ho appena detto.
-Dov'è Mirko?-
Sembra quasi ringhiare esausto dai pensieri che lo affliggono.
Mi posa sul letto e prima che si possa allontanare lo trattengo circondandogli il collo con le mani.
Le sue gambe sono attorno al mio corpo e il suo respiro è irregolare.
-Calmati- Sussurro provando a fargli sentire il mio respiro.
-Tra pochissimo arriverà anche Mirko- Aggiungo.

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